Mare assassino, annegano In due

Mare assassino, annegano In due Dramma in un parco acquatico di Livorno: sedicenne stroncato da una congestione Mare assassino, annegano In due Vittime una bimba di cinque anni e un giovane sub ROMA. Morti sulle strade, in mare e in aereo. C'è una scia di sangue sulle vie delle vacanze. Tre sono i morti annegati. Una congestione è stata fatale a Francesco Lato, 16 anni, di Viareggio. Il ragazzo è stato colpito da malore nella piscina grande del «Parco acqua» (ex Acquapark) di Cecina (Livorno). Secondo una prima ricostruzione il giovane, che si trovava nel complesso ricreativo con i genitori e due zii, si è sentito male poco dopo le 18. Subito soccorso è stato trasportato all'ospedale, ma è deceduto durante il trasporto. Sembra che il ragazzo avesse mangiato e poi bevuto una bibita fredda poco prima di fare il bagno. Altra tragedia del mare nella spiaggia comunale di Mondello, il principale lido di Palermo. Una bambina di 5 anni, Stefania Fortunato, è annegata ieri mattina. Era andata al mare con la zia Elisabetta D'Arpa, di 28 anni, che non si è accorta di nulla. La bambina stava giocando nell'acqua. Neppure il bagnino in servizio nel tratto di arenile ha notato la piccola in difficoltà. Il corpicino è stato recuperato poco dopo. La bambina era figlia di Andrea Fortunato, 28 anni, un venditore ambulante di musicassette, e Francesca Amatuzzo, di 26 anni. In Liguria, la vittima è un giovane sub, Matteo Berto, di 22 anni, abitante a Bogliasco, morto sabato sera durante una immersione nel mare davanti a Punta Chiappa, sulla riviera di Levante. A dare l'allarme è stato poco prima delle 22 il padre della vittima, preoccupato nel non vedere rincasare il figlio. Sono stati così avvertiti i vigili del fuoco, che hanno cominciato le ricerche lungo la costa. Nella notte di sabato il corpo di Matteo è stato rinvenuto in mare davanti a Punta Chiappa, poco distante dal luogo dove probabilmente il giovane si era immerso da solo. Una settimana dopo la tragedia nello stagno di Sant'Antioco nella quale aveva perso la vita la sorellina Eleonora di 9 anni, è morta anche Alessandra Carta, la ragazzina di 13 anni che era ricoverata nel reparto di rianimazione dell'ospedale «Santissima Trinità» di Cagliari. Alessandra non si è mai ripresa dal coma irreversibile in cui era caduta poco dopo essere stata accompagnata dal padre Luigi, un disoccupato di Villa Massargia (Cagliari), a pescare arselle. Le due sorelline erano scivolate in una buca dello stagno. Il ritardo con cui sono scattati i soccorsi ha determinato uno strascico giudiziario. Due medici del pronto soccorso dell'ospedale di Carbonia sono stati denunciati dai carabinieri per omicidio colposo e omissione di soccorso. Contattati dai familiari e da altre persone accorse in aiuto delle due bambine, i due medici si erano rifiutati di inviare un'ambulanza, invitando a rivolgersi a un'associazione di volontariato che presta tale servizio a Sant'Antioco. Un morto e tre feriti ricoverati in gravi condizioni sono il bilancio di un incidente stradale accaduto ieri mattina sull'autostrada Napoli-Milano, tra le uscite di Cassino e Pontecorvo. La vittima è Raffaele D'Ambrosio, 41 anni, di Formia. Viaggiava con la moglie e i due figli al volante di una Lancia quando ha perso il controllo dell'auto che è uscita di strada ed è finita in una scarpata. Gravi le condizioni della moglie, Marilina Amoriello, e dei due figli, Daria, 5 anni, e Stanislao, 3 mesi, che sono ricoverati in coma nell'ospedale di Pontecorvo. Due uomini sono morti invece precipitando con un ultraleggero a Cesa di Limana, sul greto del fiume Piave. Il velivolo ha urtato i cavi dell'alta tensione. Le vittime sono Giorgio Mini, 33 anni, di Pozzuolo del Friuli (Udine), e Lionello Vendramin, di 45, di Tarcento (Udine). L'aereo aveva decollato poco prima dalla pista dell'aeroclub di Belluno. I vigili del fuoco sono riusciti a estrarre Mini ancora in vita dalla cabina del velivolo, ma il giovane è morto qualche ora dopo nel reparto di rianimazione dell'ospedale di Belluno. Vendramin è deceduto all'istante. [r. cri.] Una scena dell'incidente avvenuto sull'Autosole vicino a Cassino