Hamas paralizza New York

Minacce dagli ultra: scarcerate subito il nostro capo o colpiremo Minacce dagli ultra: scarcerate subito il nostro capo o colpiremo Humus paralizza New York Si teme l'attacco di un kamikaze islamico OSTAGGI DEL TERRORE GNEW YORK LI aeroporti di New York sono stati trasformati in fortezze dopo la minaccia di un attentato «kamikaze» che, secondo la rete televisiva Cnn, sarebbe venuta dall'organizzazione islamica palestinese «Hamas». Al Kennedy, il principale scalo della metropoli americana, l'allarme è scattato al massimo livello ma anche negli altri due aeroporti che servono la città, quello di La Guardia e quello di Newark, le misure di sicurezza sono state notevolmente rafforzate. Il John Fitzgerald Kennedy da ieri è nel caos. I passeggeri devono sottoporsi a controlli supplementari e sono soggetti a perquisizioni più accurate. Nei terminal, cui ha accesso solo chi è munito di biglietto, sono stati fatti scomparire i raccoglitori di rifiuti, che in passato sono stati usati in molti Paesi per depositarvi delle bombe (sono il posto ideale, forse l'unico, per abbandonare qualcosa senza destare sospetti). Inoltre, le auto private devono tenersi alla larga dalla zona degli arrivi. Un parcheggio situato nelle adiacenze dell'aeroporto è stato chiuso. «La gente un po' protesta ma tutto sommato si rassegna ad attese più lunghe perché queste minacce fanno abbastanza paura e i passeggeri si rendono conto che le precauzioni sono necessarie alla loro sicurezza», ha dichiarato in diretta dall'aeroporto Kennedy un reporter della Cnn. Citando «fonti qualifica¬ te», la rete televisiva ha affermato che i palestinesi di Hamas, irriducibili oppositori della pace con Israele voluta dall'Olp di Yasser Arafat, avevano progettato un attentato nel principale aeroporto di New York. Secondo il «New York Times», Hamas avrebbe un motivo più che valido per cercare di colpire gli Stati Uniti: Aboul Marzook, un palestinese considerato vicino al gruppo estremista islamico, il mese scorso è stato arrestato al suo arrivo negli Usa, dove da alcuni anni risiede. Ora è in attesa di essere estradato in Israele. Hamas avrebbe perciò minacciato attentati per spingere le autorità americane a rilasciarlo, o almeno a non consegnarlo al nemico israeliano. Stanley Cohen, il legale di Marzook, ha però dichiarato al «New York Times» che il suo cliente non ha niente a che vedere con Hamas. «Chi insiste a indicarlo come uno dei suoi capi o chi afferma che questa storia degli aeroporti è tutta colpa del mio assistito ha visto troppi film di James Bond», ha detto. Un esperto in anti-terrorismo, Richard Rothm, ha dichiarato alla Cnn che la minaccia è reale. «Non si proclama un allarme del quarto livello se non ce ne sono le ragioni», ha affermato in un collegamento da Washington. Alcuni passeggeri, intervistati dalle tv locali, hanno ammesso di essere spaventa¬ ti. L'attentato del 1992 contro le «Torri gemelle» del World Trade Center a New York e la recente strage di Oklahoma City hanno convinto gli americani che anche il loro Paese, un tempo considerato pressoché invulnerabile, può essere colpito con attentati terroristici, [e. st.] Allarme rosso al Kennedy e al La Guardia Perquisizioni a ripetizione, vietato il parcheggio, via tutti i cestini dei rifiuti ;::::;::vV. ;M3#Ì L'aeroporto Kennedy e (sopra) due militanti di Hamas [FOTO Af>)