«Uk101, necessario provarlo»
Il ministro ribatte alle critiche americane sulla sperimenta2ione della proteina anticancro Il ministro ribatte alle critiche americane sulla sperimenta2ione della proteina anticancro «UklOl, necessario provarlo» Guzzanti: ma non illudiamo i malati ROMA. Nessuna illusione ma neppure una bocciatura a priori. Sulì'Uk 101, la proteina che per i malati di cancro è diventata sinonimo di speranza, sarà la sperimentazione a parlare. E per avere certezze ci vorranno anni. Cauto e risoluto il ministro della Sanità Elio Guzzanti risponde così alle nuove polemiche che si sono scatenate sulla proteina scoperta dall'immunologo milanese Alberto Bartorelli, fiduciosamente battezzata «anticancro». Polemiche che arrivano dagli Stati Uniti e che contestano la prassi adottata dal ministero per dare il via alla sperimentazione. «Negli Stati Uniti - ha detto un'equipe di ricercatori del National Cancer Institute di Bethesda, vicino Washington - nessuno si sarebbe sognato di riunire una commissione nazionale in piena estate per discutere dell'uso di un magico farmaco anticancro senza avere come base dati pubblicati almeno su una rivista internazionale da parte di scienziati con una lunga storia di sperimentazione alle spalle». Accuse cui Guzzanti risponde a muso duro, rivendicando cautela, rigore e correttezza. «L'avvio della sperimentazione - dice - non equivale certo a riconoscere efficacia al prodotto. Ma ogni strada che si apre è degna di considerazione». E ricorda cu aver dato l'ok solo dopo aver consultato la commisssione unica del farmaco (Cuf) e la commissione oncologica nazionale. «Tutto, insomma - taglia corto - ha seguito le vie istituzionali previste dalla legge. Nessuna volontà di alimentare speranze e illusioni. Se clamore c'è stato, non lo ha voluto il ministero, che ha avviato altre 36 sperimentazioni nel più assoluto silenzio». E i dati raccolti dalla Cuf e dalla Commissione oncologica nazionale parlano chiaro: l'Uk 101 è accettabilmente tollerato dai pazienti e, in alcuni casi, ha effetti positivi sulle condizioni generali: dolore, astenia, inappetenza, nausea. Sull'efficacia del prodotto, se cioè faccia regredire la malattia, potrà parlare solo la sperimentazione. «I dati prodotti, nella loro eterogeneità - dice il ministro - non possono consentire una valutazione clinica di efficacia». Al momento, dunque, l'Uk 101 fa parte della vasta categoria della medicina palliativa e non ufficiale. In questa ottica ne è autorizzato l'uso «compassionevole» sotto la diretta responsabilità del medico curante che deve farne richiesta alla ditta produttrice. Una prassi prevista dal decreto legislativo 178 del 9 maggio 1991 che disciplina appunto il ricorso a cure non ufficiali in mancanza di alternative terapeutiche valide. Una norma che il ministro vuole modificare in senso più restrittivo e rigoroso. «Al più presto ha detto Guzzanti - intendo convocare gli esperti per confrontare il decreto con la legislazione europea». Il rischio - ammesso dal ministre - è quello che si crei un mercato parallelo del prodotto, alimentato dalla disperazione dei malati e delle loro famiglie. Alle cui illusioni Guzzanti non può che ribadire che non esiste un farmaco miracoloso. Parole di cautela anche per i medici: «Mai abbandonare - ha detto - le cure tradizionali, la chirurgia, la chemio e la radioterapia, quando sono necessarie e giovevoli». La sperimentazione sarà avviata con ogni probabilità a ottobre, dopo che la ditta produttrice dell'Uk 101 avrà presentato al ministero i documenti che mancano: in una prima fase (chiamata comma L) l'Istituto superiore di Sanità verificherà la qualità e la sicurezza del preparato, poi comincerà la sperimentazione sull'uomo, che, in tre successivi round, coinvolgerà via via un numero crescente di pazienti. Solo allora si potrà capire se l'Uk 101 cura il cancro oppure no. [r. r.] «Non siamo stati noi a sollevare clamore In silenzio proviamo altri 35 farmaci» il ministro della Sanità Elio Guzzanti è sceso in campo per difendere la sperimentazione sull'UklOI
Persone citate: Alberto Bartorelli, Elio Guzzanti, Guzzanti
Luoghi citati: Roma, Stati Uniti, Washington
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