Imprenditore ucciso da una zecca

Imprenditore ucciso da una zecca L'uomo aveva 74 anni. Sull'isola torna la paura dopo i casi di morte dell'anno scorso Imprenditore ucciso da una zecca Sassari, non si era accorto di essere stato punto SASSARI. Un imprenditore, Battista Asara, di 74 anni, di Padru (Sassari), è morto per «rickettiosi», una malattia provocata dalla puntura di zecca. L'acaro lo ha punto durante uno dei giri in campagna e Battista Asara non si è reso conto dell'accaduto. L' uomo, che aveva in appalto la lettura dei contatori Enel nelle frazioni del sassarese, è deceduto in ospedale dove era stato ricoverato. La settimana scorsa Asara aveva accusato una febbre elevata, che era stata curata con terapia antibiotica. Lo stato febbrile era cessato. Asara si era, dunque, rimesso al lavoro, ma il malore che lo aveva colto nei giorni precedenti si era ripresentato e i familiari dell'imprenditore lo hanno convinto a ricoverarsi. I medici hanno fatto diagnosi di «rickettiosi» e hanno somministrato a Asara degli antiobitici specifici. Le condizioni dell'imprenditore, comunque, sono peggiorate sempre più, fino alla morte. Anche negli anni precedenti, in Sardegna, si sono avute morti per puntura di zecche. L'anno scorso erano deceduti Salvatore Ruggeri, di Quartu S. Elena (Cagliari), Salvatore Ongano, di Quartu, un marittimo in servizio sui rimorchiatori del porto di Cagliari. Sempre l'estate dell'anno scorso, era stata registrata nel Sulcis, in provincia di Cagliari, una vera e propria emergenza zecche, con due morti e 32 persone ricoverate nel reparto di medicina dell'ospedale di Carbonia. Nel maggio 1993, a Carbonia era morta Anna Maria Mallus, e nell'agosto 1992, a Cagliari, era morto l'imprenditore Sergio Onnis. Per combattere le zecche, la cui presenza è dovuta in particolare al randagismo animale, le amministrazioni comunali sarde hanno deliberato numerosi provvedimenti, tra cui quello di vietare il pascolo e il passaggio delle greggi all'interno dei centri abitati. La giunta comunale di Carbonia, dopo l'«invasione» della scorsa estate ha deciso di infliggere multe fino a un milione di lire ai cittadini che non ripuliranno i cortili dalle erbacce. I proprietari di cani e altri animali, inoltre, saranno obbligati a custodire scrupolosamente i propri animali affinché non diventino veicolo involontario di trasporto delle zecche e di altri parassiti. Analoghi provvedimenti sono stati presi anche dalla giunta comunale di Quartu. In questa città, infine, con una raccolta di fondi a favore della vedova di Salvatore Ruggeri è iniziata l'attività dell'associazione di solidarietà popolare a tutela dei diritti del cittadino, «Il Fenicottero Grigio», costituita da un gruppo di cittadini. [Ansa]