Biglietterie pirata a Teramo di Oreste Del Buono

G LA LETTERA DI O.d.B. Biglietterie pirata a Teramo Caro Del Buono, noto che ultimamente si sta occupando delle PS S.p.a.. Ne approfitto - prima che l'argomento «passi di moda» - per chiedere la sua autorevole opinione in ordine alla politica di disabilitazione di molte stazioni che la società di trasporti sta tenacemente attuando, lo credo che sia giusto disabilitare stazionane con scarso movimento passeggeri, ma, quando si chiude la biglietteria di un capoluogo di provincia come Teramo, allora si passa il segno. Tanto più nel momento in cui si assiste a al rilancio della «metropolitana» Tei amo-Giulianova-Chieti-Pescara... Domenico Crocetti, Teramo G ENTILE Signor Crocetti, debbo subito precisare che non ho deciso io di occuparmi di ferrovia per mia preconcetta antipatia alle S.p.a., ma a decidermi a occuparmene è stata la quantità di lettere che mi sono pervenute in proposito (e che continuano a pervenirmi). Subito dopo, debbo precisare che la mia opinione, non essendo io un tuttologo, non può essere mai autorevole e the, quindi, le sono particolarmente grato per il ritaglio del giornale Amico-Inno che lei acclude, permettendomi di rendermi meglio conto del paradosso che viene consumato. Si tratta di Amico-Treno del luglio-agosto, dunque ancora in corso. Recita: «Target dell'iniziativa è il rilancio del Servizio Metropolitano di Superficie (Teramo-Giulianova-Chieti-Pescara) che, nella regione, attraverso la costa adriatica, interessa almeno 750 mila Bigliepira Ter tterie ata amo persone, più della metà dell'intera popolazione abruzzese. I collegamenti sono iniziati nel giugno 1994 e i primi risultati sono confortanti. Ogni settimana vengono trasportati 13 mila viaggiatori contro le 8 mila persone che si contavano all'inizio del servizio», ecc.ecc. «A questo punto», dice lei, gentile Signor Crocetti, e mi pare che abbia ragione, «siamo alla pirateria, al ritorno degli uscocclii sulla costa adriatica. Tanto più poi che la vendita dei biglietti ferroviari (sino ad un massimo di 200 km di percorrenza) viene spesso rifiutata dagli esercenti commerciali e sinanche dai concessionari di licenze di bar ubicati dentro le stazioni o nelle adiacenze a causa delle ridicole percentuali di loro spettanza. lì qui siamo al colmo! Mi chiedo: i dirigenti delle FS S.p.a. hanno quantomeno in animo di non rinnovare i contratti di locazione a quegli esercenti che non hanno intenzione di svolgere questo servizio? E' mai possibile, infine, che il povero passeggero privo di biglietto debba andare immediatamente alla ricerca del capotreno o del conduttore se non vuole incorrere nella "soprattassa"?». La mia opinione non conta nulla, gentile Signor Crocetti, ma le esprimo la mia solidarietà, pubblicando integralmente la sua lettera. Oreste del Buono

Persone citate: Crocetti, Del Buono, Domenico Crocetti

Luoghi citati: Giulianova, Pescara, Teramo