Monaco scheda i turisti gay

Scoppia lo scandalo in Germania, la polizia finisce nella bufera Scoppia lo scandalo in Germania, la polizia finisce nella bufera Monaco scheda i turisti gay Sulpassaporto il timbro «omo» CONTROLLI ILLEGALI IN BAVIERA BONN NOSTRO SERVIZIO La polizia bavarese è al centro di uno scandalo. Alcuni stranieri sono stati fermati a Monaco di Baviera in locali frequentati da gay. I poliziotti hanno scritto sul loro passaporto la parola «omosessuale», o addirittura «prostituto omosessuale». Una procedura che non soltanto è illegale, ma crea una «macchia» sul passaporto che certamente non giova al legittimo proprietario. Contro i metodi della polizia bavarese, che è nota come la più severa in Germania (propose di sottoporre al test dell'Aids gli stranieri che volevano entrare in Baviera), si sono elevati i rappresentanti delle associazioni omosessuali tedesche e i parlamentari del gruppo Verde. Lo stesso portavoce della polizia di Monaco, Walter Renncr, ha ammesso che segnare sul passaporto che una persona è stata sottoposta a un controllo di polizia è una procedura consentita, mentre un'annotazione sullo preferenze sessuali è ima violazione alla legge che «andrà immediatamente chiarita». Gli stranieri che vorranno avere il passaporto di nuovo 'pulito', ha detto Renner, potranno 'rivolgersi con fiducia alla polizia' che provvedere a cancellare la scritta. 'E' un'azione di disprezzo nei confronti degli stranieri' ha detto indignato il parlamentare verde Volker Beck, che insieme ai rappresentati del gruppo gay 'Lista Rosa' ha reso noto al pubblico la cosa. 'E' il culmine di un crescendo nella discriminazione contro gli stranieri in generale e gli omosessuali in particolare', ha aggiunto il portavoce della Lista Rosa. La Baviera in ogni caso è nota come la regione tedesca più conservatrice. Da sempre al governo è il partito cristiano sociale (CSU), alleato nella coalizione di governo con il Cancelliere Kohl, che si potrebbe definire l'ala destra della democrazia cristiana tedesca. In genere infatti in Baviera le leggi regionali tendono ad essere più rigide che negli altri Laender. Mentre la carcerazione preventiva in Bassa Sassonia, per esempio, può essere di al massimo otto ore, in Baviera è possibile tenere al fresco potenziali disturbatori fino ad quattordici giorni. In Germania poi scrivere un termine come 'omosessuali' proprio nel più importante l'-nimento di identità è una procedura che può fare pensare ai tempi bui del nazismo. 'Sono senza parole' ha commentato Manfred Edinger, uno psicologo che insieme alla polizia collabora ad un progetto per la difesa contro la violenza agli omosessuali nella capitale bavarese, 'mi fa pensare all'epoca nazista quando la nolizia metteva sul passaporto la lettera 'J', cioè 'Jude', ebreo'. Gli omosessuali, soprattutto da quando negli ultimi anni si è creato il fenomeno dei neonazisti, sono spesso vittime di violenza. Vengo- no picchiati, maltrattati, e a volte qualcuno ha pagato con la vita. Da qualche tempo infatti alcune grandi città come Boriino o Amburgo hanno istituito dei numeri verdi ai quali gli omosessuali possono chia¬ mare per denunciare le violenze subite. 'Non capisco', aggiunge Erdinger, 'la polizia da una parte cerca di creare un clima eh fiducia nei confortiti degli omosessuali invitandoli a denunciare i casi di vio¬ lenza, e distribuisce anche materiale informativo proprio per togliere la paura di uscire allo scoperto, e poi fa le retate nei locali frequentati dagli omosessuali e marchia i loro passaporti. E' semplicemente assurdo.' La Baviera conservatrice si trova così sempre piii staccata dagli altri Laender tedeschi. Recentemente i bavaresi sono stati puniti dalla Corte Costituzionale tedesca perchè erano l'unico Land con 'l'obbligo' di affiggere il crocefisso nelle scuole. 'E' contro la libertà di religione' ha decretato la massima istanza giuridica tedesca. D'altra parte i bavaresi sono sempre stati fieri della loro diversità e del loro amore per le tradizioni e quando la polizia reagì in modo particolarmente brutale nei confronti dei manifestanti contro il vortice economico del G/7 noi 1992, il ministro degli interni Edmund Stoiber rispose: 'se vogliono creare disturbi da noi si accorgeranno che hanno a che fare con dei bavaresi'. Francesca Predazzi Blitz degli agenti nei locali e ritrovi frequentati dagli omosessuali «Un metodo che ricorda il nazismo» Accanto una manifestazione del movimento gay per il riconoscimento dei diritti degli omosessuali

Persone citate: Edmund Stoiber, Francesca Predazzi, Land, Lista Rosa, Manfred Edinger, Renner, Volker Beck, Walter Renncr