Il sindaco: «Riporteremo la legalità»

Il sindaco: «Riporteremo la legalità» Il sindaco: «Riporteremo la legalità» «Altrimenti lo denunceremo», attacca il Carroccio C'è voglia di fare, ma anche sconforto nell'agire dei poliziotti. Hanno ripulito i Murazzi, ma gli extracomunitari clandestini si sono spostati. Quando li fermano senza documenti li accompagnano in questura, li fotografano, prendono le impronte digitali, e poi? L'indomani sono in un altro posto della città. «Da soli non bastiamo - dice il vicequestore aggiunto Filippo Dispenza -, ci sono italiani che dovrebbero farsi un esame di coscienza nelle zone che li ospitano. Molti si sono arricchiti con la loro presenza, adesso non li vogliono più e chiedono a noi di intervenire». Il bilancio del loro lavoro è pesante, in pochi mesi 30 agenti feriti, senza contare quelli che hanno preferito una medicazione e restare in servizio. «Noi facciamo fin troppo - aggiunge Dispenza -, ogni giorno è emergenza». Occorrono leggi applicabili e un programma realistico, con la collaborazione di forze dell'ordine e amministrative, per realizzare interventi volti all'inserimento civile degli immigrati e alla restituzione della legalità nei rioni più colpiti dallo spaccio, dalla prostituzione, dai traffici illeciti. «La giunta - accusa il capogruppo della Lega Nord, Pietro Molino - sta fallendo l'obiettivo di riportare ordine in città, se mai lo ha avuto. Diffonde una falsa cultura demagogica della tolleranza. Ogni volta che deli¬ bera su piscine, case, cita i diritti degli extracomunitari. Ma se sono residenti in città perché devono essere trattati in modo diverso?». Molino ha presentato un' interrogazione per sapere se è vero che dei nuovi duemila alloggi popolari il 25% sarà riservato agli stranieri. «Non si scomodi il razzismo - dice -, Torino non lo è, anzi ha dimostrato di essere fin troppo tollerante. E' ora che il Comune scenda in campo, si vadano a controllare gli alloggi, gli esercizi delle zone calde. Si ritirino licenze, si impedisca questo mercato della povertà». Il capogruppo leghista avverte il sindaco: «E' il primo ufficiale di Stato di Torino, se non prenderà provvedimenti lo denunceremo per omissione di atti d'ufficio». Castellani apprende le brutte novità da un luogo di vacanza: «Ho partecipato a molte riunioni in prefettura su questi problemi. Il ministero dell'Interno aveva promesso più agenti e, comunque, l'intervento ai Murazzi ha richiesto molte energie, la Guardia di Finanza aveva l'incarico di controllare case e licenze, il Comune di potenziare illuminazione pubblica, ripulire i portici (c'è un appalto in corso). A settembre ci ritroveremo per potenziare gli sforzi nei vari settori. La richiesta di legalità è legittima, e resta uno dei nostri obiettivi primari». [1. bor.] Il vicequestore Dispenza Il sindaco Castellani

Persone citate: Carroccio, Castellani, Dispenza, Filippo Dispenza, Molino, Pietro Molino

Luoghi citati: Torino