Le metamorfosi di Mickey di Guido Tiberga

Le metamorfosi di Mickey Le metamorfosi di Mickey Prima cambiarono gli occhi poi toccò al guardaroba wmm IOPOLINO è il re dei fumet' 11 ti, ma al cinema è un granj de attore dimenticato. Bal sta guardare che cosa ha I fatto negli ultimi quarant'anni: una particina in Mickey's Christmas Carol del 1983, una comparsata in Chi ha incastrato Roger Rabbit nel 1988, una doppia parte nel Principe e il povero ispirato a Mark Twam, uscito nel 1990 ma visto da pochissimi. Adesso ritorna, con il look degli Anni 30: le orecchie grandi e rotonde, la faccia bianca sul corpo tutto nero, le mutandone rosse con i bottoni, le scarpe gialle, grosse come quelle «di un bambino che le ha rubate al padre», come diceva Walt Disney. Disney amava il suo primo Topolino, «più di ogni donna mai conosciuta», raccontava. Lo amava talmente da negarne spudoratamente i pruni, frequenti cambiamenti di look. «Il suo aspetto è cambiato pochissimo», diceva nel '48, festeggiando il primo ventennale del personaggio. Bugie. Di cambiamenti, Topolino ne aveva già conosciuti molti, non solo quelli legati ai suoi ruoli eli attore: pompiere, direttore d'orchestra, prestigiatore, persino apprendista stregone nel celebre Fantasia del 1940. «A parte la coda, che va e viene perché ogni tanto qualcuno si dimenticava di disegnarla - spiega lo storico del fumetto Franco Fossati -, la prima svolta riguardò gli occhi. Al debutto c'erano soltanto due piccoli cerchi neri, senza pupille. Poi, a partire da Fantasia, i cartoonist che lavoravano pei il cinema perfezionarono il disegno. Nello stesso periodo Floyd Gottfredson stava disegnando Topolino e Robinson Crusoe per i quotidiani. Ebbene, subito dopo l'uscita del film anche Gottfredson cominciò a disegnare le pupille di Topolino. E' l'unico caso nella storia del fumetto in cui un personaggio cambia il suo aspetto tra una tavola e l'altra della stessa avventura...». Agli inizi degli Anni Quaranta la seconda grande mutazione: l'addio ai pantaloncini. «Il primo Topolmo con i calzoni lunghi compare nel 1941 nel cartoon II piccolo turbine - continua Fossati -. Qualche tempo dopo è la volta dei fumetti: in Pippo, Topolino e le meraviglie del domani Mickey Mouse si ritrova nel 2000 con una macchina del tempo». Per adattarsi al nuovo ambiente Topohno si cambia d'abito, ma al ritorno nel presente mantiene il nuovo aspetto. Era il 4 agosto 1944. Da allora i pantaloncini di Topolino sparirono per sempre. Fino a oggi, almeno. «Ma attenzione - precisa Fossati -, nei fumetti non succederà niente. Sono molti anni che le due realtà Disney viaggiano su binari separati». Guido Tiberga