Un magistrato al vertice delle Fs

Un magistrato al vertice delle Fs Giorgio Crisci, ex presidente del Consiglio di Stato, al posto di De Cesaris Un magistrato al vertice delle Fs Nel primo semestre boom di passeggeri e merci ROMA. Un magistrato succede al manager nel vertice delle Ferrovie. Ieri il consiglio di amministrazione ha insediato Giorgio Crisci, presidente emerito del Consiglio di Stato, al posto di Benedetto De Cesaris, dimissionario e passato a guidare l'Agens, l'agenzia creata da Felice Mortillaro per far fronte alle ricorrenti turbolenze sindacali. La nomina è arrivata insieme con i dati semestrali della Spa, che colleziona altri risultati positivi nei volumi di traffico: tra gennaio e giugno, i passeggeri trasportati sono aumentati del 4% e il volume delle merci si è impennato del 13%. Logica conseguenza, un fatturato in crescita del 10% e una previsione ottimistica sul prossimo margine operativo lordo: «depurato» dagli effetti delle manovre fiscali, si aggirerà intorno ai 182 miliardi. Le Fs, tuttavia, stentano a completare la struttura finanziaria. Lorenzo Necci, amministratore delegato, ha voluto segnalare come, a causa dei ritardi nella definizione dello scenario istituzionale previsto dal piano di trasformazione, l'azienda non ha ancora potuto consolidar! uno stabile equilibrio finanziario strutturale: «L'obiettivo - ha sottolineato - richiederà quindi uno sforzo congiunto impresa-azionista Giorgio Crisci nella definizione del nuovo piano d'impresa, che verrà presentato il prossimo autunno». L'incarico a Crisci sembra quindi strettamente legato alla nuova fase delle Ferrovie. Romano, 72 anni, il nuovo presidente era fra i «tre saggi» incaricati da Silvio Berlusconi di risolvere il conflitto di interessi che si può determinare per un imprenditore che assuma incarichi di governo. Entrato giovanissimo nell'amministrazione statale, è stato presidente del Consiglio di Stato (dall'86 all'inizio del '95), e in precedenza presidente del Tar della Sici- lia. Nel corso della sua carriera ha ricoperto importanti incarichi, tra cui quello di componente dell'ufficio legislativo della presidenza del Consiglio; ha fatto parte, in rappresentanza del Consiglio di Stato, del consiglio di amministrazione dell'Anas e delle Fs ed ha partecipato agli incontri periodici dei rappresentanti delle alte magistrature della Cee nelle capitali europee. Benedetto De Cesaris proviene invece dal gruppo Eni, dove è stato per vent'anni prima di diventare presidente della Gepi. Nel '90 venne chiamato da Necci a collaborare, prima come direttore generale e poi come presidente, alle Ferrovie. [b. g.] Giorgio Crisci

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