Niente ambulanza muore di R. Cri.

Cagliari, la sorella è in fin di vita. Denunciati due medici Cagliari, la sorella è in fin di vita. Denunciati due medici Niente ambulanza/ muore Annega a 9 anni, nessuno la ricovera CAGLIARI. Eleonora aveva nove anni. E' annegata in uno stagno a pochi metri dai genitori, che troppo tardi si sono accorti della tragedia. Sua sorella Alessandra, di tredici anni, sta lottando con la morte in un lettino d'ospedale a Cagliari. Il fatto è acccaduto nella zona dello stagno di Sant'Antioco e avrà uno strascico giudiziario: i carabinieri hanno denunciato per omicidio colposo e omissione di soccorso due medici dell'ospedale «Sirai» di Carbonia che si sarebbero rifiutati di inviare sul posto un'ambulanza, nonostante le sollecitazioni dei parenti e di altre persone che avevano prestato i primi soccorsi alle due ragazzine. L'incidente è avvenuto ieri poco dopo mezzogiorno nello specchio d'acqua di Santa Caterina, una zona umida divisa dal mare dall'istmo che congiunge la terraferma all'isola di Sant'Antioco, a circa novanta chilometri da Cagliari. Qui si era recato per raccogliere arselle (lo stagno è in parte asciutto e l'acqua è comunque bassa) Luigi Carta, un operaio di 55 anni, di Villamassargia, insieme con la moglie, Luciana Vargiu, di 54, e i loro dieci figli. A un certo punto, l'uomo non ha più visto Eleonora e Alessandra, che erano rimaste indietro. Si è messo a cercarle e dopo un po' ha visto i loro corpi sott'acqua. Si ritiene che le bambine siano cadute in qualche buca, dove l'acqua è più profonda, e siano state risucchiate da un mulinello. L'operaio, aiutato dalla moglie e dagli altri figli, ha subito soccorso le due ragazzine portandole a riva, dove sono arrivate anche altre persone. Una di queste è andata subito a telefonare al pronto soccorso dell'ospedale di Carbonia, che si trova a quindici chilometri dal luogo della tragedia, per chiedere l'invio di un'ambulanza. Ma la risposta è stata negativa. Il tentativo di far intervenire un'ambulanza attrezzata per la rianimazione è stato ripetuto dal padre, ma per tutta risposta gli è stato detto di rivolgersi a un servizio di ambulanza svolto da un'associazione di volontari di Sant'Antioco, più vicina al luogo dell'incidente e quindi in grado di guadagnare tempo prezioso nel ricovero delle due sfortunate. Nel frattempo è giunta una pattuglia di carabinieri, che ha caricato in auto le due sorelline e le ha portate al «Sirai» di Carbonia. Per Eleonora non c'è stato niente da fare, mentre Alessandra, vista la gravità delle sue condizioni (ha subito un lungo arresto cardiocircolatorio e il suo elettroencefalogramma è quasi piatto) è stata subito trasferita a Cagliari ed è ora ricoverata in coma nel reparto di rianimazione dell'ospedale «Santissima Trinità». Quando i militari - che erano stati già informati dai genitori e da altre persone del rifiuto di inviare l'ambulanza - sono giunti all'ospedale di Carbonia, hanno visto che nel piazzale del Pronto Soccorso c'erano due ambulanze, una delle quali dotata delle attrezzature per la rianimazione. Hanno quindi assunto una serie di informazioni e hanno sentito i medici in servizio, Ubaldo Bigio e Paolo Saragat. I due sono stati denunciati per omicidio colposo e omissione di soccorso. Gli accertamenti proseguono per chiarire tutti gli aspetti della vicenda. Dell'episodio è stato informato anche l'assessore regionale della Sanità Paolo Fadda, il quale ha annunciato l'apertura di un'inchiesta, [r. cri.]

Persone citate: Luciana Vargiu, Luigi Carta, Paolo Fadda, Paolo Saragat, Ubaldo Bigio

Luoghi citati: Cagliari, Carbonia, Sant'antioco, Villamassargia