Sotto accusa per stupro L'avvocato: non lo difendo di Giovanni Bianconi

Sotto accusa per stupro L'avvocato: non lo difendo COSCIENZA E PROFESSIONE Sotto accusa per stupro L'avvocato: non lo difendo Lm ROMA m AVVOCATO Piersalvatore Maruccio, 49 anni di vita e 25 di professione, era il difensore di Giorgio Sfascia, uno dei ragazzi accusati della violenza carnale denunciata da una studentessa di Civitavecchia. Lo era lunedì - dopo l'arresto del giovane ventisettenne -, ma da ieri, martedì, non lo è più. Con un telegramma al giudice ha rimesso il mandato per «motivi personali». L'avvocato Maruccio assiste la famiglia di V., la ragazzina undicenne che nel 1993 subì rapporti sessuali da alcuni suoi amici minorenni, e non se l'è sentita di svolgere insieme i due compiti: difendere la vittima di una violenza e nello stesso tempo una persona accusata di una violenza simile. Non che l'avvocato ritenga già il suo ex cliente colpevole, anzi. «La mia decisione - dice - prescinde totalmente dal caso specifico. Nasce solo da convincimenti personali e da esperienze professionali ancora in corso che richiedono un po' di coerenza». Ma nonostante questa precisazione, la decisione dell'avvocato Maluccio ha già provocato polemiche. «Sul piano tecnico non la condivido - tuona il suo collega Carlo Taormina -, in Italia esiste la presunzione di non colpevolezza, e la deontologia professionale impone di rispettare il diritto di difesa di ogni cittadino». E gli avvocati di Civitavecchia Forestieri e Longarini, che difendono gli altri due accusati del presunto stupro, si mostrano sorpresi. «E' strano - dice Longarini -, Maruccio ieri mattina (lunedì, ndr) mi era parso molto interessato alla pratica. E poi che vuol dire che è coinvolto nell'altro processo? Per come la vedo io ogni causa è una cosa a sé, separata dalle altre». Allora, avvocato Maruccio, che cosa è successo? «Niente di straordinario, credevo. Semplicemente, ho provato una senzasione di disagio personale, derivante dalla difesa ancora in corso nella vicenda di V., e in questa situazione non avrei garantito il massimo impegno e la massima serenità nell'assistere quel ragazzo. Il quale, invece, ha diritto ad una difesa svolta nel miglior modo possibile. Tutto qui. Nel merito del processo non sono nemmeno entrato, e con la mia decisione non voglio assolutamente criminalizzare questi ragazzi o altri coinvolti in episodi simili». Sarà, ma lei ha abbandonato la difesa dopo aver parlato con Sfascia, e quando l'ha accettata già sapeva che era accusato di stupro. Che cosa è cambiato? «Guardi che andare a colloquio con un cliente che ti nomina è la prima cosa da fare, che non si nega nemmeno al primo assassino o stragista del mondo. Io sono andato al colloquio, ma non è dai risultati del colloquio che è derivata la decisione. Ieri ho rifiettuto, ne ho parlato in casa, dove c'è una figlia di 22 anni che si sta per laureare in legge e che probabilmente farà l'avvocato, e ho pensato che non or. i nelle condizioni psicologiche migliori per affrontare quella difesa». Il caso di V. l'ha coinvolta così tanto? «Quella è una vicenda ancora in piedi, che ha richiesto un'assistenza continua, non solo di tipo professionale. Certo che mi ha coinvolto. E comunque non vedo perché non possa succedere che una situazione di tipo ambientale, particolare del luogo in cui lavoro e più generale dell'intero Paese, non possa condizionare anche un avvocato, indurlo a delle riflessioni e a comportamenti conseguenti». Ha parlato con i familiari di Sfascia? Non pensa che la sua decisione possa danneggiarlo? «No, con la famiglia non ho parlato, non ne vedo il motivo. Né li prof. Taormina «Scelta sbagliata» Lui replica «Tu parli troppo» vedo che danno possa subire il giovane, visto che dovrà essere giudicato da un magistrato che non si farà condizionare da una rinuncia del difensore». L'avvocato Taormina la critica; dice che tutti hanno il diritto ad essere difesi. «L'avvocato Taormina s'è adeguato alla moda delle esternazioni, parla troppo spesso e di troppe cose. Io rispetto le sue posizioni e vorrei che lui rispettasse le mie. Certo che tutti hanno diritto di essere difesi, e Sfascia sarà difeso, nel migliore dei modi, da un altro avvocato. Ma anche uri avvocato ha il diritto e il dovere di scegliere, e di essere coerente tra le scelte professionali che fa e i convincimenti morali che lo animano». Giovanni Bianconi L'avvocato Carlo Taormina che critica il collega romano

Persone citate: Carlo Taormina, Longarini, Maruccio, Piersalvatore Maruccio

Luoghi citati: Civitavecchia, Italia, Roma, Taormina