Calmiere su libri e quaderni

Dopo i rincari di luglio i cartolai propongono offerte speciali Dopo i rincari di luglio i cartolai propongono offerte speciali Calmiere su libri e quaderni «La griffe fa inflazione» ROMA. La guerra all'inflazione passa per le cartolerie. A un mese dall'inizio delle scuole, i rappresentanti del settore si impegnano a non sovraccaricare i listini del corredo di base: quaderni, diari, penne e matite, l'indispensabile. A luglio sono già finiti nell'elenco dei «rialzisti»: i loro prezzi si sono impennati (dati Istat alla mano), dell'8,2%, proprio mentre l'indice scendeva al 5,6%. Pur di uscire dalla lista dei cattivi, ora promettono l'autoregolamentazione, iniziative comuni come i «pacchetti» già offerti in 32 capoluoghi di provincia: una quindicina di articoli di buona qualità, a prezzi contenuti. Pezzi ovviamente made in Italy per evitare le nefaste conseguenze del cambio e non firmati, magari superati, rispetto alle mode che impongono ai ragazzi corredi scolastici da «bruciare» nel corso di un solo anno, sempre a prezzi da boutique. Comunque articoli destinati a calmierare il mercato e non portare altri incrementi all'inflazione, pur salvando la qualità. Come i cartolai, promettono di limitare gli aumenti anche gli editori che forniscono un altro genere di prima necessità come i testi scolastici. L'impegno è di mantenere sotto il livello del- l'inflazione i prezzi di vendita di testi per le medie e le superiori, un settore non regolamentato: sarà del 5% il tetto concordato nella riunione dell'Osservatorio. Nessuna variazione in vista, invece, per i libri destinati alle elementari, visto che il prezzo di copertina, in questo caso, è fissato per decreto dai ministeri dell'Industria e della Pubblica istruzione. Cartolai ed editori saranno dunque i sorvegliati speciali di settembre, insieme con un'altra importante categoria «di stagio¬ ne»: i gestori dei pubblici esercizi che durante le vacanze hanno spesso la tentazione di ritoccare i prezzi. Nel primo semestre dell'anno, bar, ristoranti e sale da ballo avevano fatto registrare all'Istat aumenti superiori all'inflazione. Ma i rappresentanti della categoria (che pesa per l'I 1% sul paniere Istat della spesa), hanno fatto riferimento ai dati Istat di luglio e hanno dimostrato che in molte località gli aumenti si sono già stabilizzati intorno al 5,5% e in altre sono stati persino ribassati, complice la contrazione della clientela. Ma l'obiettivo fissato dal governo per il'96 è di abbassare il tasso di inflazione al 3,5% e l'azione sulla categoria degli esercenti non può che essere blanda. Abolito non soltanto i controlli, ma anche i suggerimenti sui listini, sono possibili soltanto raccomandazioni. La prima, concordata con i tecnici dell'Osservatorio è di rendere almeno trasparenti i prezzi: l'esempio viene da Roma, dove è stata abolita la voce «coperto» nel conto del ristorante. [b. g.] Una cartella sempre più costosa

Persone citate: Pezzi

Luoghi citati: Roma