Del Piero sì diventerò un Baggio di Fabio Vergnano

La sfida di domani a San Siro propone subito il confronto fra il Codino e il suo erede, che oggi guida la Nazionale militare JUVENTUS La sfida di domani a San Siro propone subito il confronto fra il Codino e il suo erede, che oggi guida la Nazionale militare Del Piero: sì, diventerò un Baggio «Ormaiposso invidiargli soltanto l'esperienza» TORINO. La sfida è lanciata. Del Piero è pronto a raccogliere l'eredità di Baggio. Il Talentino esce allo scoperto, ha pochi dubbi e molte certezze. Si sente importante, ha capito che è arrivato il momento di ritagliarsi un ruolo di primo piano. Dopo la stagione della semina, arriva quella del raccolto, è l'annata che conduce alla laurea. L'Avvocato, affascinato dalle sue giocate a volte simili a tocchi di pennello, l'ha ribattezzato Pinturicchio. Lippi è pronto a concedergli fiducia illimitata. E gli uomini di piazza Crimea gli hanno sottoposto un contratto con scadenza all'inizio del terzo millennio. Intanto è diventato un globe trotter del calcio. Ogni settimana migliaia di chilometri per giocare con la Juve e con la Nazionale militare che si prepara ai Mondiali di settembre. Ieri si è allenato al Comunale, stasera gioca a Catania, domani sarà in campo a Milano (non dall'inizio) nel trofeo Berlusconi. Tesori di energie che se ne vanno da un aereo all'altro, dunque po¬ chissimo tempo per allenarsi, ma molta voglia di affermarsi in fretta. Esce con sempre maggior disinvoltura da quel guscio di riserbo e timidezza che l'ha contraddistinto. Ora si allena anche a giocare al personaggio, a costo di farsi riprendere da Lippi. Ieri ha ritardato l'inizio dell'allenamento per raccontarsi ed è stato richiamato all'ordine. A Vialli non succederebbe, sotto questo aspetto deve mangiare ancora pagnotte il ragazzino. Il suo è un tentativo ben riuscito di fuggire dalla banalità. Jl confronto di domani sera con Baggio lo stimola. Da una parte Raffaello, dall'altra Pinturicchio: serata per intenditori. Del Piero giudica però improponibile ogni paragone. Classe pressoché identica, ma stili diversi. Ma non dice mai, il Talentino, che Baggio sia irraggiungibile. Anzi. Da campione in carriera è pronto a cancellare il ricordo del Codino. Domanda: Baggio è più bravo di lei? Risposta sicura: «Baggio ha più esperienza. Lui è un giocatore completo, io idee chiare: «Sono sicuro di riuscire a sfondare nel ruolo che ricoprirò nella Juve. Non so se arriverò al Pallone d'Oro, ma non sono un giocatore costruito. Ho doti naturali che con la giusta maturazione verranno esaltate. E con una preparazione appropriata, potrò sfruttare in pieno le mie qualità. Intanto ho già capito tante cose. Anche nelle giornate meno brillanti ho imparato a gestirmi, non cerco più le giocate difficili se so che non posso farcela». Dunque una certezza in più per Lippi, che ieri ha iniziato a preparare la supersfida di domani sera. Sarà anche una partita che conta poco, ma il Marcello capisce il valore che il primo confronto stagionale con il Milan ha per i tifosi. Ma avverte: «Se vinceremo non ci sentiremo certo i più forti, ma se perderemo continueremo a non ritenerci inferiori al Milan. Sento che anche Scala esalta il suo Parma. Fa bene, ma che gli emiliani siano meglio di noi è tutto da provare». Per domani è in dubbio Vialli. Ha una contusione a un ginocchio, soltanto stasera Lippi deciderà. Migliorano Ravanelli e Jugovic. E' quasi scontato che giocheranno. Il centrocampista (frattura alla mano sinistra) scenderà in campo con un bendaggio protettivo. Fabio Vergnano Contro i rossoneri Vialli in dubbio, ma recupera Jugovic Alessandro Del Piero, 22 anni, è alla terza stagione con la Juve Per Lippi è un punto fermo dell'attacco, i dirigenti hanno già deciso di rinnovargli il contratto fino al Duemila europei

Luoghi citati: Catania, Milano, Parma, Torino