Pizzaiolo bloccato per spaccio di droga

Pizzaiolo bloccato per spaccio di droga «Mi servivano soldi per far abortire la mia amica» Pizzaiolo bloccato per spaccio di droga «La mia compagna è incinta, avevo bisogno di 5 milioni per farla abortire nel suo Paese d'origine, il Marocco». Si è giustificato così con gli agenti Domenico Conte, 32 anni, via Corderò di Pamparato 15, pizzaiolo nella pizzeria «Pulcinella» di corso Novara. E' stato arrestato l'altra sera dagli agenti del commissariato San Donato in via Rosta angolo via Bianzè. Era il luogo convenuto dove si era dato appuntamento per cedere una grossa partita di eroina da mezzo chilogrammo. Un quantitativo di droga che, venduto al dettaglio avrebbe fruttato oltre 200 milioni di lire. Conte è stato sorpreso sulla sua Fiat Uno con a bordo la droga intorno alle 20. All'avvicinarsi di una pattuglia, il pizzaiolo ha cercato di fuggire a piedi, ma è stato inseguito e raggiunto dagli agenti coordinati dal sovrintendente Roberto Soldano. Accompagnato negli uffici, il suo racconto è stato sentito dal dott. Liotti. «L'eroina mi è stata data. Se avessi "piazzato" quella droga avrei preso una percentuale, 5 milioni. L'ho fatto per amore della mia amica marocchina. Lei è rimasta incinta, ora è al quarto mese. Volevo procurarmi i soldi per pagare l'aborto e il viaggio in Marocco». In effetti gli agenti hanno rintracciato la donna, Galmi Rachida, 29 anni, e hanno accertato lo stato di gravidanza. Ma il riscontro non è bastato come attenuante per evitare il carcere e Domenico Conte è stato arrestato. Domenico Conte, il pizzaiolo incensurato fermato per spaccio di droga

Persone citate: Domenico Conte, Liotti, Roberto Soldano

Luoghi citati: Marocco