«II futuro? Mi manca solo Parma»

Il tecnico entusiasta del nuovo Milan, oggi col Bayern solo 45' per Baggio-Savicevic in casa del diavolo Il tecnico entusiasta del nuovo Milan, oggi col Bayern solo 45' per Baggio-Savicevic «II futuro? Mi manca solo Parma» Nei programmi di Capello lo scudetto e l'addio MILANO. Milan avanti tutta stasera a Berlino contro il Bayern Monaco e giovedì a Lisbona contro i campioni del Benfica. Con Capello già concentrato su un nuovo scudetto in quello che potrebbe essere il suo ultimo anno in rossonero. Senza problemi di formazione (solo Costacurta non sarà disponibile per una leggera contrattura e sarà rilevato da Galli), Capello si aspetta di vedere contro i tedeschi altri progressi fisici e tattici. «In particolare spiega - voglio vedere maggiore velocità e organizzazione di gioco. E anche un migliore affiatamento tra gli attaccanti che devono dimostrare maggiore continuità e più precisione nei passaggi». Osservati speciali stasera a Berlino saranno, oltre alla coppia Savicevic-Baggio e a Weah, i difensori. «Stiamo ancora provando vari schemi - spiega Capello -. Anche i centrocampisti e gli altri attaccanti devono supportare le tre punte fisse: una scelta obbligata, visti gli uomini di cui dispongo. Contro il Bayern voglio il pressing già in zona offensiva. Adesso giochiamo di più nella metà campo avversaria perché siamo una squadra molto corta che occupa tutti gli spazi». Capello conferma la massima fiducia negli uomini che ha a disposizione: «Anzi, dopo 15 giorni di preparazione e il successo di Liegi, dove abbiamo rimontato anche un gol di svantaggio, sono ancora più fiducioso: Weah si è già inserito bene e abbiamo ritrovato la voglia di vincere che l'anno scorso non si sentiva più». A proposito del dopo Mondiale e della difficoltà di smaltimento della fatica psicofisica che comporta un torneo cosi importante, Capello ricorda a distanza di un anno la profezia di Boniperti, incontrato a New York alla vigilia della finale degli azzurri con il Brasile: «A questi ragazzi devi dare almeno due mesi di vacanze per riaverli in buona condizione - aveva detto il presidentissimo bianconero -, Ricorda quanto accadde alla Juve, dopo il successo nel Mondiale spagnolo: dovevamo vincere noi il campionato perché eravamo i più forti e avevamo quasi tutti gli azzurri, invece lo scudetto fini alla Roma». Il tecnico bianconero s'ì. accorto a proprie spese di quanto Boniperti avesse ragione. «Certo - ribadisce -. L'estate scorsa, quando abbiamo ripre¬ so la preparazione dopo appena 20 giorni di sosta, nessuno dei nazionali era in grado di iniziare con lo spirito giusto una nuova stagione. Adesso le cose vanno diversamente, siamo già al 70 per cento della condizione e tutti sono sullo stesso piano». Uopo aver spiegato che col Bayern verrà riproposto solo per un tempo il tandem Savicevic-Baggio perché il Codino ha qualche problema fisico dovuto alle fatiche della preparazione, Capello anticipa che dopo la gara all'Olympiastadion di Berlino, già tutto esaurito (76 mila biglietti venduti), Desailly lascera la squadra. «Farà due giorni di riposo prima di aggregarsi alla nazionale francese che a Ferragosto incontra la Polonia. Col Benfica sarà sostituito da Boban e ci sarà anche Futre che sta bene e nel suo Paese ci tiene a giocare». Allargando lo sguardo sulle altre squadre. Capello rileva un'evoluzione nel nostro calcio. «Adesso tutti combinano sfide internazionali - dice -. E' un bene perché servono a migliorare il bagaglio tecnico. E noi che siamo stati i precursori raccogliendo tante critiche, siamo stati addirittura scavalcati. Fare la preparazione in Giappone? Dolomiti o Giappone è la stessa cosa. Noi però preferiamo Milanello perché nessuno ha un centro cosi accogliente e organizzato». Per 1" concorrenti allo scudetto Capello conferma che «il Milan dovrà vedersela con Juventus, Roma e Parma che ha uno Stoichkov in più». Juve in difficoltà senza Lombardo? «Non credo che Lippi per questo infortunio ritorni all'antico: con Di Livio non avrà grossi problemi». Se il futuro del Milan sembra già tracciato, come sarà quello di Capello? «A fine stagione ini scade il contratto. Non so cosa deciderà la società. E' il quinto anno di panchina milanista, quasi un record per questa squadra. Voglio continuare ad allenare perché come commentatore tv avrei troppa concorrenza. All'estero? Seguire la strada di Trapattoni potrebbe essere una soluzione, ma io lo farei almeno per tre anni: uno è troppo poco, non basta per dare il massimo». E in Italia? «Le attuali candidate allo scudetto sono state tutte mie squadre. Mi manca il Parma...», una battuta, ma che potrebbe anche avere un fondo di verità. Nino Sorniani Il contratto di Capello scade a giugno: «Vorrei continuare ad allenare»