«Turiste attente ai romani» di Fabio Galvano

Quattro giornaliste si sono finte in vacanza per registrare i comportamenti degli uomini in alcune metropoli Quattro giornaliste si sono finte in vacanza per registrare i comportamenti degli uomini in alcune metropoli «Turiste, attente ai romani» Un'inchiesta: è la capitale dei pappagalli ROMA LONDRA PARIGI NEW YORK LONDRA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Sarà forse un luogo comune, uno stereotipo difficile da cancellare, ma ancora una volta il maschio italiano si becca il titolo di re dei pappagalli. Il nostro, pare, è l'unico Paese in cui i pizzicotti sul sedere sono ancora in voga; l'unico - ma tra l'assedio cui una bella ragazza e sottoposta a Roma e le inesistenti attenzioni di New York ci sono varie gradazioni d'insopportabilità dove il dettato della «correttezza politica» non è proprio di casa e deve una turista sola non ha la minima speranza di essere lasciata in pace. «Per sopravvivere - sentenzia la cavia romana, camicetta rivelatrice e minigonna nera sexy - occorre avere la pelle come il cuoio». Un Oscar in più: non c'è scampo. Incuriosita, l'esca data in pasto ai pappagalli romani si domanda perché in via Nazionale un tale le abbia chiesto se potesse baciarle le scarpe. Ogni tattica hanno provato: l'offerta di una vacanza in Portogallo, addirittura una proposta di matrimonio, le consuete dichiarazioni d'amore. «Mi ami?», le ha domandato un corteggiatore. «Gli uomini più insistenti del mondo», fra cori di «Bella, bella, bella» e significativi «complimenti alla mamma». E naturalmente i pizzicotti sul sedere, che dominano - un bel sederino di fotomodella, va detto - la copertina sul magazine del Sunday Times. L'idea di questa curiosa indagine estiva è venuta al giornale sull'onda di una sentenza che ha riconosciuto a due donne inglesi, zia e nipote, un indennizzo di 3 mila sterline - circa sette milioni e mezzo di lire - per molestie sessuali. Indennizzo, va sottolineato, non a carico dei colpevoli - in quel caso un gruppo di camerieri tunisini che per una settimana le avevano infastidite, permettendosi anche di accarezzare capelli e schiena delle due donne - ma dell'agenzia di viaggio che aveva ignorato le proteste delle due e la loro richiesta di cambiare albergo. Com'è, in un mondo di proclamata uguaglianza sessuale e di maschilismo bandito, la situazione del maschio predatore? Cosi così, replicano le quattro cavie. Ma è ovvio che ciascuna ha un metro diverso nel valutare l'approccio dei maschi. Francesca, che si è spacciata per turista nel cuore di Roma, non capisce che cosa volessero dire quei militari che le mostravano la lingua, si irrita per i quattro amici che, a turno, le hanno chiesto l'accendino solo per guardarle nella scollatura e conclude che i romani sono «i peggiori di tutti», anche se poi ammette che la sua avventura «non è stata del tutto priva di un aspetto divertente». Josephine, nelle vie di Londra, sostiene che gli inglesi vengono buoni secondi; anche se i fischi dei muratori di fronte a una bella ragazza - ti pici un tempo in ogni cantiere sono per molti contrattualmen te proibiti, pena il licenziamento. I commenti salaci, tuttavia, non sono mancati, anche se il sessismo vecchia maniera pare scomparso: abbastanza per farle dire che gli uomini di queste isole «non hanno ancora imparato a controllare i loro ormoni ruggenti». Ah, Paris, l'amour... Macché: qualche fischio d'ammirazione, ma pappagalli che «assomiglia- no più a Sacha Distel che a Christopher Lambert. Che sono attempati, insomma. E nuove generazioni, come i 19 ragazzi in cui Lesley si è imbattuta sotto la Torre Eiffel, che a un no replicano con indifferenza: «Va bene lo stesso». Occhiate penetranti, di quelle insomma che svestono, «per le quali l'unica risposta è una pernacchia»; ma anche un pizzico di boria gallica, come l'offerta di numeri di telefono affinché fosse semmai la vittima a farsi viva. Nel complesso più educati, i pappagalli parigini, di quelli romani o londinesi. E resta New York. L'attillato vestito micromini di Ammta non ha scosso nessuno. Né al mattino sulla metropolitana, con gli uomini troppo impegnati nella lettura del Wall Street .Journal, né a Manhattan dove nessuno ha cercato di metterle le mani addosso o di darle quel famoso pizzicotto. 11 maschio americano non apostrofa la turista in strada, tende piuttosto a scambiare i commenti più pepati con il branco de^li amici. Nei quartieri eleganti, dice Amruta, le molestie più che sessuali possono esseri; stilistiche. «Bel vestito, è di Yamamoto?», le hanno domandato. «Il posto più sicuro di tutti», conclude; forse invidiando i pizzicotti di Francesca. Fabio Galvano FISCHI. Nessuno, gli italiani non li fanno. COMMENTI PESANTI Alcuni rumori sgradevoli, quando un gruppo di soldati ha mostrato la lingua MIGLIOR APPREZZAMENTO «Mamma mia, sei come una donna del Bottlcelli». PEGGIOR APPREZZAMENTO «Posso baciarti le scarpe?». MÀSCHI LOCALI Per sopportarli bisogna avereja pelle dura. CLASSIFICA. Il luogo peggiore. FISCHI Sei COMMENTI PESANTI Due. MIGLIOR APPREZZAMENTO «MI vuole sposare?». PEGGIOR APPREZZAMENTO «Guarda quella!». MASCHI LOCALI Non hanno imparato a controllare le loro reazioni ormonali CLASSIFICA. Solo Roma è peggio FISCHI. Nessuno, ma alcuni schiocchi come si trattasse di un bacio. COMMENTI PESANTI Nessuno MIGLIOR APPREZZAMENTO «Se non mi vuokhiamare, non importa. Non è grave». PEGGIOR APPREZZAMENTO «Che ore sono?». MASCHI LOCALI Sfortunatamente pochi sono come Christopher Lambert. CLASSIFICA. Meglio che Londra e Roma, seconda solo a New York. FISCHI Nessuno, solo qualche schiocco. COMMENTI PESANTI Nessuno. MIGLIOR APPREZZAMENTO «Come va baby? Se[niente male!». PEGGIOR APPREZZAMENTO «Whuau!»J MASCHI LOCALI Piuttosto controllati. CLASSIFICA Il luogo più tranquillo. «Gli italiani sono i più insistenti venivano a sbirciare nella scollatura» 1111* 5 • ..; ...... m Turiste straniere in visita a Roma In basso, l'attrice Maria Grazia Cucinotta, che sta vivendo un momento molto importante della sua carriera

Persone citate: Christopher Lambert, Maria Grazia Cucinotta, Sacha Distel, Yamamoto