Robbie solo di S. Man.

Robbie solo Robbie solo Sogni e progetti del transfuga LONDRA. «Robbie, che fai?», si interrogano le fan urlanti e piangenti. Già, che cosa fa ora Robbie Williams, il Take That che ha lasciato la band inglese? Con i suoi 21 anni è (era) il più giovane del gruppo. Ma anche il più provocatorio e trasgressivo, stravagante sul palco e tormentato nella vita privata. Tenterà la via del solista? Possibile. Altri lo hanno già fatto, con buni risultati. Si ricordano, tra i tanti, George Michael orfano degli Wham e Sting dei Police, Peter Gabriel e Phil Collins dei Genesis, Neil Young che prima si esibiva con Crosby, Stills e Nash. Gli stessi Beatles, una volta scioltisi, hanno continuato ognuno per conto proprio con alterne fortune. Qualche indiscrezione è già filtrata: Robbie starebbe preparando un album in cui duetta con la cantante Luise degli Eternai. Un'altra indiscrezione lo dà prossimo a interpretare una canzone con Noel Gallagher nel prossimo album degli Oasis, «Morning Glory». Le fan però nutrono molti dubbi. Sostengono che la voce del loro beniamino è troppo alta e quindi ha bisogno del gruppo. E' anche vero, comunque, che la tecnologia digitale è in grado di aggiustare le voci più sgraziate. Presto sapremo la verità. L'altro sogno di Williams e Hollywood. Libero dagli impegni con i Take That, ha ora tutto il tempo di cimentarsi con il cinema. Per ora nessun produttore o regista si è fatto avanti. L'unica offerta di posare davanti a un obiettivo è stata quella del magazine femminile For women. La richiesta era di mostrarsi senza veli alle lettrici, il compenso di 260 milioni. Lui non ha dato peso all'offerta. Più densa di impegni sembra la sua vita privata. Meno sogni e più concretezza. Questioni di soldi, tanto per capirci. Il «cucciolo» dei Take That aveva sì intenzione di lasciare il gruppo, ma soltanto fra sei mesi per rispettare gli impegni contrattuali. Invece i suoi ex soci l'avrebbero cacciato subito e lui ora presenterebbe il conto: due miliardi e mezzo. Assistito dall'avvocato Jack Rabinowicz, Robbie Williams vuole la quota che avrebbe guadagnato nella tournée cominciata ieri a Manchester e che continuerà in altre città britanniche, in Australia e in Oriente. I giornali scandalistici anticipano pure che cosa il cantante farà con quei soldi: una villa almeno pari a quella di Gary Barlow (il leader del gruppo ha speso tre miliardi per una residenza con otto camere da letto, campi da tennis e maneggio). E, naturalmente, si divertirà con le fans rimaste fedeli, che gli costano un occhio della testa. [s. man.]

Luoghi citati: Australia, Londra, Manchester