Verdone cara comicità addio

Courmayeur, parla il regista che dopo «Viaggi di nozze» farà solo film seri Courmayeur, parla il regista che dopo «Viaggi di nozze» farà solo film seri Verdone, cara comicità addio Intanto gioca a calcio, segna e si fa male COURMAYEUR. Carlo Verdone si riposa. E' allungato su una sdraio nel giardino del circolo sportivo di Morgex, in Valle d'Aosta. Qui, in questo mese, ha trascorso alcuni momenti di relax tra tennis e calcio a cinque. Ieri però non ha giocato: nei giorni scorsi s'è infortunato ad un'anca giocando un'amichevole tra turisti e valdostani. Ha dovuto abbandonare il campo, ma tra gli applausi. Dice: «Mi raccomando, scriva però che gliene ho fatti tre di gol e uno me lo hanno pure annullato». Da quattro anni Verdone trascorre le vacanze nella sua villetta a Courmayeur. «Non amo la mondanità - osserva -. Non mi piace finire poi sui giornaletti, a braghe calate mentre sono su una spiaggia o su una barca. Preferisco i posti abbastanza tranquilli». Una decina di giorni di relax, in una pausa delle registrazioni del suo ultimo film, «Viaggi di nozze». «Quando sono arrivato ero stremato dalla fatica. Interpreto tre personaggi diversi e alla sera mi sento spersonalizzato». E infatti, con «Viaggi di nozze» Carlo Verdone è tornato ai suoi primi film, quelli sul tipo «Bianco, Rosso e verdone», nei quali entrava nei panni di più personaggi, le cui vicende non si incontravano mai. Per «Viaggi di nozze» è tornato indietro di oltre dieci anni. E lui stesso, lo definisce «Il film più comico della mia vita. Tra le mie critiche di costume umoristiche questo vuole essere la ciliegina sulla torta». Aggiunge: «Forse il mio ultimo film a episodi. Quando si va avanti nell'età si cominciano ad avere altre velleità. Già nei miei ultimi film , come "Maledetto il giorno che ti ho incontrato" e "Non perdiamoci di vista", ho cercato di uscire dal genere comico. Con quest'ultimo sono tornato alle mie prime cose, per poi seguirne altre». Il suo sembra un addio al cinema comico. Forse si dedicherà ai film più «seri» di cui sarà sempre regista. Almeno così lascia intendere, poi riparla del suo film, che uscirà tra il 18 e il 20 dicembre. Una delle pellicole per il Natale '95, girata tra Roma, Venezia, Padova, Bologna, Firenze, Forte dei Marmi, Genova e Viterbo. Lui è sempre il «marito». Le mogli cambiano e sono interpretate da Veronica Pivetti, Claudia Girini e Cinzia Mascoli. «La prima l'ho scelta per una folgorazione televisiva, le altre le ho viste a teatro. E di tutte e tre non posso che parlar bene. La mia sensazione a metà delle riprese è infatti quella di aver centrato tutte e tre le attrici. La mia è stata una sfida e vedo che anche tutti i collaboratori ci credono. Penso che per tutte e tre si possa aprire la strada del successo». «Viaggi di nozze», scritto con Leo Benvenuti e Piero De Bernardi, è nato dopo un anno di riposo. «Sono stato fermo perchè in 14 anni ho sfornato 14 film, concedendomi soltanto un mese di vacanza. Ce ne vogliono undici per scrivere, girare, montare e doppiare. Mi sono anche dedicato alla mia nuova sala cinematografica, il cinema "Roma" a Trastevere, 500 posti. Lì presento film al di fuori del circuito commerciale. Penso ci sia bisogno di sale specializzate per un certo cinema». E Verdone confessa di aver avuto difficoltà a rientrare nel ruolo di attore: «Questo tipo di lavoro è difficile, quando ti fermi. I primi due giorni sono stati tremendi». Ma in questi 14 anni di film dove è emerso il vero Carlo Verdone? «Sicuramente in "Maledetto il giorno in cui ti ho incontrato". E' un film molto sincero, uno dei più coraggiosi che ho interpretato. Dove ho messo le mie fobie, le mie manie, la mia voglia di fare, la mia passione per la musica. Un omaggio a me, a Jimi Hendrix e alla Cornovaglia, che adoro». E aggiunge: «Amo tutto ciò che muta della natura, il vento, il cielo, la nebbia improvvisa e il ritorno del sole». Carlo Verdone lascia il circolo sportivo: «Ci vediamo domani». Un arrivederci vero, oggi sarà arbitro in un torneo di calcetto per donne. Sandra Bovo Carlo Verdone al Circolo sportivo di Morgex parla del suo desiderio di girare film seri. «Viaggi di nozze» s'annnuncia però il lavoro più comico