« Vìa anche in Italia » di Gilberto Ferrando
«Tornerò a battermi per la causa» « Vìa anche in Italia » «Tornerò a battermi per la causa» IL PROF. NEMICO DELLE CROCI QCUNEO UE STA sentenza della Corte Costituzionale tedesca mi dà la forza e il coraggio per continuare nella mia battaglia per la laicità dello Stato». Il professor Marcello Montagnana, docente di disegno e storia dell'arte in pensione, ha accolto con grande soddisfazione la decisione dei giudici federali. «Anche se da un Paese straniero, viene confermata la serietà delle mie argomentazioni e mi si compensa delle amarezze subite e delle accuse ingiuste». La famiglia Montagnana è impegnata da anni nella «guerra» contro i crocifissi negli uffici pubblici. Aveva iniziato la moglie, Maria Vittoria Migliano, nel 1988. La donna, allora insegnante nell'istituto tecnico industriale di Cuneo, aveva chiesto la rimozione dei crocifissi dalle aule scolastiche. La protesta era giunta al tavolo del ministro della Pubblica istruzione, ma il risultato era stato negativo. In base a un parere del Consiglio di Sta- to, il ministero aveva risposto che «siccome la maggioranza degli italiani è di religione cattolica, è legittima l'esposizione del crocifisso nelle aule». L'anno scorso è sceso in campo il marito. Chiamato a fare lo scrutatore durante le elezioni politiche del 27 e 28 marzo, l'ex professore di disegno ha risposto «no». Per quale ragione? «Perché manca una disposizione del ministero dell'Inter¬ no che obblighi alla rimozione di qualsiasi simbolo dai seggi elettorali, in modo uniforme in tutto il Paese». Dopo il «gran rifiuto» arrivano i fulmini della magistratura. Marcello Montagnana riceve un avviso di garanzia dalla procura presso la pretura di Cuneo: l'ex insegnantescrutatore non aveva adempiuto a un obbligo di legge. Il giudice l'ha già convocata? «Sono ancora in attesa di una chiamata, la vicenda si è un po' congelata. Ma una cosa è certa: se nell'ufficio del magistrato inquirente c'è un crocifisso, una domanda la rivolgerò io al giudice: si sente rappresentante della Repubblica italiana o di uno Stato straniero? E alle sue domande non risponderò, sono disposto a tutto pur di difendere un principio sacrosanto, quello della laicità dello Stato». Ma perché ce l'ha così tanto con la religione cattolica? Montagnana s'infervora: «Non sono intollerante nei confronti della religione e della Chiesa. Ho molti amici cattolici e di altre confessioni, che stimo e apprezzo. Quello che non riesco a sopportare è l'ingerenza di un'altra istituzione nello Stato. Pensi che la Corte Costituzionale italiana ha il crocifisso nell'aula delle udienze, dove pronuncia le sue sentenze, è inaccettabile». Gilberto Ferrando «Io e la mia famiglia contro l'ingerenza nello Stato di un'altra istituzione» I ^gjjjjjjp Vittoria Migliano si è battuta per togliere i crocifìssi dalle aule in Italia
Persone citate: Marcello Montagnana, Maria Vittoria Migliano, Montagnana
Luoghi citati: Cuneo, Italia, Montagnana
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