Hannover notte di guerra ai punk

Tensione in Sassonia per le Giornate del caos. Centinaia di arresti ma le bande non desistono dai loro progetti Tensione in Sassonia per le Giornate del caos. Centinaia di arresti ma le bande non desistono dai loro progetti Hannover, notte di guerra ai punk Barricate in strada, supermarket assaltato Due dei punk bloccati dai poliziotti dopo le violenze che hanno sconvolto la città di Hannover Centoventi agenti sono rimasti feriti BONN NOSTRO SERVIZIO La televisione tedesca parla addirittura di una «notte di guerra civile». Certo, le strade di Hannover dopo i primi due giorni del raduno annuale punk, battezzato «Giornate del caos» hanno l'aspetto piuttosto desolato. Nel quartiere vicino all'Università ci sono i resti di una notte di battaglia insolitamente dura tra i mille poliziotti armati di getti d'acqua e i circa 500 punk provenienti da tutta la Germania che sono riusciti ad entrare in città. Bottiglie rotte, lattine, pezzi di legno carbonizzati, resti di barricate costruite con i rottami e macchine rovesciate. La serranda di un supermercato è stata sfondata e i punk lo hanno usato come loro dispensa personale, servendosi di bevande e generi alimentari fino nelle prime ore della mattina. Al termine della notte brava, il bilancio: 120 poliziotti feriti dai sassi e dalle bottiglie molotov lanciati nello scontro, 160 punk fermati e 650 bloccati direttamente alla stazione e ridirottati verso le città di origi- ne. I locali dove sistemare i punk ribelli erano già stati già predisposti in anticipo: persino nei canili si è fatto spazio per i cani, che immancabilmente accompagnano i punk tedeschi. La giornata di ieri si è svolta in un'atmosfera tesa di quiete prima della tempesta. I punk dovevano riprendersi dalla lunga nottata e la polizia si aspettava nuovi disordini in serata. Le «giornate del caos» sono l'appuntamento punk per eccellenza, un movimento che continua in Germania mentre i ragazzi con i capelli rossi o verdi sono diventati piuttosto rari negli altri Paesi europei. Dopo un primo tentativo di tenere la situazione sotto controllo, la polizia ha cambiato tattica. La città è stata dichiarata fino a domenica «zona vietata per i punk». E mentre in mattinata i poliziotti accoglievano i punk variopinti alla stazione, distribuendo volantini con la scritta «la polizia di Hannover vi saluta, per favore rispettate la legge durante il vostro soggiorno in città», dopo hanno deciso di rispedirli indietro. E così è stato, tranne nel caso di 100 giovani che messi sul treno in direzione di casa hanno pensato bene di tirare il freno di emergenza e ritornare a Hannover per non perdersi la festa. Ma cosa vogliono ottenere i punk con le giornate del caos? Essenzialmente ritrovarsi insieme, pare di capire, ma anche sfogare la loro voglia di distruggere. Provocare fa parte del gioco, per alcuni solo con le parole, come «porteremo la bomba atomica e i gas nervini», «sarà una battaglia sanguinosa», per altri con i fatti. Vetri rotti dei negozi e macchine fracassate sono di routine e loro stessi ammettono che «vogliamo essere brutti, cattivi, pieni di odio, lottare per l'anarchia e fermarci soltanto di fronte all'omicidio». Le giornate del caos sono iniziate per caso quando tredici anni fa quando la polizia di Hannover voleva schedare tutti i punk della zona e poi sono continuate anno dopo anno, diventando un appuntamento fisso. Una «parata veramente orribile di tutte le persone brutte e non privilegiate», come la descrivono gli stessi partecipanti. L'anno scorso i danni materiali erano stati dell'ordine di un miliardo di lire. Unica nota positiva: gran parte dei danni sono stati ripagati. «La disponibilità a risarcire è stata sorprendentemente alta - dice il portavoce della polizia di Hannover Horst Kastens -, naturalmente non sappiamo se hanno pagato i punk di tasca loro o se i debiti siano stati saldati da mamma e papà». Francesca Predazzi yy.-yyy.-.-v&y?.

Persone citate: Francesca Predazzi, Horst Kastens

Luoghi citati: Germania, Hannover, Sassonia