Ecco il trio gambe lunghe

Morceli, Kiptanui e Gebreselassie hanno riscritto in pochi mesi la storia dai 1500 ai 10.000 ATLETICA Morceli, Kiptanui e Gebreselassie hanno riscritto in pochi mesi la storia dai 1500 ai 10.000 Ecco il trio gambe lunghe La corsa ai record è targata Africa ZURIGO DAL NOSTRO INVIATO Il 1995 passerà alla storia come l'anno della svolta per la corsa prolungata. In un paio di mesi sono state scritte in rapida successione pagine incredibilmente significative, tali da sconvolgere le tabelle dei record con miglioramenti che trovano una prima spiegazione nelle grandissime qualità di chi li ha ottenuti: Noureddine Morceli, Moses Kiptanui e Haile Gebreselassie sono stelle abbaglianti del firmamento atletico, non meteore il cui passaggio è destinato a lasciare tracce soltanto per lo statistiche. La domanda che viene naturale è se ci sia casualità o meno in questo vorticoso susseguirsi di primati, che ha cambiato volto a tutte le distanze olimpiche, dai 1500 ai 10.000. Nessuno azzarda risposte certe, ma il relativo stupore di chi è a contatto dei grandi campioni offre una precisa chiave di lettura. I record vengono migliorati - anche sostanziosamente - perché l'equazione tra gli allenamenti attuali e i tempi ottenuti almeno fino a ieri presentava delle stonature. Non a caso Morceli sosteneva pochi giorni fa di voler correre i 5000, convinto di poter ottenere un tempo intomo ai 12'45". Nella fantastica notte di Zurigo, però, Gebre lo ha preceduto. Tre scuole diverse (Morceli è algerino, Kiptanui keniano, Gebreselassie etiope) confermano che non è il corridore dell'altopiano più di quello magrebino a eccellere, ma l'individuo come talento assoluto. Per convincersene basta guardare a qualche anno fa, quando il Regno Unito riuscì a esprimere contemporaneamente mezzofondisti del livello di Coe, Ovett e Cram. Casualità, indubbiamente, perché poi questo terzetto non ha trovato successori. Morceli, Kiptanui e Gebreselassie hanno in comune allenamenti mirati, fin da ragazzi, a sfruttare il loro talento e nell'ascesa internazionale sono diventati protagonisti in giovane età. Morceli, il più vecchio dei tre, oggi ha 25 anni (compiuti il 28 febbraio). Kiptanui ne compirà 24 il 1° ottobre; Gebre ne ha 22 (compiuti il 18 aprile). Dunque siamo in presenza di corridori di grande potenzialità, allevati e curali perché diventassero uomini da record. Nel gioco delle parti, adesso, i loro manager fanno attenzione a non metterli l'uno contro l'altro se non attraverso il cronometro. E nella lunga notte zurighese, sbollita la delusione per essersi visto soffiare il record dei cinquemila (ottenuto in giugno a Roma con 12'55"30) dalla fantastica impresa di Gebreselassie, Moses Kiptanui trovava modo di riflettere sulla casualità di certe imprese e sulla legittimità del record dell'etiope. «Quando ottenni il primato all'Olimpico - ricordava il keniano non dovevo correre. Avevo mal di pancia e prima del via dissi al mio giovane connazionale Daniel Kemen (19 anni, ndr) che facesse serenamente la propria gara: "Se dopo tre chilometri non mi vedi accanto a te, non ti preoccupare". Poi, una volta partito, le gambe hanno incominciato a girare, i dolori sono scomparsi e mi sono ritrovato a migliorare il primato del mondo di Gebreselassie. Ma mi resi conto anche che il mio tempo non era imbattibile, che io stesso avrei potuto fare meglio». L'etiope, invece, si è stupito di quanto ha realizzato sulla pista del Letzigrund: «Mi aspettavo di correre intorno ai 12'50", non di ottenere un tempo così eccezionale. Il record lo rivolevo, questo sì: era dal giorno che Kiptanui me l'aveva tolto che mi ero accordato con Wurku Bekila per una gara che mi permettesse di riprendermelo. La mia stagione e chiusa, adesso tornerò in Etiopia per preparare la prossima: i primati sono una gran cosa ma voglio il titolo olimpico. Magari due». E Jos Hermens, il suo manager olandese, annuisce: «Il prossimo obbiettivo di Haile sarà correre i diecimila in 26'30". E' un tempo alla sua portata. Più difficile per ora migliorare invece il limite dei cinquemila. E d'altronde, essendo lui il primatista di entrambe le distanze, sarebbe stupido che corresse per migliorare se stesso. Etempo che riposi un poco». Record grandissimi, quelli stabiliti quest'anno. Eppure sotto sotto già si studia come batterli Con Gebre che torna a casa, largo a Morceli e Kiptanui. 11 primo vuole tentare distanze intermedie (due e tremila, due miglia) e magari un 1500 con obbiettivo 3'26"; il secondo guarda anche luai 3000 piani ma fa pure un pensierino a ritoccare il limite dellsiepi. Zurigo ha infatti detto chepur essendo stato il primo a correre in meno di 8', il suo primato tutt'altro che definitivo. Giorgio Barberis )~H I QUATTRO PRIMATI '[""( RECORD A FINE'94 3'28"05 Morceli RECORD ATTUALE 3'27"37 Morceli 1500 RECORD A FINE '94 8'02"08 Kiptanui RECORD ATTUALE 7*59"! 8 Kiptanui 5000 RECORD A FINE '94 12'56"96 Gebreselassie RECORD ATTUALE 12'44"39 Gebreselassie 10.000 a m 82,22 RECORD A FINE '94 26'52"43 Sigei RECORD ATTUALE 26'43"53 Gebreselassie a m 51,76 L'etiope Haile Gebreselassie ammette: «Rivolevo il mio record ma non pensavo di andare così forte»

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