Il bimbo italiano: papà portami a Eurodisney

Il bimbo italiano: papà portami a Eurodisney Il bimbo italiano: papà portami a Eurodisney imi II IL PICCOLO FERITO I PARIGI L giorno dopo la grande paura, Marco Maffei ha ritrovato il sorriso: suo figlio Tommaso, 7 anni, ferito giovedì nell'attentato sugli Champs-Elysées, sta bene. In mattinata ò stato trasferito dal reparto di rianimazione, dov'era stato ricoverato giovedì sera dopo l'intervento chirurgico cui era stato sottoposto per riattaccare i lembi di pelle del braccio ustionato dalla vampata dell'esplosione, in una cameretta al primo piano dell'ospedale infantile «Necker», non lontano da Montparnasse. Forse già oggi i chirurghi gli faranno un trapianto di pelle per sistemare il braccio, ma ormai il peggio e passato, crucila complicazione polmonare che aveva tanto allarmato i medici la notte scorsa, ò superata, Tommaso ha potuto parlare anche con U papà. Che cosa le ha detto suo figlio? Marco Maffei risponde con voce spezzata: l'emozione, la tensione di queste ore, la paura fanno ancora sentire tutto il loro peso. «Babbo, che cosa è accaduto? Che cosa mi hanno fatto?», sono state le prime parole appena sussurrate quando il bambino ha visto suo padre accanto al letto. «Adesso sta bene - dice Maffei -. Ha ripreso colore, non è più pallido. Anche gli occhi sono vivaci. Mi ha chiesto come stava la mamma, Matilde (la sorellina di quattro anni, ndrl. Ha tanta voglia di parlare, vuole sapere tutto quello che è accaduto». Nel corridoio dell'ospedale, l'impiegato comunale di Asciano ricorda quei drammatici istanti, l'esplosione, il pianto di Tommaso, le grida dei feriti. Il suo racconto, intervallato da momenti di commozione, parte da lontano. Dall'arrivo nel camping di Versailles, dove hanno sistemato la tenda, le prime passeggiate per Parigi, l'eccitazione di Tommaso per la visita programmata per ieri a Eurodisney. «Mi ha chiesto quando lo porterò. Gli ho promesso che ci andremo fra una settimana, appena lo dimetteranno». Giovedì mattina la famigliola era andata a Montmartre, avevano visitato la chiesa del Sacre Coeur, poi avevano raggiunto gli Champs-Elysées. (Abbiamo comperato i biglietti per Eurodisney, poi ci siamo diretti verso l'Arco di Trionfo. Era una bella giornata, c'era tanta gente per strada. Quando siamo arrivati nella piazza, ho chiesto a un poliziotto dov'era la fermata del metrò per tornare a Versailles. Ci siamo diretti verso l'entrata. Siamo passati accanto a un chiosco dei giornali, ci siamo fermati per un momento, Tommaso voleva un album di Topolino, ma non l'abbiamo trovato. Abbiamo fatto pochi passi, poi è successo il finimondo». Maffei s'interrompe, la voce incrinata dal pianto. «Eravamo tutti e quattro vicini, in mezzo ad altre persone. Tommaso era dalla parte del cestino, il più vicino. Ho sentito un'esplosione tremenda, mi sono ritrovato per terra, con mio figlio accanto: ho temuto il peggio, ho visto che aveva tutta la pelle del braccio staccata, si vedeva la carne viva. L'ho sollevato, mi guardava con gli occhi sbarrati. Non piangeva neppure in quel momento, era chioccato. Forse non sentiva ancora male. Continuava a ripetere: "Babbo cos'è stato?". Io ero terrorizzato, l'ho preso in braccio, non sapevo che cosa fare. Mia moglie e mia figlia erano sedute per terra: Matilde non aveva nessuna ferita, mia moglie sanguinava da una gamba». Attimi terribili, angosciosi, i lamenti dei feriti, le urla della gente. «C'erano altre persone per terra, sangue dappertutto. Sono arrivati dei poliziotti. Uno mi e venuto accanto, mi ha rassicurato, mi ha detto di stare calmo, che mio figlio stava bene, che non dovevo preoccuparmi». Attimi che durano un'eternità. «Ma i soccorsi sono stati immediati. E' quasi incredibile che siano arrivati così in fretta. Sono salito sull'ambulanza accanto a Tommaso. I medici dell'ospedale sono stati perfetti, mi hanno detto subito che il braccio non era perduto, aveva un'ustione piuttosto grave, ma non c'ora nulla d'irreparabile». E sua moglie e sua figlia? «Stanno bene. Matilde era soltanto spaventata, mia moglia ha una piccola ferita a una gamba, provocata da una scheggia, e un'altra al torace. Niente di grave, per fortuna. Loro erano un po' più lontane da quel maledetto cestino. Matilde era sulla carrozzina, che l'ha protetta, ha fatto da scudo al momento dell'esplosione». Arrivano degli infermieri con un mucchio di balocchi, un orsac- chiotto di peluche, un'automobilina, tante altre cose. Sono regali mandati dai bambini di Parigi: c'è anche un biglietto, firmato da Patrick, 10 anni, che augura a Tommaso una pronta guarigione e gli manda un regalo «perché tu possa avere un buon ricordo di Parigi e dimenticare la paura». Anche i funzionari dell'ambasciata italiana hanno portato giocattoli: ci sono anche tanti album di Topolino per passare il tempo in attesa del tanto sospirato viaggio a Eurodisney. «Questa vacanza l'avevamo preparata da tempo - proseguo Maffei -. Siamo già stati due volte in Francia, mia moglie è affascinata da Parigi. Dovevamo fare ancora tante gite...». Sarà per la prossima volta, perché «speriamo di tornarci. Certo, è tutto così assurdo. E' il destino, una cosa del genere è impossibile prevenirla. Ma bisogna andare avanti, questi qui che mettono le bombe non devono averla vinta sulla vita». Marco Maffei sorride. «Spero proprio di poter mantenere la promessa e di portare Tommaso a Eurodisney al piii presto. E' il suo sogno, non vedeva l'ora di andarci. Pur tutto il viaggio in auto dall'Italia non ha fatto che parlare di questa visita. Avrebbe voluto andarci subito, quando ieri mattina ho comperato i biglietti era felice». Pochi minuti dopo, l'esplosione ha brutalmente risvegliato Tommaso dal suo sogno e l'ha riportato nella dura, spietata realtà di un mondo cattivo e crudele. Francesco Fornari m L'operazione è riuscita ma potrebbe servire un trapianto di pelle Anche i familiari sono fuori pericolo Al momento dello scoppio Tommaso, 7 anni era all'edicola a comprare Topolino I coetanei francesi mandano giocattoli . , . Tre poliziotti pattugliano la zona dell'Arco di Trionfo controllando i raccoglitori dei rifiuti: l'altro ieri in uno di essi è stata deposta una bomba [foto ansa)

Persone citate: Francesco Fornari, Maffei, Marco Maffei

Luoghi citati: Asciano, Francia, Italia, Parigi, Versailles