La mediazione del Cremlino di Giulietto Chiesa

La mediazione del Cremlino La mediazione del Cremlino «Pronti a mandare altri caschi blu» mosca DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Boris Eltsin appena uscito dal sanatorio di Barvikha ha rilanciato ieri il ruolo della Russia nella crisi bosniaca con una proposta diretta ai due presidenti, croato, Tudjman, e serbo, Milosevic, di incontrarsi a Mosca, a tempi brevi, sotto la mediazione russa, per accordarsi «sull'immediata cessazione delle ostilità». Il leader russo, evidentemente preoccupato non solo della secca sconfitta serba in territorio croato, ma anche della sua estromissione dalla partita balcanica, ha deciso di fare da solo e di lanciare la Russia in un difficile salto mortale senza rete. La proposta del summit a tre non è stata infatti concordata con nessuna delle parti, né con gli occidentali, né con l'Onu. Ma Eltsin ha rivelato ieri (in polemica implicita con l'Occidente) anche un retroscena cruciale: Mosca era riuscita, prima dell'offensiva croata sulla Krajina, a ottenere da Milosevic e dal generale Mladic la garanzia che i serbi di Bosnia non avrebbero violato l'enclave di Gorazde. Ed era pronta (e resta pronta anche oggi) a «inviare un proprio contingente di pace», poiché - ha precisato - «contro di noi (i serbi, ndr), ovviamente, non combatteranno». La proposta era stata già resa nota da Kozyrev, il ministro degli Esteri russo, che aveva specificato trattarsi di caschi blu russi sotto l'egida dell'Onu. Ora Eltsin parla solo di un «nostro contingente di pace», forse lasciando intendere che Mosca potrebbe, anche sotto questo profilo, muoversi in piena autonomia. In entrambi i casi - vertice a Mosca e contingenti; di pace - il Cremlino sembra vogii-i dire all'Occidente che, in caso lo si voglia tagliare fuori, assumerà ini¬ ziative per conto proprio e difendendo i propri interessi geopolitici. Il retroscena rivela anche la ragione dell'estromissione di Mladic dalla testa dello stato maggiore di Pale. Evidentemente Radovan Karadzic non era d'accordo. Ne emerge un generale Mladic assai meno «falco» di quanto fosse apparso fino a pochi giorni orsono. E' presto per dire se la mos sa russa avrà effetto. Fonti russe hanno riferito ieri che la risposta di Zagabria, abba stanza sorprendentemente', sarebbe stata «nel complesso positiva». Tudjman avrebbe chiesto al Cremlino chiari menti sull'eventuale agenda del summit moscovita. Milosevic non ha ancora dato una risposta, ma il ministero degli Esteri di Belgrado avrebbe formulato la stessa richiesta di precisazioni. Giulietto Chiesa

Luoghi citati: Belgrado, Bosnia, Mosca, Russia, Zagabria