Nicorette ha dominalo la regata del Fastnet di Irene Cabiati
Il trionfo italiano alla Mumm Admiral's Cup in acque britanniche preceduto da un successo tricolore VELA Il trionfo italiano alla Mumm Admiral's Cup in acque britanniche preceduto da un successo tricolore Nicorette ha dominalo la regata del Fastnet 77 veliero del casalese Buzzi nato dal maxi CharlesJourdan CASALE. Il trionfo italiano alla Mumm Admiral's Cup, campionato mondiale di vele d'altura che si è svolto nelle acque a Sud della Gran Bretagna, era stato preceduto da un altro successo tricolore: la vittoria di Nicorette, il veliero di Sandro Buzzi, industriale casalese, alla regata di Cowes e in particolare del Fastnet. Nicorette non è altro che il maxi Charles Jourdan, già noto dal 1989 perle sue caratteristiche tecniche (lo scafo è in fibra di carbonio) e per la partecipazione a regate di maxi-yacht come il giro del mondo concluso nel 1990. In questi anni ha già cavalcato tutti gli oceani coprendo circa due milioni di chilometri. Il suo armatore, Buzzi, già vincitore con Juno di una traversata atlantica (la Transat des Alisées) e di altre gare, si distingue per gli equipaggi composti molto spesso da figli, parenti e amici. Charles Jourdan da circa un anno ha lasciato il Mediterraneo per il Mar Baltico e la Svezia dove ha subito una trasformazione che lo ha reso molto diverso dall'originale. L'armatore italiano, insieme con un consorzio svedese, ha deciso di modificare il maxi in uno scafo più competitivo: timone, chiglia, albero e vele sono state cambiate e una «raffinata» operazione chirurgica ha trasformato anche prua e poppa. Il vecchio maxi Charles Jourdan è diventato Nicorette, un 70 piedi velocissimo. Già nel Baltico aveva dato soddisfazione ai suoi armatori, ma la conferma delle sue ottime prestazioni è arrivata nei primi giorni di agosto alla Cowes Week, le regate nel Solent (il canale fra l'isola di Wight e la Gran Bretagna) che con le 850 barche partecipanti ha fatto da cornice alla Mumm Admiral's Cup. Nicorette ha travolto le barche della sua categoria, ma la conferma del suo potenziale è stata la vittoria dell'ultima prova: il Fastnet che parte da Cowes in direzione dello scoglio con il faro che dà il nome alla gara e ritorno su Plymouth. A bordo un equipaggio prevalen- temente svedese guidato da Ludde Ingwall, e i figli di Buzzi, Michele e Pietro, c Francesco Roccavilla. Con le sue 605 miglia (1120 chilometri) è diventata una delle mete più ambiziose per i navigatori. E' tristemente nota per la burrasca che nel 79 provocò 15 vittime e famosa anche per le insidie delle sue correnti. «Abbiamo fatto un'ottima partenza - commenta Michele Buzzi che con il fratello Pietro si è spesso alternato al timone ci siamo subito portati in testa, poi il vento è diventato molto irregolare e debole con punte massime di 15 nodi. Per superare le forti correnti abbiamo dovuto fare molto lavoro di tattica cambiando spesso le vele e studiando attentamente la rotta. Abbiamo doppiato il faro del Fastnet con sei ore di anticipo sugli altri e dopo una lunga bolina abbiamo tagliato il traguardo lasciando fra noi e gli americani, nostri avversari diretti, ben 160 miglia di mare». Irene Cabiati Nicorette, il veliero di Sandro Buzzi, ha dominato a Cowes
Luoghi citati: Gran Bretagna, Plymouth, Svezia
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