LA TENERA ITALIA CHE FU

bolero. LA TENERA ITALIA CHE FU VECCHI FILM IN TV VI piace avere per amica una «Lambretta» o una «V espa»? Nella rassegna «1 migliori film della nostra vita» (Raiuno), le due tipe segnano il tic-tac del tempo che fu e si prodigano a riportarci stagioni povere di pensiero ma ricche di sogni, con il «boom», felice di essere sparato a salve. In Bellissima di Visconti, una «Lambretta» rumoreggia in odor di tangente (anche il 1951, nel suo piccolo...), il ragazzo Walter Chiari - quasi trenta, ma non li dimostra - ha chiesto alla Magnani cinquantamila per farsi il motorino, in cambio di un pasticcetto cinematografico. Ah, la Magnani, in sottoveste scintillante, che si muove tra un marito in canottiera, una portinaia che non sarebbe piaciuta a Simenon, un mucchio di vicine impiccione, come ce n'erano una volta. Anna è una popolana con la faccia esposta all'ombra d'agosto e le occhiaie segnate col nero di seppia, senza vergogna. Mamma Roma, come mai nessun'altra: in una Roma che non ha fatto in tempo a sporcarsi, che è fiera del verde smagliante dei suoi parchi; ci passa anche Walter con la sua Lambretta «testa rossa», che per lui vale più di una Ferrari. Per correre a motorino sfrenato ci sono gli argini di un Tevere ancora biondastro, con le trattorie dalle pergole sudate, dove uno con lo scooter poteva offrire anche del Frascati in bottiglia a donne con le ascelle ilari e pelose. Allora Walter, di cui ero molto amico, parlava solo di Liliom, la commedia di Ferenc Molnàr. «L'anno prossimo, 1952, sarebbe quello giusto per farne un film. Luchino me l'ha promesso; c'è chi afferma che ho anche il ciuffo adatto: in Bellissima è malandrino, ma con un colpo di vento può trasformarsi in cespuglio d'amore! Sarei un Liliom perfetto. Conosco le servette che la domenica vanno alle Sandro Bolchi CONTINUA A RAG. 6 SETTIMA COLONNA

Persone citate: Ferenc Molnàr, Magnani, Sandro Bolchi, Simenon, Visconti, Walter Chiari

Luoghi citati: Frascati, Italia, Roma