Il Mossad rapisce un israeliano in Turchia

Il Mossaci rapisce un israeliano in Turchia Il Mossaci rapisce un israeliano in Turchia Di origine iraniana, è sospettato di essere una spia di Gheddafi TEL AVIV NOSTRO SERVIZIO Un cittadino israeliano di origine iraniana ha fornito informazioni segrete al governo libico, prima di essere rapito da agenti del Mossad (il servizio segreto israeliano lo accusa di «spionaggio aggravato»): lo ha rivelato ieri con una notizia su due colonne la rivista in lingua araba «Al Wasat», pubblicata a Londra, e lo ha confermato Radio Gerusalemme. In Israele la notizia è subito rimbalzata con grande fragore. La televisione commerciale ne ha riferito all'apertura e alla chiusura del tg serale. In mancanza di conferme dirette - che forse non ci saranno mai - l'evidenza con cui la tv ha parlato dell'episodio è apparsa almeno come una conferma indiretta. L'eroe della vicenda si chiama Herzl Rad e ha 39 anni. A quanto risulta ad «Al Wasat», Rad è stato sorpreso due mesi fa da agenti del Mossad mentre si trovava in Turchia, dove era appena giunto proveniente dall'Austria. Gli 007 israeliani lo hanno obbligato a salire a bordo di un aereo della compagnia di bandiera El Ai che lo ha portato a Tel Aviv. Da allora, conclude «Al Wasat», l'uomo è rinchiuso in un carcere. In serata si è appreso che Rad a inizio luglio fu già interrogato a porte chiuse nel tribunale di Gerusalemme; sotto¬ posto a perizia psichiatrica, risultò sano di mente. Dalla notizia apparsa sulla rivista non è stato possibile comprendere la qualità delle informazioni che si asserisce siano state passate da Rad agli emissari di Muammar Gheddafi, uno dei leader arabi più accesamente ostili ad Israele al punto che ancora ieri la Libia ha invocato una Jihad (guerra santa islamica) per «liberare» la spianata delle moschee di Gerusalemme. Ma la tecnica del rapimento dell'uomo ha fatto venire alla mente la trappola tesa a Roma dagli agenti del Mossad per catturare Mordechai Vanunu, il tecnico della centrale nucleare di Di¬ mona che nel 1986 rivelò al «Sunday Times» i segreti atomici di Israele. Vanunu - un idealista seguace del filosofo Bertrand Russell - fu facilmente adescato da una bionda vistosa alla Tate Gallery di Londra e da lei convinto a passare un tranquillo weekend a Roma. Ma ad attenderlo all'atterraggio del volo della British Airways c'erano - secondo la ricostruzione fornita dal fratello, Meir - agenti del Mossad che lo stordirono e via mare lo riportarono in patria, dove adesso sconta in isolamento una pena detentiva di 18 anni. Quattro anni fa un altro israeliano, proveniente da Tunisi, fu arrestato da agenti del Mossad ai- Aldo Baquis l'aeroporto di Tel Aviv. In tasca aveva 30 mila dollari che dovevano servirgli per finanziare attentati alla vita di Yitzhak Shamir, allora premier, e dell'ex ministro della Difesa Ariel Sharon. A ingaggiarlo era stato un dirigente militare dell'Olp allora piuttosto oscuro: Jibril Rajub. Prima di essere condannato, l'israeliano spiegò ai giudici di aver accettato volentieri i soldi dell'Olp e di non aver mai inteso compiere gli attentati. Per Rajub il futuro è stato più roseo: oggi comanda migliaia di agenti palestinesi di Gerico e intrattiene ottimi rapporti con i 1 servizi di sicurezza israeliani.