Bancarelle, un giro da 66 mila miliardi di A. Vig.

Gelati, che passione Quattro chili a testa Nei mercatini oltre 650 mila addetti Bancarelle, un giro da 66 mila miliardi ROMA. Un business da 66 mila miliardi, quello realizzato nel 1993 dagli ambulanti che ogni giorno, con bancarelle, mercatini, fiere, automarket occupano una superficie più grande della Valle d'Aosta. Si tratta di un mondo popolato da 230 mila imprese, con oltre 650 mila addetti, che rappresenta una rete di esercizi capace di servire capillarmente tutta la Penisola. Con successo. Il commercio ambulante, infatti, in questi anni ha rafforzato le proprie posizioni anche di fronte al sorgere della Gdo (Grande distribuzione organizzata) e alla chiusura di molti negozi «tradizionali». Nei confronti della Gdo, caratterizzata da strutture funzionali, vasti assortimenti, facile accesso, politiche di marketing e di promozione articolate, servizi e parcheggi, gli ambulanti hanno saputo mettere in campo l'arma vincente della competitività dei prezzi, senza abbassare il livello qualitativo. Sono questi i dati pubblicati sul «Magazine del commerciante in piazza» che analizza il pianeta mercato sulle aree pubbliche e la sua importanza nei consumi delle famiglie fornendo dati dell'ufficio studi Fiva (Federazione italiana venditori aree pubbliche). Le 230 mila aziende «all'aperto» sono prevalentemente a conduzione familiare: l'89,8% non ha dipendenti, ma solo il 4% dichiara di non avere collaboratori. Nel campo dell'attività, il 41,8% opera nell'alimentare ed il 58,2 nel «non food». Che cosa e dove vendono? In testa alla classifica troviamo frutta e verdura tallonate da stoffe e vestiti. Il maggior numero di ditte è infatti nel comparto ortofrutticolo con il 18,2%, seguito da tessuti e confezioni con un 17,8% mentre salumai, macellai e pizzicagnoli rappresentano il 13%. Il «pianeta mercato» è suddiviso in mercati periodici (70%), mercati giornalieri (16%) e mercati itineranti (14%). [a. vig.]

Luoghi citati: Roma, Valle D'aosta