« lo, sudato tra le donne» di Fulvia Caprara

« « lo, sudato tra le donne» «Con Frizzi dividiamo il territorio Mi dispiace per Castagna spiato» ROMA. Mattatore dell'estate, premiato dagli ascolti, beato fra le donne, ma soprattutto fra i vertici di Raiuno che in lui hanno trovato una nuova miniera d'oro, un alter-ego di Fabrizio Frizzi, un ultimo esemplare di quella genia di presentatori nazionalpopolari che tante fortune hanno procurato alla nostra tv. Dal fronte del Bandiera Gialla di Rimini, Paolo Bonolis, 34 anni, nato a Roma da una mamma segretaria e da un padre trasportatore di burro, si confessa con insolita modestia. Addirittura con un certo gusto per l'«understatement». Che lascia spazio alla speranza: magari nel firmamento della tv è nata una stella che non si prende sul serio. Bonolis, quali sono i suoi modelli professionali? «Ho avuto la fortuna d'incontrare da vicino quasi tutti i conduttori più importanti della tv: ognuno si propone in un modo personale e quindi va giudicato con attenzione. E' comunque importante non farsi travolgere dagli esempi degli altri. Se proprio devo scegliere direi che mi piacerebbe essere una via di mezzo tra Baudo e Corrado». Che cosa pensa di Fabrizio Frizzi che viene già indicato come il suo antagonista numero uno? «Non è assolutamente vero quello che hanno detto alcuni e cioè che più io lavoro più lui si affossa. Frizzi è un conduttore estremamente ricco di possibilità e tra noi non ci sono problemi: io scendo in campo in primavera e in estate, lui in inverno». Qual è il segreto del successo di «Beato tra le donne», raro esempio di programma estivo premiato dall'audience? «Sono venuti a combaciare vari elementi importanti: la trasmissione è scritta molto bene, poggia sulla struttura forte del Bagaglino, e poi si era già fatta conoscere e apprezzare l'anno scorso». Quali sono le difficoltà con cui fa i conti un conduttore tv che lavora d'estate? «Prima di tutto si suda di più, più che "Beato fra le donne" mi definirei sudato fra le donne. A parte gli scherzi, mi trovo benissimo, non mi sento mandato allo sbaraglio, non vedo differenze con il lavoro invernale. Faccio la cicala e sono contento». Succede spesso, vedi Fabrizio Frizzi, che i conduttori di tv d'evasione sentano a un certo punto della loro carriera l'irresistibile desiderio di cambiare genere, di passare dalla leggerezza all'impegno: lei è già stato contagiato da questo virus? «Fare un programma divertente non è una cosa facile, anzi è un lavoro impegnativo che riempie. Riuscire a far sorridere, poi, è una cosa complicatissima e profonda: basta guardare i grandi comici del cinema per capirlo. No, per il momento mi sento appagato, mi basta quello che faccio». Come si fa ad essere una telestar senza sentirsi un super-uomo? «Lavoro con assoluta professionalità, ma sto attento a non prendermi troppo sul serio. Non credo che potrei cadere vittima di un fenomeno di auto-idolatria pagana: mi prendo con semplicità, per fortuna piaccio alla gente, ma resto sempre uno dei tanti giullari dello spettacolo». Com'è Bonolis fra le donne? «Tale e quale a come sono con gli uomini. Allegro, pensoso, forse coinvolgente. Dalle donne non pretendo nulla, a patto però che non cerchino di cambiarmi. Non sono possessivo né geloso: le donne non sono valigie e ogni scelta va rispettata». I suoi difetti? «L'umoralità e la pigrizia». I suoi pregi? «L'entusiasmo nello scoprire in ogni piccola cosa il lato bello, positivo». E il massimo dell'infelicità? «La rassegnazione: quando decidi di far indossare le pantofole alla tua anima, ma dentro sei governato dalla rabbia per non aver raggiunto i tuoi obiettivi». Che cosa direbbe Paolo Bonolis se, come Alberto Castagna e tanti altri, gli succedesse di essere immortalato in un momento di privacy? «Mi darebbe davvero molto fastidio. Credo che quest'anno si sia veramente raschiato il barile: passi se uno è in giro, in pubblico, ma se uno sta sulla sua barca o dentro il suo giardino è proprio il colmo doversi ritrovare fotografato sui giornali». Fulvia Caprara

Persone citate: Alberto Castagna, Allegro, Baudo, Bonolis, Fabrizio Frizzi, Paolo Bonolis

Luoghi citati: Rimini, Roma