Dini non va a cena dal Cavaliere

22 Il portavoce di Forza Italia Tajani: fantasie estive l'ipotesi di abdicazione Pini non va a cena dui Cavaliere In Sardegna «per vacanza», salta l'incontro ROMA. Possibile? Veramente Berlusconi vuole invitare Dini a cena per proporgli di tornare nel Polo come candidato a palazzo Chigi? Il tormentone di Ferragosto è questo. E ieri qualcuno lo dava già come cosa fatta. Quanto alla cornice dell'ipotetico accordo - una dimora del Cavaliere in Sardegna - avrebbe rinverdito i fasti della «politica alla Beautiful», ville e vip, come l'ha definita Fabrizio Abbate, capo della segreteria del ppi. Invece non se ne fa niente. Almeno per ora. Niente cene e niente accordi, stando al coro congiunto dei portavoce di palazzo Chigi e di Forza Italia. Il presidente del Consiglio - informa una nota - è in Costa Smeralda ma non vuol far sapere dove esattamente, quanto a inviti a cena non ne ha ricevuti e comunque non potrebbe accettarne. Al lavoro tornerà dopo una breve vacanza in Toscana - lunedì 21 in occasione del Consiglio dei ministri. E quindi si chetino pure gli animi che si erano infervorati. L'eurodeputato Antonio Tajani. voce ufficiale di Forza Italia, conferma che lo scettro di leader del Polo (e di naturale candidato a Palazzo Chigi) è e resta nelle mani dell'on. Berlusconi, e l'ipotesi di abdicazione in favore di Dini viene classificata come roba da «festival delle chiacchiere e delle fantasie estive». Una cosa è chiara: saltato l'incontro in Costa Smeralda, il corteggiamento di Dini da parte del Polo dovrà trovare altre vie, dopo il primo approccio - una settimana fa - tra il premier e Gianni Letta. Il Polo - in quella circostanza - avrebbe fatto balenare a Dini una prospettiva allettante: Berlusconi, una volta vinte le elezioni, potrebbe designare lui a capo del governo. Dini non verrebbe utilizzato dunque come bandiera durante la campagna elettorale, ma come carta vincente dopo. Un'ipotesi interessante e quindi da non bruciare subito con fughe in avanti precipitose. Ma la questione tiene vivo il dibattito anche nella calura di mezz'ago- sto. Adolfo Urso, esponente emergente di An, dice che l'ipotesi di un recupero di Dini non preoccupa affatto il suo partito, mentre «creerebbe forte imbarazzo sia in coloro che, come D'Alema e Bossi, hanno pensato di utilizzarlo come ariete per smantellare il Polo della libertà, sia in coloro che, come D'Antoni, avrebbero voluto farne l'emblema della nuova de». Mentre un battitore libero dello stesso partito come Publio Fiori, vede molto male l'eventuale rentrée del presidente del Consiglio nei ranghi della destra, anzi mette in chiaro che «se qualcuno del Polo, anche molto autorevole (Letta? ndr), facesse offerte a Dini, si muoverebbe a titolo personale senza impegnare in alcun modo i partiti e i parlamentari che si riconoscono nel Polo della Libertà». A Fiori Dini non piace affatto, e riconosce scarsi meriti al suo governo: «Ha preso la lira a 1040 sul marco e la tiene tuttora a 1110, ha portato l'inflazione dal 3,8% al 5,9% e ha fatto aumentare in maniera consistente il debito pubblico». Quanto al «presunto corteggiamento» - dice Fiori «qualora non venisse smentito in maniera convincente, rappresenterebbe un segnale di grande debolezza per Berlusconi e lo schieramento di centrodestra». Gerardo Bianco taglia corto: «Teniamo Dini al di fuori delle dispute tra i partiti e gli schieramenti. Il centrosinistra deve appoggiare il suo governo per il rientro della lira nello Sme e per la politica di inB tervento nel Mezzogiorno. Poi si vedrà». Raffaello Masci Il popolare Bianco: il centrosinistra deve continuare ad appoggiarlo 22 maniera convincente, presenterebbe un segdi grande debolezza Berlusconi e lo schimento di centrodesGerardo Bianco taglia to: «Teniamo Dini afuori delle dispute tpartiti e gli schieramIl centrosinistra devepoggiare il suo governoil rientro della lira nSme e per la politica dB tervento nel MezzogioPoi si vedrà». Raffaello Ma Gianni Letta ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio nel governo Berlusconi

Luoghi citati: Roma, Sardegna, Toscana