«Rapina? E' stata un'esecuzione» di R. M.

«Rapina? E' stata un'esecuzione» Flavio Riva ai familiari delle vittime: assalirono pei ucciderci. Oggi i funerali «Rapina? E' stata un'esecuzione» Massacro in Zaire, il racconto del superstite MILANO. «Non erano predoni. Quella è stata un'azione di guerra, compiuta da uomini in divisa che parlavano lo zairese. Sono loro che hanno sparato con i Kalashnikov, sono loro che hanno ucciso la piccola Roberta a colpi dì machete». Si dispera Lodovico Lamberti, il padre di Michelangelo, uno dei sei italiani massacrati domenica scorsa nel parco dei gorilla. Si dispera ma smorza i toni, dopo le accese polemiche con le autorità italiane che «non hanno fatto nulla». Aveva minacciato di ritirare la bara di suo figlio dalle commemorazioni solenni che avverranno oggi, alla presenza del cardinal Martini, nella basilica di Lecco. Aveva minacciato, ma adesso dice che non gli importa più nulla, se ci saranno autorità e tricolori. L'arrivo delle sei salme è previsto per questa mattina, alle 11,20 all'aeroporto di Linate. Le bare di zinco, la più grande pesa 210 chili, verranno poi trasportate alla basilica di San Nicolò per le esequie solenni. 11 ministro degli Esteri Susanna Agnelli ha incaricato un funzionario del ministero di porgere personalmente le sue condoglianze ai parenti delle vittime. Il sindaco di Lecco ha dichiarato il lutto cittadino. I negozianti hanno annunciato che abbasseranno le saracinesche. E tutti si chiedono ancora: perché? Perché quella che doveva essere una gita di un gruppo di volontari e di due bambini, nello Zaire per costruire un serbatorio dell'acqua, per portare aiuto, è finita nel sangue. Con i Kalashnikov, i machete, la Toyota dei volontari crivellata di colpi. «E' stata un'azione di guerra. E' falso sostenere che siano stati dei predoni. Loro non hanno toccato nulla, solo qualcuno sopraggiunto dopo ha depredato i cadaveri», ripete come in un'ossessione Lodovico Lamberti. Quello che sa lo ha saputo da Flavio Riva, uno dei due superstiti ancora sotto choc. Che non ha mai voluto parlare con i giornalisti, che ha detto tutto quello che sapeva a «Mondo giusto» e ai parenti dei suoi amici massacrati nella foresta. E che forse dovrà ripetere tutto a un magistrato di Lecco, a cui la Farnesina ha inviato tutta la documentazione in possesso delle autorità italiane, se riterrà necessario aprire un'inchiesta. Al di là delle polemiche l'attenzione è tutta sull'ospedale di Varese, dove è ricoverata Noella Castiglioni, l'altra sopravvissuta alla strage, anche se ferita in modo grave. Le sue condizioni sono stazionarie dicono dall'ospedale, ma per il momento non si può fare nulla per stabilizzare la spina dorsale gravemente colpita da un proiettile. [r. m.]

Persone citate: Castiglioni, Flavio Riva, Lodovico Lamberti, Susanna Agnelli

Luoghi citati: Lecco, Milano, Zaire