La Stampa - Consultazione Archivio

LE ALF1 DI In lizza anche la Generale des Eaux Nuovi soci in visto per Posse Ibm-Stet La tedesca Veba conferma i colloqui Per Cable & Wireless nessuna intesa ROMA. Un colosso tedesco dell'energia e della chimica e un grande gruppo francese con interessi che spaziano dalle reti idriche alle pompe funebri. Sono questi - ed è un segno dei tempi - due dei possibili partner dell'alleanza globale per le telecomunicazioni tra Ibm e Stet annunciata la scorsa settimana. I nomi? Il gruppo tedesco Veba e la transalpina Generale des Eaux. E assieme a loro, ha anticipato ieri un quotidiano economico, ci sarebbe anche l'operatore britannico di telecomunicazioni Cable & Wireless. Dal quartier generale della Veba arriva una mezza conferma. Un portavoce della società ha affermato che «insieme alla Cable e Wireless abbiamo interesse per il mercato italiano delle telecomunicazioni. Con la Stet ci sono colloqui tuttora in corso». Le attività europee, ha precisato, si muovono sotto il tetto della Cable e Wireless Europe, una società controllata al 50% dall'azienda inglese e al 50% dalla Vebacom, una joint venture tra le due imprese, che a sua volta fa capo per il 55% alla Veba e per il 45% alla C&W. I colloqui mirano a «trovare un partner con cui lavora- Ernesto Pascale Stet) re in Italia». Per il momento non è stata definita nessuna base concreta per una trattativa. I colloqui comunque proseguono. Dalla C&W, confermando che non è ancora in corso nessuna trattativa, arriva un segnale di maggior prudenza. «Un'alleanza con la Stet, o la Telecom, non rientra nella nostra strategia. La strategia di Cable and Wireless in Italia è quella di espandere le operazioni nel settore delle telecomunicazioni in modo competitivo», ha detto l'amministratore delegato di C&W Italia, Stefano Borghi. La C&W intende crescere in Italia, ha aggiunto Borghi, attraverso un'alleanza con un altro partner, diverso da Stet: «A maggio ci siamo candidati come terzo gestore di radiomobile della nuova generazione (Pcn) in Italia, e ci auguriamo che questa gara pubblica sia lanciata il più presto possibile». La cautela predomina anche in ambienti Stet: «La società sta operando una serie di contatti e consultazioni con i principali operatori internazionali, nell'ambito della normale attività di rapporti con le altre società. Allo stato non c'è nulla di definito». Ernesto Pascale (Stet)