Chiusa la spianata delle moschee di Aldo Baquis

Chiusa la spianata delle moschee GERUSALEMME Tensione dopo che un giudice ha autorizzato i rabbini a entrare nell'area sacra Chiusa la spianata delle moschee Minacce di scontri tra palestinesi e ultra ebrei TEL AVIV NOSTRO SERVIZIO La spianata delle moschee di Gerusalemme - uno dei luoghi sacri sia per l'Islam che per l'ebraismo - è stata chiusa ieri dalla polizia israeliana «poco prima (secondo la valutazione del ministro della polizia Moshe Shahal) che nel suo perimetro si verificassero spargimenti di sangue paragonabili a quelli che vi avvennero nei 1990», quando 17 palestinesi furono falciati dal fuoco di un reparto della Guardia di frontiera. La strage dunque è stata evitata ieri per un soffio dopo che per tutta la mattinata centinaia di agenti avevano dovuto affrontare contemporaneamente fedeli ebrei (che insistevano per entrare nel recinto dove un tempo sorgeva il Tempio di Salomone) e fedeli musulmani, secondo i quali la spianata si trova sotto il controllo esclusivo del Waqf, l'ente per la protezione dei beni islami- A mandare i palestinesi su tutte le furie è stata una decisione della Corte Suprema israeliana che la settimana scorsa, dopo molte incertezze, ha riconosciuto il diritto degli ebrei di entrare in quello che in ebraico è definito il Monte del Tempio (Har ha-Bait), in particolar modo nella data di ieri del giorno 9 del mese di Av, anniveisario della sua distrazione da parte dei persiani (586 a. CI e dei romani (70 d. C). I giudici hanno tuttavia delegato alla polizia il potere di chiudere l'area, qualora le visite di ebrei scatenassero fra i palestinesi passioni incontrollabili. Così è avvenuto. Sabato la radio della Palestina aveva sollecitato i fedeli islamici a impedire l'ingresso di coloni israeliani nel luogo a loro più sacro. Il Muftì di Gerusalemme, Akrama Sabri, aveva anche rilevato che la Corte suprema israeliana non può deliberare su questioni concernenti la moschea di al-Aqsa. Quando dunque due nazionalisti israeliani, scortati da agenti, si sono affacciati sulla porta dei Mugrabi (nell'angolo Sud-Ovest della spianata) la reazione degli islamici è stata immediata: un nugolo di sassi si è abbattuto sui malcapitati che hanno dovuto Un nare sui loro passi. Nel frattempo decine di palestinesi cercavano di irrompere nella spianata aa due porte settentrionali e centinaia di estremisti ebrei davano l'assalto alla porta dei Muglimi Fatto il punto della situazioni.- con il leader palestinese taisa^ riusseini, il capo della polizia di uh, usalemme Arieh Amit Ini preferito chiudere la spianata per tutti, ui decisione, dice la polizia, era la più ragionevole per impedire che i tafferugli degenerassero in uno scontro generale, mentre presso il Muro del Pianto migliaia di zeloti ebrei recitavano i lamenti rituali per la distruzione del Tempio. Ma per le frange nazionaliste in Israele gli eventi di ieri a Gerusalemme hanno fornito una prova di più della «eccessiva arrendevolezza» del governo di Yitzhak Rabin di fronte ai palesti nesi. I coloni hanno cosi deciso di riprendere oggi - in occasione del vertice fra Yasser Arafat e Shiraon Peres - le manifestazioni in grande stile contro l'estensione dell'autonomia alla Cisgiordania. Aldo Baquis ». Il premier israeliano Rabin

Persone citate: Akrama Sabri, Amit, Moshe Shahal, Rabin, Shiraon Peres, Yasser Arafat, Yitzhak Rabin

Luoghi citati: Cisgiordania, Gerusalemme, Israele, Palestina, Tel Aviv