Crocifissi vietati a scuola, la Baviera si ribella

Crocifissi vietati a scuola, la Baviera si ribella MONACO Lunga battaglia legale di alcuni genitori. Gli insegnanti cattolici: ci rifiuteremo, dovrà intervenire la polizia Crocifissi vietati a scuola, la Baviera si ribella Sentenza choc della Corte Costituzionale: è contrario alla libertà religiosa BONN NOSTRO SERVIZIO La Baviera è sotto choc. Da oggi i crocifissi nelle aule scolastiche sono diventati anti-costituzionali. «La legge bavarese che prevede l'obbligo della croce nelle scuole pubbliche dice la sentenza della Corte costituzionale tedesca che ha colpito cattolici e conservatori come un fulmine a ciel sereno - non è compatibile con il quarto articolo della costituzione tedesca: quello che garantisce la libertà di religione». Così hanno deciso i giudici di Karlsruhe con una sentenza peraltro divisa, 5 pareri a favore e 3 contro. Via Gesù dalla scuola: un'idea che nella cattolicissima Baviera, dove ri si saluta con «Gruess Gott» (saluto Dio) invece che con un semplice buongiorno, è inconcepibile. «I crocifissi nelle scuole non si toccano», ha tuonato il ministro delle Finanze tedesco Theo Waigel, bavarese di ferro, «piuttosto cercheremo di cambiare la Costituzione». Per strada la gente non capisce. «La Baviera è religiosa, il crocifisso ci vuole», dice una ragazza. «Libertà di religione significa anche poter tenere il crocifisso a scuola», aggiunge una casalinga. Mentre i più vecchi si ricordano dei tempi in cui Hitler cercò di abolire il crocifisso dalla cattolica Baviera. Non ci riuscì. La questione è arrivata alla più alta istanza tedesca dopo un lunghissimo iter giuridico. All'inizio di tutto i genitori di tre bambini in età scolastica, che ancora nei primi Anni Ottanta avevano fatto ricorso contro i crocifissi nelle aule della scuola. Noi, dicevano, vogliamo educare i figli secondo la concezione teologicafilosofica degli antroposofi di Rudolf Steiner, la croce invece è «un simbolo del Cristianesimo che influenza i nostri figli». Per due volte il ricorso è stato respinto dai tribunali bavaresi. Hanno difeso l'istituzione del crocifisso nell'aula scolastica dicendo che non si tratta del «segno di appartenenza ad una confessione religiosa, ma di un simbolo importante della tradizione cristiana occidentale». I giudici costituzionali non sono d'accordo. Nella Costituzione tedesca è scritto che ognuno ha il diritto di vivere secondo le proprie convinzioni religiose e quindi il diritto di decidere liberamente se partecipare o non partecipare ad espressioni di culto. Il crocifisso, Gesù sulla croce, o anche solo la croce da sola, è un simbolo religioso e una legge scolastica come quella bavarese che prescrive una croce in ogni aula non è compatibile con la neutralità dello Stato in materia religiosa. Cosa succederà adesso dei 35.000 crocifissi che ornano le scuole bavaresi? Innanzitutto verranno staccati, poi probabilmente si potrà valutare nei singoli casi se i genitori e gli insegnanti sono d'accordo a riappenderli. Così funziona infatti nella maggior parte dei Laender tedeschi. Il crocifisso è appeso nelle aule non per legge, ma semplicemente perché è una consuetudine contro la quale in genere non si protesta. In caso contrario, spetta alla scuola decidere cosa fare. Ci sono anche Laender totalmente laici, come la città Stato di Amburgo, o alcune regioni dell'Est, che dopo 40 anni di comuni¬ smo hanno perduto in grandissima misura il loro legame con la Chiesa. In questi Laender la filosofia che prevale è una rigida separazione tra lo Stato e la Chiesa. Da una parte le scuole confessionali, che possono impartire lezioni di religione, dall'altra le scuole pubbliche che devono essere laiche. Diverso è il caso della Baviera, dove l'80 per cento degli abitanti sono cattolici. «Questa si che è intolleranza» ha detto il presidente del governo regionale bavarese Edmund Stoiber, anche se il sindacato tedesco degli insegnanti (Gew) ricorda che in alcune scuole di Monaco il 70 per cento degli alunni sono musulmani: «La sentenza di Karlsruhe è al passo con i tempi, i legami religiosi non sono più cosi forti». D'altro canto l'associazione bavarese degli insegnanti annuncia il boicottaggio: «Molti si rifiuteranno di togliere i crocifissi e vogliamo vedere se interverranno le forze dell'ordine». Francesca Predazzi Il ministro Waigel, bavarese di ferro

Persone citate: Edmund Stoiber, Francesca Predazzi, Gesù, Gott, Hitler, Rudolf Steiner, Theo Waigel, Waigel

Luoghi citati: Amburgo, Baviera, Monaco