Clinton alla guerra del tabacco

3 5 Le industrie si rivolgono ai tribunali e il Presidente rischia i voti del Sud Clinton alla guerra del tabacco «Fumo vietato ai minori» WASHINGTON DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Da ieri ogni minorenne che fumerà una sigaretta negli Stati Uniti sarà fuori dalla legge. Bill Clinton ha lanciato una campagna in grande stile contro il fumo, dando istruzioni precise alla Food and Drug Administration perché imponga delle restrizioni nel consumo del tabacco da parte dei minori. Per fare questo il Presidente ha approvato la richiesta della Fda di classificare la nicotina come una droga che produce dipendenza. Questo ha immediatamente spinto la Philip Morris a iniziare un'azione legale contro il governo Usa. Le altre grosse compagnie produttrici di sigarette seguiranno nei prossimi giorni. «Dobbiamo liberare i nostri teen-ager dalla dipendenza», ha dichiarato ieri Clinton nell'ultima conferenza-stampa prima delle vacanze estive. Il Presidente ha sostenuto che ogni giorno 3 mila giovanissimi in media iniziano a fumare e che un terzo di loro morirà prematuramente per gli effetti del fumo. Di qui la «necessità» di fare subito qualcosa. In ogni Stato americano esistono già leggi locali che impediscono ai tabaccai di vendere sigarette ai minorenni. Ma l'ordine esecutivo emanato ieri dalla Casa Bianca sposta questa proibizione per la prima volta a livello federale e aggiunge altre misure per cercare di tenere i giovanissimi lontani dal fumo. Saranno aboliti ovunque i distributori automatici e anche i banchi di sigarette self-service nei supermercati o in altri negozi. Le sigarette andranno sempre chieste al commesso, che, al caso, dovrà verificare l'identità dell'acquirente chiedendogli un documento. La pubblicità delle sigarette sarà proibita nel raggio di 300 metri da ogni scuola o da ogni campo giochi. La pubblicità delle sigarette sulle riviste con una quantità di lettori minorenni superiori al 15% dovrà essere in bianco e nero. Sarà proibita la sponsorizzazione di eventi sportivi da parte di compagnie produttrici di tabacco, se queste intendono usare il nome di un loro prodotto invece che il nome societario. Le stesse compagnie verranno richieste di finanziare una campagna nazionale da 150 milioni di dollari (225 miliardi) di rieducazione dei minorenni. Sono proibiti i minipacchetti omaggio. E' bandita la vendita di berretti o T-shirt che raffigurino il simbolo di uife marca di sigarette. Le compagnie produttrici di sigarette sostengono di essere favorevoli a limitare il fumo tra i giovanissimi, ma giudicano un sopruso la pretesa federale di regolare i loro affari e un'assurdità la definizione di nicotina come droga. Riguardo a questo secondo punto in particolare, le compagnie temono che, una volta definita la nicotina una droga, saranno necessariamente introdotte altre restrizioni al consumo di tabacco da parte degli adulti, sul quale Clinton ha assicurato di non voler intervenire. Sul piano pratico, è probabile che l'ordine esecutivo presidenziale produca un'elevata litigiosità nei tribunali, che inevitabilmente ritarderà l'impatto delle misure annunciate. Ma Clinton sentiva il bisogno di lanciare un segnale forte, impegnandosi in una campagna dai contorni netti che ridia spessore alla sua indebolita immagine di leader. Per la stessa ragione, Clinton ha deciso di andare avanti con la sua decisione di fare l'annuncio, nonostante gli effetti elettorali devastanti che questo probabilmente avrà negli Stati del Sud. L'industria del tabacco è una delle più forti del Paese, impiega 70 mila persone ed è sostanzialmente concentrata negli Stati del Sud-Est. Sono Stati dove le fortune di Clinton appaiono già disastrose e il Presidente si è convinto che, mentre nel Sud ha ormai poco da perdere, un'azione nobile e vigorosa potrebbe portargli appoggi sul piano nazionale. Ma il problema è che anche i parlamentari democratici del Sud sono contro la decisione di Clinton e questo potrebbe creare al Presidente problemi in Congresso su altri terreni. Paolo Passarmi CINQUE IDEE jS CONTRO IL FUMO ' • » . fjjl DEI MINORI 1 3 5 VIETARE I DISTRIBUTORI AUTOMATICI DI SIGARETTE DAI LUOGHI FREQUENTATI DAI GIÓVANI PROIBIRE LE VENDITE DI "STECCHE" PER POSTA VIETARE LA PUBBLICITÀ' DI SIGARETTE NELLE MANIFESTAZIONI SPORTIVE PRESSO LE SCUOLE E SULLE RIVISTE PER GIOVANI CHI VUOLE ACQUISTARE SIGARETTE DOVRÀ' DIMOSTRARE, DOCUMENTO ALLA MANO, DI AVERE PIÙ' DI 18 ANNI L'INDUSTRIA DEL TABACCO DOVRÀ' FINANZIARE UNA CAMPAGNA DA 100 MILIONI DI DOLLARI PER CONVINCERE I GIOVANI A NON FUMARE «Ogni giorno tremila teenagers scoprono le sigarette, un terzo morirà» Le compagnie dovranno pagare 225 miliardi per la rieducazione Clinton ha lanciato un grande piano per difendere i minorenni dai rischi del fumo

Persone citate: Bill Clinton, Clinton, Philip Morris

Luoghi citati: Posta, Stati Uniti, Washington