«Quel Pallone non è d'oro» di Bruno Bernardi
«Quel Pallone non è d'oro» Il bianconero ringrazia l'avvocato Agnelli per la nomination, ma prende le distanze dal premio francese «Quel Pallone non è d'oro» Vialli: difficilmente vince il più bravo TORINO. Dopo Trapattoni anche l'Avvocato Agnelli propone Luca Vialli per il Pallone d'oro '95. Due prestigiose «nominations» per il capitano della Juventus che ringrazia ma dice di non pensare, in questo momento, al trofeo di France Football già vinto, in passato, da altri quattro bianconeri: Sivori nel '61, Rossi nell'82, Platini nell'83, '84 e '85 e Baggio nel '93. Vialli non snobba il Pallone d'oro, ma ne boccia il valore tecnico: «E' un premio discutibile. Gli attribuiscono un'importanza superiore alla realtà. E' difficile per un allenatore giudicare i giocatori, figuriamoci per una giuria di giornalisti. Sul verdetto influiscono i risultati. Non basta una stagione ad altissimi livelli, se poi non si vince niente. Ho la sensazione che si voti non il più forte ma il più popolare». Quanto a popolarità, attualmente Vialli è certamente al top, nonostante Sacchi gli abbia negato la maglia azzurra. Vecchie ruggini eliminabili, con un po' di buona volontà di entrambi. Londra '96 è un traguardo che rien- tra nei programmi di Luca anche se centrarlo dipende da Sacchi più che da lui. Vialli stramerita la Nazionale e lo sa anche il et che non è cieco e neppure autolesionista al punto da rinunciare al miglior attaccante italiano per la fase finale degli Europei, se il bomber si manterrà nella forma strepitosa della scorsa stagione. Quando Vialli arrivò alla Juventus, tre anni fa, l'Avvocato Agnelli disse che era grasso come un tacchino. Adesso, invece, lo vede più asciutto e smilzo. Il giocatore ne prende atto e sorride: «Me l'ha ripetuto spesso, anche l'altro giorno a Villar Perosa, ma non è vero che sono dimagrito, anzi sono addirittura aumen¬ tato di peso. Ho acquistato più agilità grazie ad una preparazione mirata, adatta al mio fisico». Ventrone l'ha ricostruito, dandogli quella scintilla che, forse, non aveva neppure quando vinse scudetto e titolo di cannoniere con la Sampdoria '90-91. Vialli ama dire ciò che pensa. Dopo aver contestato i criteri con cui viene assegnato il Pallone d'oro, mette il naso anche in casa Ferrari. E' appassionato di Formula 1 e grande amico di Alesi. Ha letto sui giornali che l'Avvocato Agnelli ha annunciato Schumacher alla Ferrari e non nasconde l'amarezza per la partenza, scontata, del francese. «E' un peccato - si rammarica Vialli -, proprio ora che la Ferrari torna competitiva. Non sono un esperto, ma Alesi è un grande talento naturale. Dicono, però, che Schumacher, oltre ad essere il numero uno al mondo, è un formidabile preparatore della macchina e può aiutare la crescita di tutto il "team". Io non avrei lasciato partire Alesi che rimane l'immagine della Ferrari. Tiferò per le "rosse" e per lui». Ieri Vialli ha appreso dell'incidente che il francese ha avuto nelle prove del Gp d'Ungheria: «Non credo fosse deconcentrato per le anticipazioni sul suo avvenire. Mi risulta che quella di Budapest è una pista dove è facile uscire. Auguri Jean». Bruno Bernardi Del Piero, 21 anni, la stagione scorsa ancora nella Primavera, guadagnerà I miliardo e 200 milioni netti a stagione
Luoghi citati: Budapest, Londra, Torino, Ungheria, Villar Perosa
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