SCHUMACHER

Formula 1, ieri l'atteso annuncio: il tedesco va al Cavallino mentre Alesi lo sostituisce alla Benetton Formula 1, ieri l'atteso annuncio: il tedesco va al Cavallino mentre Alesi lo sostituisce alla Benetton SCHUMACHHt Ecco l'ultima scommessa della Ferrari Michael Schumacher sale sul Cavallino Rampante, provocando una raffica di cambiamenti nella FI del '96. Ieri, come previsto, prima la Ferrari ha confermato ufficialmente l'ingaggio del pilota tedesco, poi la Benetton quello di Jean Alesi. La Williams, infine, ha comunicato che Jacques Villeneuve correrà con Damon Hill. Due righe esatte e scarne da Maranello, alle 12, rispettando una tradizione che dura da 40 anni: «La Ferrari comunica di aver raggiunto un accordo di collaborazione tecnico agonistica con il pilota Michael Schumacher per le stagioni sportive 1996 e 1997». Due anni dunque. Per vincere quel titolo mondiale che manca dal 1979, l'anno di Scheckter. Un investimento importante per la Ferrari, ma meno pazzesco di quanto si possa pensare. In primo luogo Michael oggi è il più veloce pilota in assoluto, campione mondiale in carica con ottime possibilità di ripetersi. Può davvero fare la differenza. E lo ha già dimostrato. Lo scorso anno, nello corse in cui era squalificato, la Benetton faticava a entrare in zona punti. Da lui i tecnici si aspettano soprattutto indicazioni precise su come sviluppare la vettura e il motore il prossimo anno. Per questi motivi il ventiseienne tedesco dovrebbe incassare (le cifre non sono note) un somma enorme, circa 35 miliardi di lire per stagione, totale 70 miliardi. E avrà anche la possibilità di sfrullare una piccola parte della tuta e alcuni contratti personali. L'esborso verrà compensato, almeno in parte, dai maggiori contributi versati alla Ferrari dai partners. Se i programmi avranno successo, sarà un affare per tutti. In ogni caso anche Damon Hill è salilo nella scala dei guadagni: la Williams gli verserà 6,5 milioni di sterline per stagione, circa 20 miliardi di lire. Prima ne prendeva sei. Evidentemente questa escalation dei prezzi nello sport è destinata a non fermarsi. Ma gli interessi in FI sono enormi, visto che sono coinvolte nel «circus» dei motori alcune delle maggiori multinazionali e delle più prestigiose Case automobilistiche. A quanto è dato di sapere, comunque, nella trattativa la Ferrari ha fatto tutto da sola. Schumi avrebbe firmato personalmente o tramite i suoi legali a Ferragosto. Molte delle voci sorte intorno a questo clamoroso passaggio non sembrano corrispondere alla realtà. Il contratto tra Schumacher e la squadra italiana non prevede per il tedesco un ruolo effettivo di prima guida. La Ferrari ha sempre offerto ai suoi piloti identiche possibilità. Quando Michael precisa che sarà il numero 1 lo considera un fatto naturale, considerati i suoi successi. La domanda che viene spontanea è: la Ferrari ha fatto la mossa giusta? Non si può che rispondere di sì. Una scuderia non è una squadra di calcio, dove non basta un giocatore solo per vincere. Con un fuoriclasse nel team ci saranno grandi stimoli e si potrà anche ovviare più velocemente a qualche carenza. E se Schumacher ha firmato, si sarà certamente informato sui programmi tecnici futuri. Ora Maranello non ha più alibi. L'ha detto Giovanni Agnelli giorni fa: «Con un pilota così, se non linceranno, sarà colpa loro». Cristiano Chiavegato [wmwm1«Per i soldi e non solo» Schumacher ieri era a Silverstone per una serie di test con la Benetton. Vuole il suo secondo titolo e si sta impegnando al massimo. Alle 13,30 ha interrotto le prove e ha parlato. Tranquillo, sincero e anche prudente. Con un po' di presunzione. «Il programma è di vincere al più presto con la Ferrari. Ho visto i piani di Maranello e mi sono piaciuti. Credo che potremo aggiudicarci qualche corsa il primo anno e puntare al Mondiale nel secondo. Potevo anche rimanere dove sono o andare alla Williams. Ma Frank Williams preferisce investire i soldi in altra maniera. C'era troppa differenza fra quanto chiedevo e l'offerta». Dunque è andato alla Ferrari per denaro? «Due sono i motivi. Il primo riguarda una nuova sfida, nuove motivazioni. Alla Benetton sono stato benissimo, ma avevo già centrato tutti gli obiettivi. Quindi ho cambiato, anche perché mi sembra che la squadra italiana possa crescere ancora molto. Il secondo, non ho paura a dirlo, è per i soldi. Sono tanti, ma io darò il mio contributo ed è giusto che sia pagato per quanto valgo». Sarà prima guida'' «Non c'è nulla di questo nel mio contratto per quanto riguarda il copilota. Ma credo che ne parleranno con me. Volevano il numero 1 e quello sono io. La Ferrari non mi avrebbe cercato se non fosse così. Quindi non ci sono dubbi: voglio essere quello che avrà i benefici dello sviluppo tecnico della vettura. Comunque Berger resterà con noi: cerca altre squadre ma non ha una vera alternativa». Ha chiesto anche l'ingaggio di altri tecnici? «Adesso non ci sto pensando. Sono convinto che abbiano le persone giuste ma non conosco ancora l'ambiente a fondo. Comincerò subito, dopo la fine del campionato. Questi sono gli accordi. Mancano esattamente tre mesi. S'inizierà a metà novembre. Nel frattempo non parlerò più di Ferrari. Punto al Mondiale con la Benetton e sono concentrato su questo». Non crede che il prossimo anno la Williams con Hill partirà favorita? «La Williams è sempre partita favorita almeno nell'ultimo quinquennio. Ma non sempre è riuscita a vincere. In ogni caso è ceno che avrà dei vantaggi, visto che si tratta di un complesso già ben rodato. Noi dovremo lavorare duro, con grande concentrazione». 3Lauda: lui è il più forte Molti commenti alla notizia del passaggio di Schumacher in Ferrari. E sono quasi tutti positivi. Sentite cosa dice Riccardo Patrese, che nel 1993 è stato compagno di squadra del giovane pilota tedesco. «Michael ■ ha sottolineato il padovano - è senz'altro un grande campione. Quando eravamo insieme, a volte mi dava mezzo secondo di distacco, in altre occasioni uno. Siamo stati anche alla pari, nelle qualificazioni. Lui ha una sensualità enorme, al livello dei migliori di sempre, da Prost a Senna. Quell'anno la Benetton era inguidabile ma Schumi riusciva lo stesso a filare fortissimo. In più, ha un buon carattere. All'esterno può sembrare antipatico e presuntuoso. Invece è gentile e corretto. Ad esempio, quando parlavo dei problemi delle nostre vetture, mi stava a sentire con molta attenzione». Non è mancato un intervento di Niki Lauda. Ormai l'austriaco parla volentieri, anche se, come sempre, è lapidario e pittoresco insieme. «Chi vince con la Ferrari diventa il più grande - ha detto l'ex campione -. Chi perde con la Ferrari diventa il più grande idiota di tutti i tempi. Io gli consiglio di lavorare molto perché la scuderia di Maranello non è ancora arrivata al livello di Benetton e Williams. Rispettavo molto le qualità di Alesi, ma in questo momento Schumi è più forte». Più acido il commento eli Damon Hill, ieri a Silverstone: «Sarebbe uno sbaglio considerare la coppia Schumacher-Ferrari fuori corsa per le vittorie. Ma penso che lui abbia commesso un grande errore. Gli riuscirà difficile mettere a punto le vetture italiane, negli ultimi anni non c'è riuscito nessuno. Alesi e Berger non sono dei piloti di serie inferiore. Comunque Michael ha fatto quello che voleva: e io sarò ben felice di poterlo battere». Infine, il commento di Berger, a corrente alternata: «Se resto, avrò difficoltà a collaborare con Schumacher. Non ci capiamo bene. Credo che ci sarebbero problemi emotivi. A ogni modo ho chiesto un trattamento alla pari. La Ferrari tuttavia ha fatto bene a prenderlo, giusto come l'oro colato. La coppia Schumi-Berger sarebbe la migliore della FI. Michael potrà anche assumersi il compito di fare tutti i test. Io starei a casa. Con Alesi ho fatto tutto il lavoro quasi da solo». 2Jean: pronto alla sfida Jean Alesi, ovviamente, è dispiaciuto. «Ma ormai - ha detto sapevo qual era la situazione, ero al corrente di tutto. Sarei anche potuto rimanere. A questo punto però mi sento libero. In fondo non sono stato cacciato, ma ho scelto di andarmene. Avrei anche avuto una possibilità con la Williams, però con Frank avevo litigato e non credo che il clima di quel team sia adatto al mio temperamento». Si può pensare che la Benetton continuerà a essere vincente? «Io ne sono convinto. Ho sempre avuto un ottimo rapporto con Flavio Briatore e con i tecnici e i dirigenti della squadra. Che, non dimentichiamolo, è anche italiana quasi come la Ferrari. L'ambiente è sereno e io sono maturato. Potrò dare il mio apporto sia nulle prove che in gara». Come affronterà il resto delia stagione, con il morale a terra? «Perché? Per me non cambia molto. Sono un professionista, ho già cambiato diverse squadre. Quindi cercherò di avere il massimo dei risultati, anche se alla luce dei fatti non potrò più partecipare attivamente allo sviluppo della vettura. Mancano sette gare alla fine del campionato e non è detto che, dopo il successo di Montreal, non possa vincere ancora. Sono uno che per carattere offre il massimo. Certo mi dovranno dare una monoposto competitiva, perché non si può sperare solo nella fortuna». (Anche noi - ha aggiunto Flavio Briatore - cominciamo una nuova sfida. Con il talento ancora inespresso di Alesi e la nostra esperienza vedrete che funzionerà. Parleremo più avanti dell'altro pilota che sarà con Jean». 4Villeneuve jr con Williams Il mercato-piloti adesso e in fermento. E sono già stati messi a segno colpi da novanta. Insieme con l'affare Schumacher che ha portato Alesi al suo posto alla Benetton spiccano in casa Williams la conferma di Damon Hill e l'ingaggio di Jacques Villeneuve. 11 canadese, attuale leader del campionato Usa di Formula Indy, ha appena 24 anni ed è considerato un fenomeno. Dopo tre giorni di prove a Silverstone, Frank Williams, che in materia ha un'esperienza notevole, ha detto: «E' un pilota fuori dal comune. Mi ha impressionato». Villeneuve, figlio d'arte, è diverso in tutto dal padre Gilles, il mito dei primi Anni Ottanta. Ha l'aspetto di un collegiale, porta gli occhiali, parla cinque lingue. Non deluderà: possiede la calma di un Prost e la determinazione di un Mansell. Sa spingere a fondo l'acceleratore e accettare un risultato senza strafare. Sinora non è mai andato oltre i limiti della sua vettura, ma sempre al massimo consentito. In più non ha l'inesperienza di Andretti che aveva corso soltanto in America. Jacques conosce quasi tutte le piste del Mondiale, ha gareggiato in Formula 3 in Italia e in Formula 3000 anche in Giappone. Dovrebbe essere un pilota pericoloso pure per Hill, anche se forse gli sarà necessaria una stagione per adattarsi completamente. Restano, fra i top teains, un posto alla Benetton e uno alla McLaren. Berger sostiene di avere delle chances in entrambe le squadre, dove in effetti è apprezzato. Ma radio-box dice che accanto a Hakkinen andrà Coulthard, mentre la Benetton probabilmente non gli darà i soldi che chiede (tanti). Quindi, l'austriaco o resterà almeno per un'altra stagione alla Ferrari (probabile) o dovrà cercarsi altre strade. [c. eh.] 3Lauda: luè il più foMolti commenti alla notizia del passaggio di Schrari. E sono quasi tutti positivi. Sentite cosa dicese, che nel 1993 è stato compagno di squadra detedesco. «Michael ■ ha sottolineato il padovano grande campione. Quando eravamo insieme, amezzo secondo di distacco, in altre occasioni uanche alla pari, nelle qualificazioni. Lui ha una me, al livello dei migliori di sempre, da Prost a no la Benetton era inguidabile ma Schumi riuscilare fortissimo. In più, ha un buon carattere. sembrare antipatico e presuntuoso. Invece è geAd esempio, quando parlavo dei problemi dellemi stava a sentire con molta attenzione». Non è mancato un intervento di Niki Lauda. Oparla volentieri, anche se, come sempre, è lapidinsieme. «Chi vince con la Ferrari diventa il più gl'ex campione -. Chi perde con la Ferrari divenidiota di tutti i tempi. Io gli consiglio di lavorarescuderia di Maranello non è ancora arrivata al ton e Williams. Rispettavo molto le qualità di Almomento Schumi è più forte». Più acido il commento eli Damon Hill, ieri a Srebbe uno sbaglio considerare la coppia Schufuori corsa per le vittorie. Ma penso che lui abbgrande errore. Gli riuscirà difficile mettere a italiane, negli ultimi anni non c'è riuscito nessger non sono dei piloti di serie inferiore. Comufatto quello che voleva: e io sarò ben felice di poInfine, il commento di Berger, a corrente alteavrò difficoltà a collaborare con Schumacher. bene. Credo che ci sarebbero problemi emotivichiesto un trattamento alla pari. La Ferrari tuttne a prenderlo, giusto come l'oro colato. La copger sarebbe la migliore della FI. Michael potrà il compito di fare tutti i test. Io starei a casa. Ctutto il lavoro quasi da solo». 4Villeneuvcon Willi TUTTII PILOT. DEL DOPO SCHECKJER 1980: VILLENEUVE (10°) SCHECKTER [19°] 1981: VILLENEUVE [7°) PIRONI [13°] 1982: VILLENEUVE [15°] PIRONI (2°] TAMBAY [7°] ANDRETTI [19°) 1983: TAMBAY [4°] ARNOUX [3°] 1984: ALBORETO [4°] ARNOUX [6°] 1985: ALBORETO |2°1 ARNOUX [17°J JOHANSSON [7"] 1986: ALBORETO [8°] JOHANSSON (5°] 1987: ALBORETO [7°] BERGER [5°] 1988: ALBORETO [5°] BERGER [3°] 1989: MANSELL [4°] BERGER [7»] 1990: MANSELL |5°] PROST [2°| 1991: PROST [5°] ALESI [7°] MORBIOELLI [24°] 1992: ALESI (7°] CAPELLI (12°] LARINI [0] 1993: ALESI [6°] BERGER [8°] 1994: ALESI [5°] BERGER [3°] LARINI 114*1 I piloti della Feirari dall'ultimo Mondiale (Scheckter 1979), fra parentesi il piazzamento di ciascuno in classifica. Questi ì corridori di Maranello che hanno vinto il Mondiale: 1952 Alberto Ascari (Ita); 1953 Alberto Ascari (Ita); 1956 Juan Manuel Fangio (Arg); 1958 Mike Hawthorn (Gb); 1961 Phil Hill (Usa); 1964 John Surtees (Gb); 1975 Niki Lauda (Aut); 1977 Niki Lauda (Aut); 1979 Jody Scheckter (Saf). Schumacher (foto grande) e. da sinistra. Berger e Alesi Il tedesco, 26 anni, è passato alla Ferrali con un ricco contratto: si parla di 70 miliardi per due anni