ANTITRUST Sotto accusa la Siae

Sotto accusa la Siae ANTITRUST Sotto accusa la Siae ROMA. La Siae chiede troppi soldi a locali da ballo e discoteche per l'esecuzione di brani musicali, ma ne dà troppo pochi agli autori di cui tutela i diritti. Lo afferma una delibera dell'Antitrust, secondo cui la Società italiana autori ed editori ha abusato della sua posizione dominante sul mercato dell'intermediazione dei diritti musicali d'autore. L'Autorità garante della concorrenza sostiene che «la Siae non ha garantito agli autori, ai compositori ed agli editori musicali un'equa ripartizione dei proventi per diritto d'autore derivanti dalle esecuzioni nelle discoteche, in tal modo rendendo ingiustificatamente gravose le tariffe imposte ai gestori delle discoteche stesse». «In particolare, l'85% dei diritti incassati (al netto della provvigione Siae) viene attribuito con criteri indiretti, sulla base di altre forme di utilizzazione della musica (ballo con musica dal vivo, pianobar, dischi). In tal modo - rileva l'Antitrust - non sussiste corrispondenza tra le esecuzioni nelle discoteche e la remunerazione degli autori».

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