De Lorenzo: in Italia muoio

Pe Lorenzo; in Italia muoio Pe Lorenzo; in Italia muoio E Marinino rischia il suicidio in cella GIUSTIZIA E SALUTE SROMA TORIE parallele di ex ministri. Calogero Mannino sta male e chiede di uscire dal carcere. Francesco De Lorenzo, che dal carcere è già uscito, chiede di poter andare all'estero per farsi curare. Mannino, accusato di associazione mafiosa, è in carcere dal 13 febbraio. I suoi legali hanno presentato la settimana scorsa un'istanza di scarcerazione accompagnata da una perizia medica di parte svolta dal prof. Giuseppe Dell'Osso, medico legale dell'Università di Catania, e dallo psichiatra della «Sapienza» di Roma Stefano Ferracuti. Secondo i due medici Calogero Mannino è affetto da «patologie composite» sul piano fisico e su quello psicologico. L'ex ministro ha perso quasi trenta chili di peso e presenta un preoccupante deperimento organico che potrebbe favorire l'insorgere di vecchi mali per i quali è stato sottoposto ad intervento chirurgico (tumore alla vescica e angioma cranico). Sul piano psichico i medici temono fortemente il grave stato depressivo e di panico del paziente, «che potrebbe degenerare» in paranoia legata allo stato di detenzione. In parole più semplici si terne che Mannino possa uccidersi in carcere. Attualmente si trova nel carcere di Rebibbia, dopo essere stato a Termini Imerese. Proprio le precarie condizioni di salute di Mannino hanno reso necessario il trasferimento a Roma, dove può fruire di strutture sanitarie più adeguate al suo stato fisico. I pubblici ministeri Teresa Principato e Vittorio Teresi non hanno sollevato nessuna opposizione pregiudiziale, ma hanno inoltrato al Gip di Palermo, Alfredo Montalto, una richiesta secondo la quale le condizioni di salute dell'ex ministro dovranno essere stabilite da un collegio di periti. Anche l'ex ministro De Lorenzo ha problemi di salute (è affetto da un tumore al colon) per i quali vorrebbe andare all'estero, ma il gip di Napoli, Maria Aschettino, gli ha negato la restituzione del passaporto. A metà luglio De Lorenzo aveva subito un intervento chirurgico nel Policlinico Gemelli di Roma. E pochi giorni fa il suo legale ha chiesto che l'ex ministro potesse essere ricoverato in un ospedale londinese (lo stesso in cui lavora Ferruccio De Lorenzo, figlio dell'ex leader del pli) per la chemioterapia. «In Italia - affermano i famigliari di De Lorenzo - non sarebbe in grado di sopportare la cura perché gli manca la serenità necessaria a causa dei continui, asfissianti assalti da parte di giornalisti e fotografi a caccia di notizie». E il medico curante, Angelo Fiori, de) «Gemelli», conferma: la chemioterapia deve essere eseguita in un un ambiente protetto da qualsiasi stimolo negativo esterno che provochi ulteriori stress al paziente. Il gip, però, non è d'accordo: «De Lorenzo - afferma può rimanere in Italia adottando ogni cautela possibile per sottoporsi alla terapia in tutta segretezza e, quindi, con la tranquillità di cui ha bisogno». «Non capisco il perché di tanto accanimento contro il mio assistito - commenta l'avvocato dell'ex ministro -. E' una decisione assurda e ingiusta: il giudice ritiene che De Lorenzo possa ancora inquinare le prove a suo carico e commettere reati all'estero». Nella sua ordinanza di divieto di espatrio il giudice per le indagini preliminari, infatti, afferma: «La sussistenza e la concretezza del pericolo di inquinamento delle prove non appaiono venute del tutto meno alla luce della capacità dimostrata dal De Lorenzo di influire negativamente sulle fonti di prova e degli interessi notoriamente coltivati all'estero dall'imputato». In favore di Mannino e di De Lorenzo si è schierato il Movimento diritti civili. «Due fatti inauditi - dice un comunicato - indegni di un Paese civile». Il Movimento denuncia le vicende al ministro di Grazia e Giustizia e al Consiglio superiore della Magistratura. Anche Gianfranco Miccichè, coordinatore di Forza Italia in Sicilia, protesta per i «due casi;.- e «nel contempo esprime il suo disagio», dovuto a quella «condizione in cui si trova chi come me avverte l'obbligo morale di protestare per una situazione ingiusta. Ma, per il fatto di essere siciliano, teme le avverse strumentalizzazioni». [r. i.l I due ex ministri sono stati operati di cancro Polemiche del Movimento dei diritti civili contro i giudici L'ex esponente pli «Sono perseguitato dai giornalisti e non posso curarmi mandatemi a Londra» A sinistra: Francesco De Lorenzo A destra: Calogero Mannino

Luoghi citati: Italia, Londra, Napoli, Roma, Sicilia, Termini Imerese