Un giorno di guerra fredda
Addetto Usa spiava una città atomica siberiana per fornire i dati al puntamento dei missili Addetto Usa spiava una città atomica siberiana per fornire i dati al puntamento dei missili Un giorno di guerra fredda / russi catturano un agente Cia MOSCA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Troppo folcilo, mister Linch, lei uccide un uomo (quasi) morto! Questa potrebbe essere l'epigrafe da scrivere sul dossier che il Servizio Federale di Sicurezza (Fsb), l'ex Kgb che cerca - senza riuscirci - di assomigliargli sempre di più, ha aperto giovedì scorso a carico del cittadino americano Jason Linch. Linch è stalo soipreso dal controspionaggio russo - affenna Anatolij Jurkin, esperto militare - mentre effettuava rilevazioni che sarebbero sei-vite, una volta riportale negli Usa, a programmare i computers dei missili «Tomahawk» americani ad alta precisione. Il bello è che il cittadino americano in questione è un istruttore del dipartimento di geografia e difesa dell'ambiente dell'Accademia militare di West Point ed è in missione nei pressi della ex segretissima città di Krasnojarsk26, dove un tempo ormai lontano i sovietici producevano plutonio per i loro missili nucleari. E, ancora più curioso, Linch vi si trova per invito dell'Istituto di Biofisica della sezione siberiana dell'Accademia delle Scienze di Russia. Più comodo di così si muore. Un tempo gli agenti Cia dovevano cammuffarsi, con false generalità, intraprendere rischiose avventure all'estero. 0 bisognava assoldare cittadini sovietici, comprarli e usare le loro qualità patriottiche di futuri cittadini statunitensi. Ora non occorre più: i nuovi russi li invitano direttamente a prendere parte a spedizioni ecologiche. E loro si portano dieiro le apparecchiature necessarie. Nel caso specifico (in attesa che l'ambasciata americana a Mosca fornisca i chiarimenti del caso) pare che il capitano Linch effettuasse «lavori topografici non consentiti mediante uno speciale apparecchio di geodesia nei pressi di una fabbrica chimica». Questo l'atto di accusa formulato dalla direzione regionale dell'Fsb. Da quelle parti ancora non si sono accorti che la guèrra fredda è finita per sempre e che non c'è più ragione di temere gli agenti dei servizi segreti occidentali. Che male c'è se ficcano il naso nelle faccende altrui? Tanto più che, a ben vedere, potrebbero non essere faccende altrui. Krasnojarsk-26 è un pericolo pubblico intemazionale. Un'intera città, quasi tutta sotterranea, con vie, piazze, negozi, fabbriche scavate nel fianco di una montagna. Sottoterra avevano costniito perfino tre reattori nucleari (appunto per produrre plutonio in modo che i satelliti spia americani non se ne accorgessero), i quali sembra che abbiano provocato un tale inquinamento ambientale da richiedere, appunto, ima spedizione complessa, su un'area di diverse migliaia di chilometri quadrati; per verificare il livello d'inquinamento radioattivo dello Ienissei e dell'intera ragione del Mar Glaciale Artico dove il fiume sfocia. Adesso che il plutonio non seive quasi più, le autorità lus¬ si' hanno chiuso due di quei reattori e col terzo sarebbero intenzionate a fare altrettanto entro il 2000. Per questo han io invitato anche gli americani: perche dessero una mano. Il capitano Linch l'ha data a suo modo. Non si sa mai. Vuoi vedere che, dopo la guerra fredda - e dopo la «pace fredda» di cui ha parlato Elisili a Budapest - riemerge il pericolo di una guerra calda? Meglio prendere le misuri!, il piii precisamente possibile. All'occorrenza un missile ben indirizzalo potrà chiudere tutti e tre i reattori, insieme a Krasnojarsk-26, le sue vie sotterranee, le sue fabbriche, i suoi ammennicoli segreti. Giulietta Chiesa RacAhilnctenb.lcpscncpcapncedfozmdèipqrnScgnDt Una centrale nucleare dove i sovietici producevano plutonio per i loro missili
Persone citate: Anatolij Jurkin, Giulietta Chiesa, Jason Linch, Linch
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