Pubbligest presenta il conto alla Juve di Luciano Borghesan

Il gestore dello stadio chiede i danni per le gare di Coppa a San Siro Il gestore dello stadio chiede i danni per le gare di Coppa a San Siro Pubbligest presenta il conto alla Juve Due miliardi e mezzo per mancati incassi e pubblicità «No comment» del club, deciderà un collegio arbitrale La Pubbligest ha chiesto due miliardi e mezzo alla Juventus. Secondo la subconcessionaria dello Stadio delle Alpi a tanto ammonta il «tradimento» della Juventus consumato il 4 aprile e il 17 maggio con le partite giocate a San Siro in occasione della semifinale (contro il Borussia Dortmund) e della finalissima di Coppa Uefa (con il Panna). Dimenticata l'amarezza subita nella competizione europea con la vittoria nel campionato e la conseguente conquista di un posto nella vetrina internazionale della Coppa dei Campioni, la società bianconera si ritrova coinvolta in un'altra querelle della già lunga e complessa vicenda «stadio di Torino». La scelta della Juve di trasferirsi provvisoriamente a Milano fu dovuta agli alti costi di affitto dell'impianto della Continassa. La Pubbligest ha sempre sostenuto che l'accordo, «rinnovato per un anno davanti al sindaco Castellani», prevedeva che il club di piazza Crimea disputasse per la stagione '94-'95 «tutte le partite ufficiali al Delle Alpi». Il vicepresidente bianconero, Roberto Bettega, sostenne, invece, che, in vista della partita con l'Eintracht (quando si ipotizzò di andare a giocare a Bologna), le parti (Juventus., il concessionario Acqua Marcia e il gestore Pubbligest) accettarono la mediazione del sindaco di dividere i diritti pubblicitari al 50 per cen¬ to per le partite di coppa. «Ma per l'incontro con il Borussia ricordò Bettega - ci fu il voltafaccia: il concessionario Acqua Marcia ci spiegò che non poteva rispettare l'accordo e che dal 50 per cento si tornava al 25 di prima. Una presa in giro in piena regola». Si pensava fosse un capitolo chiuso. Invece, la Pubbligest non ha mollato la presa e, in silenzio, ha proseguito le pratiche per la richiesta economica. Prima i conti presentati alla società di calcio: 2 miliardi di pubblicità non incassati (800 milioni per la semifinale, milleduecento milioni per la finale) e 500 milioni per le percentuali sui biglietti (gli introiti hanno superato gli 8 miliardi, nei due match). Poi i legali della subconcessionaria, non ricevendo risposte dalla Juventus, hanno chiesto di accedere al collegio arbitrale (tre membri, di cui due designati dalle parti) previsto dall'accordo. Perdurando il silenzio dei dirigenti di piazza Crimea, i legali della Pubbligest si sono rivolti al tribunale per la nomina di un «arbitro d'ufficio». E la terna dei giudici è stata composta: presidente professor Aldo Frignani, arbitri il professor Francesco Dassano (nominato d'ufficio in rappresentanza della Juventus) e l'avvocato Federico Giaimo (indicato dalla Pubbligest). La prima udienza è stata fissata per il 25 settembre. Luciano Borghesan |IÉl|§Éf San Siro, la finale di Coppa Uefa giocata con il Parma il 17 maggio II vicepresidente della società |IÉl|§Éf bianconera, Roberto Bettega

Persone citate: Aldo Frignani, Bettega, Castellani, Federico Giaimo, Francesco Dassano, Roberto Bettega

Luoghi citati: Bologna, Dortmund, Milano, Torino