Sonetti non è il mio Toro di Bruno Bernardi

28 Le prime amichevoli hanno evidenziato limiti e punti deboli della formazione granata Sonetti: non è il mio Toro «Pelè è troppo solo, lo aiuteremo» UDINE DAL NOSTRO INVIATO Il Toro, chi l'ha visto? Per un tempo, neppure Nedo Sonetti l'ha riconosciuto, poi qualche lampo c'è stato nella notte di Udine dove i granata hanno rimediato una meritata sconfitta per 2-1. Sonetti, molte cose non funzionano. Come mai? «Neppure a me il Toro è piaciuto. Ci fossero solo luci sarei più preoccupato. Dobbiamo lavorare, e molto. I ragazzi sembravano legati, non c'era dinamica né corsa. Quando mancano le gambe non c'è lucidità mentale ed i riflessi sono lenti. Poi, quando un elemento fondamentale come Rizzitelli non è in serata tutto s'inceppa». Rizzitelli ha anche litigato di brutto con Rossitto ed ha rischiato l'espulsione. «Di amichevole c'era solo l'etichetta. I friulani hanno picchiato. Le botte fanno male e noi, psicologicamente, non eravamo più abituati a questo clima agonistico. Ho parlato con Rizzitelli e farà quello che deve fare un bel capitano, cioè scusarsi con i compagni». Con Rizzigol spento, anche Dionigi non ha brillato. «Dionigi è generosissimo, lotta su tutti i palloni e in tutte le zone del fronte offensivo. Ha avuto una sola bella occasione e l'ha mancata per un soffio». Pelè, gol a parte, non è al «top» della condizione. Nella scorsa stagione faceva un pressing forsennato, strappando palloni agli avversari, sempre a disposizione della squadra. Gli si può chiedere di cantare e portare la croce con un anno in più sulle spalle? «Abedì è il nostro unico punto di riferimento ma ha bisogno di due mediani. Li sto cercando ben sapendo che uno è Cristallini. Bacci è venuto fuori nel secondo tempo: per ora intendo insistere sull'ex laziale più avanzato, con Dal Canto libero. Cozza è giovane, non è andato né peggio né meglio degli altri». Un incontrista con le caratteristiche di Sogliano non potrebbe essere utile in mezzo al campo? «Per "distruggere" un avversario sicuramente, meno nella costruzione del gioco. Dobbiamo migliorare nell'amministrazione del gioco. Appena mandiamo il pallone in avanti ritorna subito indietro». A Udine, la spinta sulle fasce laterali è stata assai modesta. Solo una volta Milanese si è inserito con autorevolezza, fornendo l'assist del pareggio a Pelè, e Angioma s'è visto raramente in attacco. Inoltre la difesa ha accusato sbandamenti. «L'errore più grosso, sul secondo gol di Ripa. Il reparto non è andato bene ma Biato m'è piaciuto, così come mi ha impressionato Moro per la forza fisica e il dinamismo. E' un ragazzo interessante». Sul futuro immediato di Hakan è pronto a scommettere? «Ha mezzi straordinari. Lo abbiamo preso per fare compiere un salto di qualità alla squadra. Per sapere cosa vale il bomber turco dobbiamo prima trovare un preciso assetto sia in difesa che a centrocampo». La gara di mercoledì prossimo ad Alba contro la rappresentativa Langa Roero e il triangolare di sabato a Marassi con Nottingham Forest e Genoa scioglieranno i dubbi? «Gli interrogativi nella fase di preparazione ci saranno sempre. Dopo aver accumulato chilometri nelle gambe, adesso, a Sommariva Perno, inizieremo allenamenti sulle distanze corte e sulla rapidità. Il torneo di Genova non farà testo. Per vedere un Toro più veritiero bisogna aspettare l'amichevole di Piacenza il 20 agosto». A una settimana dal via del campionato. Bruno Bernardi Bacci (a fianco) è una sicurezza come libero, a centrocampo rende meno Milanese (sopra) è una forza dirompente quando attacca sulla fascia sinistra, però deve essere più disciplinato in fase difensiva

Luoghi citati: Genova, Piacenza, Sommariva Perno, Udine