«Vigilantes contro gli abusivi»

30 La presidente dell'associa2ione di via: impediranno i commerci ad extracomunitari e altri «Vigilantes contro gli abusivi» Sotto i portici di piazza Castello, armati Tornano alla carica per avere i vigilantes davanti ai negozi. Contro i «vu' cumprà» e quanti altri svolgono commercio abusivo, sporcando i portici e impedendo la passeggiata dei torinesi lungo le vetrine. A distanza di un anno, l'Associazione Piazza Castello ci riprova, anzi lo promette: «Dopo un lungo lavoro sono riuscita a concordare con le autorità cittadine lo svolgimento di un servizio di ronda», scrive la presidentessa Anna leardi in una lettera inviata ai colleghi. Se n'era parlato in diverse occasioni con i dirigenti della prefettura, della questura, del Comune. Ma tutti avevano sempre respinto la richiesta, sostenendo che l'ordine pubblico è di competenza di polizia, carabinieri, vigili, guardia di finanza, mai di «agenti privati». C'è stata un'inversione di rotta? Di chi? «Quella lettera è una circolare interna - precisa Anna leardi -, per ricevere le adesioni dei commercianti, stanchi di promesse. L'iniziativa è in corso, quando sarà ufficiale la comunicheremo noi». Ma nel testo si rendono noti particolari che fanno capire come tutto sia già organizzato e imminente. Ecco alcune parti. «Il servizio verrà svolto dalla Mondialpol srl di Torino». «Dal lunedì alla domenica servizio notturno con orario 20-23, la domenica servizio diurno dalle 16 alle 19». «Il servizio verrà svolto da n. 2 guardie particolari giurate, armate e in uniforme, costantemente radiocollegate con la centrale operativa, che percorreranno i portici da via Roma a via Po impedendo ad extracomunitari ed altri di svolgere i propri commerci con banchetti, stuoie o tappeti». «L'inizio è previsto per il 20 agosto». «La durata inizialmente per tre mesi». «Un costo per negozio di circa 200-250 mila mensili». «Fattura della Mondialpol». Firmato leardi. Indicazioni molto precise, eppure i promotori dell'Associazione smentiscono. «E' una speranza! E se lo scrivete rovinate la possibilità che vada in porto. Perché voi ci presentate come razzisti, e non lo siamo. Voghamo invece tutelare le nostre attività, riavere e ridare ai cittadini una piazza e una zona dove si possa camminare tranquillamente», dice la presidentessa. Anna leardi, il marito Marino e altri colleghi del movimento non svelano l'eventuale garante delle autorizzazioni, anzi dicono di non averle, ma ribadiscono il diritto di assoldare i vigilantes: «I portici non sono considerati suolo pubblico visto che li puliamo a nostre spese. Paghiamo tasse per insegne e vetrine, e lo facciamo perché siano viste». Sono esigenze riconosciute anche dai colleghi di piazza Castello e di via Po. Ma non tutti sono d'accordo sul metodo, anche tra chi ha aderito. «Io metto la firma - confessa un esercente ma per solidarietà. I controlli vanno fatti dalle forze dell'ordine non da poliziotti privati». Decisamente contrario Vincenzo Pisapia, che ha una rivendita di tabacchi ed è anche il presidente della circoscrizione Nizza-Lingotto. «Le autorità cittadi¬ ni hanno dato il permesso? Sarebbe di una gravità estrema: la resa delle istituzioni verso problemi che devono risolvere loro». E lei cosa vorrebbe? «Io nel mio quartiere questi servizi li ho concordati con il comandante dei vigili. E qui, anche, devono darsi da fare. Dopo le nostre richieste per qualche settimana avevano rafforzato le pattuglie, ma poi tutto è tornato come prima. Piazza Castello non è più la cartolina di Torino». Lo dice mentre di fronte al suo negozio un marocchino ripone gli accendini su una stuoia e una bella ragazza di colore ricama di treccine la testa di una torinese. Ma cosa risponde la Mondialpol, che avrebbe garantito il servizio di vigilanza? «Non confermiamo, né smentiamo» risponde un impiegato, il solo presente in questo sabato d'agosto. Luciano Borghesan Il nuovo servizio della Mondialpol dovrebbe partire dal 20 agosto Ma la lettera accenna a una autorizzazione che non esisterebbe d Ambulanti sotto i portici Il fenomeno è molto diffuso e assai poco controllato dalle forze dell'ordine Anche perché interventi e sequestri comportano una lunga procedura burocratica che pare creata per scoraggiare la repressione Sotto, Anna leardi presidente dell'associazione di piazza Castello. Sopra, il tabaccaio Vincenzo Pisapia, che dice no all'iniziativa

Persone citate: Luciano Borghesan, Vincenzo Pisapia

Luoghi citati: Nizza, Torino