Il Giglio respinge il blitz dei verdi di Maria Corbi

12 Anche alcuni turisti sono scesi a fianco degli abitanti nella protesta Il Giglio respinge il Miti dei verdi Insulti e spintoni ai sostenitori del parco IN GUERRA PER L'AREA PROTETTA IISOLA DEL GIGLIO L sole è tornato a scaldare le rocce e il mare del Giglio, isola destinata a diventare parco. Ma l'arrivo di una delegazione di Verdi ha portato il gelo, riaccendendo l'ira degli abitanti che questo parco proprio non lo vogliono. Lo detestano, e non vogliono sentire ragioni. Tanto meno quelle dei Verdi. Sono «nessuno» dicono nel loro dialetto forte, toscano. Ma ieri oltre a tapparsi le orecchie hanno reagito all'arrivo della carovana ambientalista aggredendo, scacciando gli invasori «colpevoli», sostengono loro, di portare avanti un progetto che li priverebbe del loro unico bene: l'isola. E così, quando alle 11,30, il traghetto con la delegazione di Legambiente è attraccato al porto si è subito capito che lo scontro era inevitabile. E' stato un benvenuto blindato con tanto di polizia e carabinieri (al comando del capitano Gino Borgi) accorsi per evitare il peggio. Il sindaco, Giacomo Landini, girava per il paese ammonendo gli isolani: «Mi raccomando niente manate perché altrimenti ne facciamo dei martiri». E poi ancora il giro dei negozi per suggerire di abbassare le saracinesche in segno di protesta: una serrata. Una nuova serrata, dopo quella di luglio quando i ne- gozi rimasero chiusi per una giornata. Questa volta le botteghe hanno chiuso solo per qualche ora, il tempo di veder allontanare dall'isola il nemico verde, un nemico a cui ieri è stato impossibile ottenere una tregua. Spintonati e circondati da alcune centinaia di facce infuriate, hanno avuto giusto il tempo di una affrettata conferenza stampa coperta dai fischi, dalle grida e dagli insulti. Anche dei turisti. Gli ambientalisti, visto il clima teso, hanno lasciato l'isola a bordo di un'imbarcazione privata: attendere il traghetto era pericoloso. Inutile la diplomazia di Angelo Gentili, coordinatore nazionale di Legambiente. «Non vogliamo imporre il parco a nessuno - ha dichiarato - anzi crediamo che il parco debba nascere solo con il consenso della gente. Noi riteniamo che i gigliesi hanno un'occasione storica per far conoscere ulteriormente la bellezza storica e naturale dell'isola attraverso la possibilità di accedere ad un pacchetto di finanziamenti che serviranno per l'approvvigionamento idrico, il disinquinamento e la tutela del territorio». Soldi dunque che pioverebbero sul Parco dell'arci¬ pelago toscano di cui faranno parte, oltre al Giglio, anche l'Elba e le due «piccole» Giannutri e Capraia, già vincolate. E al Giglio spetterebbe alla fine una fetta della torta da 57 miliardi prevista per il parco. Questo significherebbe, secondo gli ambientalisti, nuove opportunità di lavoro e di turismo coniugate alla difesa del territorio. E queste ragioni hanno infranto in alcuni punti la barriera di ostilità al progetto. Alcuni gigliesi sono per il sì al parco. Tra loro Mario Branduaglia che insieme alla moglie affitta ombrelloni e sdraio: «E' da anni che insisto sulla necessità di tutelare il territorio ma ho ricevuto solo insulti e minacce, mi hanno bruciato lo stabilimento». Gli fa eco Silo, barcarolo controcorrente viste le sue posizioni: «Qui siamo in molti favorevoli al parco ma in tanti hanno paura a dirlo. State a sentire me che conosco la mia gente, tutte queste proteste sono solo fumo». Ma tanti isolani insistono: il parco porterà povertà. «Noi - dice Salvatore Bini, tanti anni e tante rughe da marinaio - viviamo solo con il turismo. E da Roma vogliono farci morire tutti di fame. Ma far vivere il parco». «Non si può che esprimere preoccupazione quando al dialogo si sostituiscono gli spintoni ed i saluti fascisti», ha detto 1' assessore regionale all' ambiente, il verde Claudio Del Lungo, il quale ha anche ricordato che nell'ultimo incontro con il ministro Baratta i rappresentanti del Giglio «sono stati messi alla porta, poiché non pongono questioni concrete, ma solo un rifiuto di principio». E la guerra continua. Maria Corbi I commercianti hanno chiuso per alcune ore i negozi o i Sopra e a sinistra due immagini dell'isola del Giglio, dove gli abitanti non vogliono il parco

Persone citate: Angelo Gentili, Claudio Del Lungo, Del Giglio, Giacomo Landini, Gino Borgi, Mario Branduaglia, Salvatore Bini

Luoghi citati: Isola Del Giglio, Roma