E Hollywood «rimuove»

HIROSHIMA E Hollywood «rimuove» Nessun film sulla tragedia del '45 Solo Sheen al corteo: arrestato HOLLYWOOD, chi ha paura di Hiroshima? Registi e sceneggiatori americani hanno affrontato in tutti i modi il grande tema della minaccia nucleare, «hanno prodotto opere che ci mettono in guardia dipingendo l'orrore della bomba e le sue implicazioni per la nostra società». C'è un però: «Quel che accomuna tutte queste espressioni artistiche, con poche eccezioni, è il fatto di evitare una specifica trattazione di Hiroshima». Una singolare rimozione, denunciata dal New York Times in un lungo e dettagliato intervento di due esperti, Robert Jay Lifton e Greg Mitchell, che sull'argomento hanno appena pub¬ blicato (da Grosset-Putnam) un saggio dal titolo polemico: Hiroshima in America: cinquantanni di rifiuto. Sulla base della loro ricerca, i due studiosi snocciolano i dati. A partire dal film First Yank in Tokyo - del settembre '45, quando le ceneri radioattive delle due città martiri erano ancora calde - sono centinaia, per non dire migliaia, le pellicole che hanno portato sul grande schermo il fungo maledetto. Gli americani sono stati esposti a un autentico «fallout» cinematografico, dal classico Hiroshima mon amour girato da Alain Resnais nel '59, a Black rain di Shohei Imamura, al recente e bellissimo Rapsodia d'a¬ gosto di Akira Kurosawa. Tutti film stranieri, non americani. Tra i film «nucleari» hollywoodiani c'è sicuramente almeno un capolavoro, // dottor Stranamore di Stanley Kubrick, del '64. E poi una quantità di pellicole che affrontano i problemi più vari, come Wargames, Un fiore nel deserto, A prova di errore. Fantasie post-apocalittiche, mostri da irradiazione, scienziati pazzi. «Ma ciò che colpisce - osservano i due studiosi - è che pochi di questi film parlano direttamente di Hiroshima. Quasi tutti sono lavori di pura fantasia, che immaginano attacchi nucleari in un futuro più o meno prossimo e ignorano del tutto i due casi in cui le armi nucleari sono già state impiegate: Nagasaki e Hiroshima». Paura, rimozione, o che altro? Intanto il ricordo della tragedia di 50 anni fa è diventato una canzone. Si intitola Hiroshima's sky is always blue, il cielo di Hiroshima è sempre blu, e lo hanno registrato segretamente, nel gennaio scorso, due celebrità come l'ex Beatle Paul McCartney e la vedova di John Lennon, la giapponese Yoko Ono, che ha scritto i! testo attingendo alla propria memoria del tempo di guerra. La canzone sarà trasmessa oggi per la prima volta dalla tv nipponica. Un'altra sola «eccezione» si segnala: l'attore Martin Sheen è stato arrestato a Washington durante il corteo di protesta davanti al Pentagono. Sheen ha disobbedito all'ordine di sgomberare: il 6 ottobre sarà processato, [m. as.] McCartney e Yoko Ono dedicano una canzone alla città martire presentata oggi alla tv giapponese ci, \ f .' " - '• E Hollywood «rimuove» Nessun film sulla tragedia del '45 Solo Sheen al corteo: arrestato McCartney e Yoko Ono dedicano una canzone alla città martire presentata oggi alla tv giapponese HOLLYWOOD, chi ha paura di Hiroshima? Registi e sceneggiatori americani hanno affrontato in tutti i modi il grande tema della minaccia nucleare, «hanno problicato (da Grosset-Putnam) un saggio dal titolo polemico: Hiroshima in America: cinquantanni di rifiuto. Sulla base della loro ricerca, i due studiosi snocciolano i dati. A di 50 anni fa è diventato una canzone. Si intitola Hiroshima's sky is always blue, il cielo di Hiroshima è sempre blu, e lo hanno registrato segretamente, nel gennaio scorso, due celebrità come l'ex