PALESTINA LA PACE E' LENTA di Igor Man

PALESTINA LA PACE E' LENTA L ACCORDO PERES-ARAFAT PALESTINA LA PACE E' LENTA L A pace bambina cresce. Faticosamente ma cresce. L'accordo siglato ieri da Arafat e da Peres è davvero una pietra miliare. Piantata sul chilometrico sentiero accidentato in fondo al quale i bravi soldati della pace troveranno, infine, ad attenderli una nuova epifania. L'esercito israeliano sgombererà la Cisgiordania. Il ritiro avverrà in tre fasi subito dopo le elezioni nei territori occupati. Allorché tutta la terra sarà tornata ai palestinesi, l'Olp cancellerà dalla sua Carta nazionale il tragico articolo 19. Prevede, anzi prevedeva (Arafat lo ha dichiarato «caduco» più di cinque anni fa) la cancellazione di Israele. E' una pace lenta questa che Israele e l'Olp stanno costruendo, giorno dopo giorno, ostinatamente. Sapevamo che il negoziato sarebbe stato senza misericordia, ce lo hanno detto subito, del resto, i protagonisti di questa grande avventura della Storia. «Soffriremo prima di tornare tutti a casa nostra», mi disse Arafat. E aggiunse: «C'è troppa euforia in giro, mi tocca sorridere ma turba la mia gioia la consapevolezza che ci attendono giorni tremendi. Tuttavia, con l'aiuto di Dio, ce la faremo». E Rabin ammonì i suoi dicendo loro che «il prezzo della pace sarà alto ma arrendersi alle difficoltà significherebbe condannare i nostri figli a un futuro disperato». E Peres, falco dalle ali di colomba, ricordò quanto, nei giorni angosciosi della prima guerra arabo-israeliana, soleva ripetere quel mezzo Cavour e mezzo Garibaldi che fu Ben Gurion. E cioè: «Per essere israeliani bisogna credere nel miracolo». Come da copione sia in Israele che nella diaspora palestinese si levano sarcastiche lamentazioni, anche rabbiose. La minoranza dei coloni, riottosa e rumorosa, insomma gli squadristi della destra gridano nuovamente al tradimento, accusano Rabin e Peres di «svendere la terra dei padri a una banda di assassini». I criticoni del movimento palestinese: gli intellettuali gravitanti nel cortile dell'intransigenza damascena; gli Igor Man CONTINUA A PAGINA 2 PRIMA COLONNA

Persone citate: Arafat, Ben Gurion, Peres, Rabin

Luoghi citati: Cisgiordania, Israele