Anche i ricordi vanno in fiera

Incontro con Mirabella & Garrani, conduttori di «Tiwucumprà», su Raitre Incontro con Mirabella & Garrani, conduttori di «Tiwucumprà», su Raitre Anche i ricordi vanno in fiera Polemiche sul dispendioso varietà estivo IL mercoledì sera va in onda «Tiwucumprà», il varietà dell'estate di Raitre, nume tutelare Bruno Voglino, conduttori Michele Mirabella e Toni Garrani. regista Maurizio Ventrigha. E' una specie di grande mercato televisivo, dove vengono trasmessi spezzoni sceltissimi, i concorrenti telefonano per indovinare le parole mancanti. Poi ci sono i comici, tanti, quasi tutti nuovi. La trasmissione è notevole per impegno e profusione di mezzi, anche data la stagione: ma l'ascolto non è buono, e i detrattori accusano il programma di scimmiottare quelli di Arbore. Chi invece ama «Tiwucumprà», lo considera ormai un piccolo «cult», con tutta la sua galleria di personaggi. Vediamo. ROMA. Michele Mirabella è sincero: «E' vero: fino a questo momento non ci arride il concorso di folla. D'altra parte è noto che d'estate il bacino d'utenza della tv dimagrisce passando da 27 a 16 milioni di telespettatori. E Cfuasi sempre quei 16 milioni di credenti del piccolo schermo scelgono il cinema, un film invece di un programma». Per incrementare l'audience non proprio alta di «Tiwucumprà», esperimento di varietà estivo in onda il mercoledì in prima serata su Raitre, basterebbe, secondo Toni Garrani, «qualche spot in più, una pubblicità che faccia sapere alla gente che ci siamo. E poi si sa che i rilevamenti Auditel in luglio e agosto diventano improbabili perché non viene misurato l'ascolto nelle seconde case, sui televisori portatili». Insomma, nella Rai di Ferragosto e dintorni la riuscita di una trasmissione è più difficile del solito: le stanze di Viale Mazzini sono deserte, i dipendenti si godono le ferie, i ritmi sono inevitabilmente rallentati. «Lavorare d'estate - rincara Garrani - è un po' un guaio: sono assenti sia le persone che fanno la tv sia quelle che la vedono. Quindi, che dire? Michele ed io ci sentiamo come un reparto speciale di militari: quando c'è un atollo difficile da conquistare chiamano noi». Stavolta il direttore di Raitre Luigi Locatelli, con la supervisione di Bruno Voglino, ha affidato alla rodatissima coppia di «Ventieventi» il compito di mettere in piedi un nuovo varietà, diverso dai soliti, un varietà «dal volto umano» come lo definisce il professor Mirabella. «"Tiwucumprà" - dice - è uno spettacolo tematico, ambientato nel mercatino della memoria televisiva, costruito sfogliando l'al- bum di famiglia e scartando la volgarità. Insomma, giochiamo in casa, puntiamo sulla buona educazione, scegliamo un profilo basso che però nasconda alti sentimenti. Locatelli ci ha raccomandato: "Pensate a fare un buon programma, non agli ascolti". Questo ci rincuora, così come ci rincuora l'entusiasmo straordinario delle maestranze con cui lavoriamo... Certo, il materiale di repertorio si trova con fatica, l'azienda è in ferie, ma noi proseguiamo per la nostra strada: se questa compagnia di giro prende piede è probabile che in inverno si vada avanti, magari con qualche trasformazione». C'è chi ha criticato, in «Tiwucumprà», il gruppo di nuovi personaggi che attornia la coppia dei conduttori: «E' chiaro che abbiamo bisogno di tempo - dice Mirabella -: io e Garrani lavoriamo insieme da anni, quindi la sintonia è scontata, mentre tutti gli altri li abbiamo conosciuti poco prima di andare in onda, perciò bisogna acquistare disinvoltura. E poi non esageriamo, qualche errore, qualche anacoluto, è necessario: quando andavo a scuola mettevo apposta gli sbagli nei temi, altrimenti mi dicevano che avevo copiato». Qualcuno ha anche agitato lo spettro del mitico Arbore accusando Mirabella e Garrani di averne imitato le invenzioni televisive: «Se ci sono somiglianze - ribatte Mirabella - ne sono contento perché Renzo è un maestro, abbiamo lavorato insieme e considero una lode il fatto che il nostro programma possa ricordare i suoi. E poi si dà il caso che, dopo la prima puntata, Renzo ci abbia chiamato facendoci i complimenti e dicendo che gli sarebbe piaciuto stare con noi. Tutt'altra storia se ci avessero detto che sembravamo un programma di Canale 5: allora si che mi sarei dispiaciuto». Quest'anno, causa tv, Mirabella e Garrani hanno abbandonato la sorella radio dove, per anni, proprio d'estate, hanno dato il meglio di loro: «Alla radio osserva Garroni - è tutto più semplice, spontaneo, immediato: se ti viene un'idea la puoi realizzare subito senza bisogno di strutture di supporto. E' per questo che la radio resterà più creativa della tv: la puoi inventare momento dopo momento. Michele ed io abbiamo sempre lavorato cosi, incontrandoci mezz'ora prima della sigla d'apertura». E non c'è da stupirsi: da 14 anni la coppia funziona, senza contrasti né divorzi annunciati. Dice Garrani: «Non ho mai saputo spiegare esattamente su che cosa si basa l'intesa tra me e Michele. Di certo si tratta di una sintesi, di un'alchimia in cui è difficile ritrovare gli elementi originari. Posso dire che, tra i due, Michele e il più "politico", quello "di rappresentanza", il più bravo a mantenere i rapporti con l'esterno, con l'azienda, con i giornalisti. Per me che sono un pantofolaio nato questo e un dato importantissimo. Comunque insieme, dividendoci i compiti, riusciamo a tirare la carretta, chi per un verso, chi per un altro». E a cementare l'unione ci sono le affinità di base: «Innanzitutto - spiega Garrani un gusto simile per lo spettacolo. I nostri riferimenti comuni vanno dal teatro alla commedia all'italiana, da Toto a Peppino De Filippo, da Eduardo a De Sica, passando per Fabrizi. E poi tutti e due siamo anti-moderni: detestiamo il calcio, le discoteche, la musica rock dell'ultimo decennio». Ma anche altre cose. «Essere definito l'anti-Castagna - dichiara Garrani - è per me un onore. A proposito, che cosa si vinceva facendo il "gratta e vinci" su Eva Tremila?». Fulvia Caprara «E' un momento difficile. E noi siamo come un reparto speciale di militari» Accusa: imitate Arbore Difesa: «Siamo onorati Il vero guaio sarebbe stato il paragone con Canale 5» Qui sopra, Bruno Voglino. A destra, il gruppo «Latte e i suoi derivati», genere demenziale A destra Michele Mirabella e Toni Garrani, insieme anche alla radio e in «Ventieventi» BlIiilillllilS

Luoghi citati: Roma