Caro Vialli, non hai capito niente di Massimo De Luca

Dura replica dei commentatori Fininvest ai giudizi velenosi del bianconero Dura replica dei commentatori Fininvest ai giudizi velenosi del bianconero Caro Vinili, non hai capito niente «Dobbiamo tifareJuve: ci porta soldi e audience» I SOSPETTI VIA ET£R1 LA lingua batte dove il dente duole. E le lingue dei telecomineiitalon della Fininvest, sulle quali è caduta l'ironia di Gianluca Vinili, ieri hanno battuto parecchio. Era lutto previsto. Non si può essere dipinti come servi sciocchi o untuosi e ringraziare. «Sono dispiaciuto», dice Massimo De Luca, il responsabile dei servizi sportivi delle reti berlusconiane: e questa volta lieve costargli mantenere l'aplomb inglese come le sue cravatte, le frasi viallesche hanno sollevato un polverone tra i redattori e i collaboratori come l'ex juventino Serena, tirato in ballo dal Gianlucaccio senza nomùiarlo. L'argomento fa discutere. Esiste un input che porta i telecronisti della Fininvest a trattare il Milan con più enfasi? E soprattutto c'è davvero il filoinilanistno dei commenti o è l'impressione di chi ha avuto qualche problema con le tv di Berlusconi? La Juve-squadra è con il suo capitano. «Sono totalmente d'accordo con lui, anzi sono stato io a suggerirgli cosa doveva dire», sostiene Ferrara. «Ne parila- *] ino spesso tra noi - aggiunge Lippi - e concordo con Vialli, adesso abbiamo capito come funziona la paicondicio della Fininvest». Sullo sfondo, più chi; le ultime telecronache, ci sono le incomprensioni per i servizi trasmessi dopo lo scudetto, che gli juventini hanno giudicato frettolosi. Dopo due giorni l'attenzione era già rivolta alla finale della Champions League col Milan. La sorpresa, rispetto al passato bonipertiano, è che dietro i giocatori questa volta non c'è la società. Se ne parla con fastidio o si tace. La dirigenza ò irritata per una polemica che compromette i rapporti commerciali. «Non è il caso di fare conunenti a caldo - ilice Roberto Bettega -. Comunque quale tv trasmetterà la nostra amichevole contro la Lucchese?». Italia 1, cioè la Fininvest, che quest'anno è pappa e- ciccia con la Signora, dal momento che ne diffonde le sette amichevoli estive (a 1 miliardo e 2u0 milioni, il quadruplo di quanto offriva la Hail ma soprattutto la Champions League. «A differenza di quanto crede Vialli, noi faremo un tifo sfrenato per la Juve perché sarebbe un guaio che uscisse piesto dall'Europa - spiega De Luca -, Che audience avremmo con Ajax-Nantes?». Ieri c'è situo un trillare di te lefonini cellulari per ricomporre il caso. «Ouelle sono le opmioni di Vialli e non della Juve - è il distinguo del vicedirettore fininvesiiano E Gianluca dovrebbe considerare che cerle lrasi detie in estate potrebbero eieare tensioni in inverno tra i tifosi». Sulla carta è tutto spiegabile. Ma allora perché si rinfocolano i sospetti di faziosità filo milanista ? «Non so il motivo - dice Bruno Pizzul. la voce della Rai - del resto Vialli e uno dei pochi calciatori che quando parla dice qualcosa e talvolta carica ì toni». Ma lei avverte la differenza nei commenti? «Qualche volta percepisco che c'e un occhio di riguardo per il Milan o per l'evento in sé che viene enfatizzato: ma la parte del gioco. Bisogna metterci un po' di passione, di emozione Le telecronache catastali non piacciono a nessuno». «Pizzul poi rebbe permettersele, stando alla Rai sostiene Nicola Calathopulos, telecronista e strettissimo collaboratore di De Luca -, Noi siamo una tv commerciale e abbiamo l'esigenza di tenere sempre alto l'avvenimento, compresa l'amichevole della Juve a St. Vincent. Vialli dovrebbe accorgersi che Teniasi che usiamo e uguale per tutti: non possiamo vendere gli spazi pubblicitari per avvenimenti che poi contribuiamo a svi lire, mentre si pretende uno share del 12-13 per cento. Ai nostri telecronisti non si chiede di parlare bene del Milan, seminai di tenere su l'avvenimento». Ma nessuno va ìli cabina con l'idea che c'è Berlusconi che l'ascolta? «E' possibile che qualcuno ne avverta il fiato sul collo. Pero che se ne diventi schiavi come pensa Vialli mi sembra un'assurdità». E cosa ne pensano all'altro Polo, quello nuovissimo di Telemontecarlo passata a Cecchi Gori? C'è all'orizzonte uria sudditanza verso la Fiorentina? «Lo escludo, certe cose sono nel Dna di una televisio¬ ne e nel nostro, grazie a Dio, non esiste garantisce Fiorenzo Pompei, responsabile della redazione romana -. Finora abbiamo avuto proprietari cui non interessava intervenire lutilo sport e mi stupirei chi: tidesso cambiassi; la linea: sarebbe un salto troppo forte di cui si accorgerebbero gli spettatori». «Non avverto il pericolo • dice Giacomo Bulgarelli, uno dei più credibili tra gli ex calciatori reinventali come telecronisti -, Ho parlato bene della Fiorentina perché la ritengo la vera outsider della stagione e non perché il suo presidente e il proprietario di Telemontecarlo Il marcio c'e dove lo si vuole vedere. L'anno scorso mi accusavano di parlare bene della Juve all'inizio della stagione perché ne avevamo l'esclusiva: invece i fatti dimostrano che avevo semplicemente visto giusto. I telecronisti della Fininvest come avrebbero potuto criticare il Milan con i risultati che ha fatto?». Bella domanda, che però non può convincere i viallisti. «A loro - suggerisce Aldo Agroppi consiglio di staccare l'audio e coliegarsi con la radio: almeno finiscono i problemi. L'obiettività? Se toccasse a me parlare del Torino credo che tenderei a nascondere le critiche: un po' succede. Ma il problema vero sono le telecronache al cloroformio: in questo ha ragione Vialli, se non si danno giudizi e non si fa discutere che senso hanno?». Marco Ansaldo Lippi con Gianluca, Bettega no. E PLzzul: giudizi un po' gonfiati Bruno Pizzul (in alto) ammette che tonfasi è necessaria nelle cronache televisive. A lato. Massimo De Luca: «L'opinione di Vialli non e quella della Juve e può generare tensioni »

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