Una baby rapinatrice con la gonna

«Arrestate il sen. Mensorìo» Scoperta grazie a un filmato, è scoppiata in lacrime: «Sì, sono stata io» Una baby rapinatrice con la gonna Carlotta, 17 anni, presa dopo l'assalto in banca LA BONNIE DI ACIREALE UCATANIA NA coppia si affaccia alla porta blindata della banca: sembrano fratello e sorella, lui avrà una trentina d'anni, lei forse sedici. Non destano sospetti, gli impiegati possono sbloccare il congegno e lasciarli entrare. Sono le 11,15 di martedì, nella piazza centrale di Aci S. Filippo, popolosa frazione di Acicatena. La porta si apre e d'improvviso la tranquilla coppia si trasforma. Mentre lei lascia >■ strare un terzo complice, lui estrae un taglierino e minaccia gli impiegati della banca. Bastano pochi minuti per arraffare dieci milioni e scappar via indisturbati. Agli impiegati non resta che chiamare polizia e carabinieri e consegnare loro la registrazione video della rapina. E' a quel punto che il sospetto diventa certezza: la rapinatrice in erba è quella ragazzina che da tempo la polizia di Acireale tiene sotto controllo per via delle sue sospette frequentazioni, delle sue spacconate da maschiaccio co¬ me quando - lei, cintura nera di karaté - se ne andava in giro per il paese guidando il motorino, nonostante una gamba ingessata. Investigatori in borghese si appostano sotto casa. Alle 14,30 da un'auto scende proprio lei, Carlot ta, la Bonnie di Acireale. Ha un bel fisico, alta e sottile, i capelli castani corti, un tipino carino e dolce. I poliziotti lasciano che salga in casa. Poi bussano, apre la madre, una donna ancora giovane con un matrimonio sbagliato alle spalle e una relazione con un commerciante. Non si scompone: «Cerchiamo sua figlia», le dicono. La ragazza, nel frattempo, sta già tentando la fuga; la fermano sul balcone. Ha solo il tempo di buttare giù un pacchetto. Lo recupera un agente, dentro ci sono 248 mila lire, la parte del bottino che le è toccata. Carlotta, 17 anni appena compiuti, finisce al commissariato con l'accusa di rapina aggravata in concorso. Poco dopo, i poliziotti ammanettano Gaetano Rapisarda, 30 anni, l'uomo che l'ha accompagnata sotto casa, con precedenti per armi, furto, ricettazione, truffa. Lei, invece, non ha nulla sulle spalle. E' sulle braccia, invece, che i poliziotti scoprono qualcosa, ferite, piccoli tagli, tanti, sparsi un po' dovunque: isuoi «patti di sangue» con gli altri del gruppo conosciuti in piazza Dante, una specie di grande incrocio della periferia di Acireale dove le bande la fanno da padroni e dove, purtroppo per Carlotta, si affaccia anche la sua scuola, il liceo artistico dove quest'annu è stata bocciata. Al commissariato le hanno fatto vedere lo foto dei complici: «Chi sono questi ladri di polli?», è stata la sua replica. Poi ie hanno mostrato la sua foto mentre stava in quella banca e allora ha ammesso: «Si, quella sono io, questi soldi fanno parte della rapina». Poi, però, è accaduto qualcosa. D'un tratto Carlotta è ritornata ad essere una ragazzina di 17 anni, con tutte le sue paure. E' scoppiata in un pianto dirotto: «Quando siamo entrati in quella banca, ero io la più spaventata di tutti, più degli impiegati». Ai poliziotti ha strappato un numero di telefono per le emergenze e una promessa: quando uscirà di cella, le troveranno un lavoro e forse anche quell'affetto che le è sempre mancato. [f. a.] La Bonnie cinematografica

Persone citate: Gaetano Rapisarda

Luoghi citati: Acireale