Papere e cartoni: per i bambini vanno le strisce della sera di Alessandra Comazzi

F tivù' & tivù' Papere e cartoni: per i bambini vanno le strisce della sera DUE piccole trasmissioni di successo, in onda dopo il tg (della sera): «Paperissima sprint», dopo il Tg 5, e Go-Cart, dopo il Tg 2. Soprattutto «Paperissima sprint» va bene (3 milioni 356 mila spettatori l'altra sera), con il Gabibbo, Ciccio Ciccio (Gianni Fantoni) e la bella di turno (Miriana Trevisan, ex ragazzotta di «Non è la Rai»). E' una veloce sintesi tra il programmone su papere & dintorni e «Striscia la notizia», di cui mantiene il personaggio principale, la rossa bestiaccia che parla genovese e si erge a fustigatore di costumi e malcostumi. Venti minuti in cui si riescono a far passare spot e televendita, e chissà quanto costa fare pubblicità in quella fascia, in quel contesto. C'è anche, reduce da altre edizioni di «Striscia», il «valletto» Edoardo, un ragazzo muscoloso che balla con lo stile dei robot, in voga qualche tempo fa. Ma in tv non sono certo i recuperi, che spaventano. Ciccio Ciccio è un bambinone col pannolone e lo spillone, il nome ricorda il bambolotto Cicciobello I delle bambine Anni Sessanta: 1 Cicciobello rappresentò una ri- voluzione nel mondo delle bambole. Per la prima volta era morbidone, imitava i cosciotti, le bracciotte e la bocca socchiusa in attesa del biberon di un bambino vero. Adesso il cerchio si chiude e il bambino vero è lì, interpretato da un comico che contrasta il vezzo infantile con il suo vocione e le imitazioni regionali. Come in «Paperissima», si mandano in onda filmati di persone che cadono (commentate dallo stesso Fantoni-Ciccio Ciccio), con effetti spesso, bisogna ammetterlo, esilaranti. Sappiamo bene che una delle basi della comicità, genere perfido quant'altri mai, è la disgrazia altrui, essenzialmente fisica. I comici grandi di solito l'abbinano a qualche altra cosa: nella striscia di Canale 5, questa viene invece usata in quanto tale. L'altra sera si presentava un tema matrimoniale: coppie che precipitavano, ballando alla fine della cerimonia, torte che cadevano rovinosamente sugli sposi, sposi medesimi che, appoggiati romanticamente alla spalletta di un fiume per le foto rituali, ci finivano dentro (nel fiume). Capitomboli e scivolato con le bai- tutacce del Gabibbo: un «oggi le comiche» di forte presa. «Go-Cart» su Raidue, che sta intorno ai due milioni di ascolto, è invece fatto di cartoni animati: vecchie storie della Warner, a esempio, introdotte da Maria Monsé, simpatica ragazza dall'accento siciliano e dallo sguardo un po' fisso. Devono averle detto «guarda in macchina, dove c'è la luce rossa», e lei obbedisce. L'accompagna Silvio Scotti, che disegna personalmente le sue brave strisce. Non mancano le telefonate dei bambini, che devono porre ordine in una frase. Dunque l'idea di trasmettere una striscia per bambini (ma dedicata, ovviamente, puro agli adulti) era giusta. Dunmie è vero che sono soprattutto i giovanissimi a restare implacabili davanti alla televisione, estate e inverno; dunque è probabile che siano loro a dettare le scelte dei grandi; dunque è vero che certi programmi di prima serata hanno successo perché piacciono ai piccini. Chiedere di contribuire a formare il loro gusto e il loro senso critico è esagerato, vero? Alessandra Comazzi

Persone citate: Ciccio Ciccio, Fantoni, Gianni Fantoni, Maria Monsé, Miriana Trevisan, Silvio Scotti