Traforo, torna un sogno lungo trent'anni

Traforo, torna un sogno lungo trenf anni Ne hanno discusso i sindaci di Ceresole e Le Fornet. La ferrovia rispetterebbe la natura Traforo, torna un sogno lungo trenf anni «Un treno-navetta per collegare Valli Orco e d'Isère» TRASPORTI E AMBIENTE CORRE sui binari di una «navetta» ferroviaria il sogno di collegare la Valle Orco alla Val dìsère. Niente più traforo sotto la Galisia, ma un raccordo ferroviario di una dozzina di chilometri per unire due vallate che sembrano aver trovato nuove occasioni per avvicinarsi. Domenica, a Val d'Isère, in occasione della tradizionale festa della montagna, una delegazione della Valle Orco guidata dal sindaco di Ceresole Piero Bianchetti, si è incontrata con la municipalità della cittadina francese, dove da poco più di un mese, è stato eletto sindaco Serge Paquin, un parigino trapiantato da alcuni anni in Val d'Isère. Spiega Bianchetti: «Il traforo stradale della Galisia non interessa né a noi né a loro, tenuto conto dell'impatto ambientale che un'opera simile avrebbe in zone protette, qui il Parco del Gran Paradiso, sull'altro versante quello della Vanoise». E' nata allora l'ipotesi di un trenino: «Gli spostamenti dalla Valle Orco e viceversa sa- rebbero legati a pacchetti turistici - aggiunge Bianchetti - finalizzati a soggiorni di almeno due-tre giorni sui rispettivi versanti. Questo per evitare un pendolarismo inutile e dannoso con il quale sia il nostro sia il turismo francese oggi devono fare i conti». Il caso del colle del Nivolet (due settimane fa 2500 auto hanno letteralmente invaso l'altopiano fra Canavese e Valle d'Aosta) e dell'Iseran sono simili. Osserva il sindaco di Val d'Isère: «I nostri due Comuni inseriti in aree protette subiscono l'assalto di migliaia di perso¬ ne che non si può assolutamente conciliare con le esigenze dei due parchi: il trenino-navetta potrebbe rappresentare la soluzione ideale al collegamento fra i due versanti». Toma dunque nel cassetto il progetto del traforo stradale di cui in Valle Orco si era cominciato a parlare attorno agli Anni 60. Gli scarsi entusiasmi sul versante francese avevano fatto naufragare l'iniziativa rimasta per oltre trent'anni un semplice sogno. La netta opposizione al progetto dell'Ente Parco Nazionale del Gran Paradiso aveva fatto il resto. La stazione della navetta si attesterebbe nella frazione Chiapili, un paio di chilometri sopra Ceresole: il tunnel ferroviario sbucherebbe sul versante francese a Le Fornet: «In questo modo non ci sarebbero problemi per gli accessi stradali anche nella brutta stagione», spiegano gli amministratori. Sulla possibilità di finanziamento dell'opera il senatore federalista Bruno Matteja, presente all'incontro in Val d'Isère, è possibilista: «La Cee favorisce questi nuovi collegamenti transfrontalieri, è chiaro che anche la Regione Piemonte dovrà fare la sua parte». Prossimo appuntamento a fine settembre ancora in Francia, a Chambéry, per definire il comitato ristretto che si occuperà di avviare il progetto. A novembre primo vertice operativo a Ceresole: allora si saprà se Francia e Italia potranno avvicinarsi anche attraverso la Valle Orco. Guido Novaria m Bon ( ^ Conseil | surier ( Tignes Val d'Isère ( i_„ Col de l'Iseran ( m 2770 Bonneval <■ A \M. Grivola m3969 TUNNEL DELLA GALISIA r* Forno Alpi Gr. PARCO NAZIONALE DELGRAN PARADISO / M. Colombo m2848 ▲ ^Rosone Locana L<>CAljlA Chialaniberto A sinistra un'immagine del Parco Nazionale del Gran Paradiso. A destra, l'eventuale tracciato della navetta ferroviaria che potrebbe collegare la Valle dell'Orco con la Val d'Isère

Persone citate: Bruno Matteja, Guido Novaria, Piero Bianchetti, Serge Paquin

Luoghi citati: Francia, Italia, Piemonte, Tignes Val D'isère, Valle D'aosta